Di Alessandro Bastianelli.
Conclusa l’esperienza all’Almas con un’amara retrocessione, Andrea Jukic riparte dalla Toscana e dalla Serie D.
Le ventisette reti segnate in due stagioni, fra Almas e Tor Sapienza, dal 24enne attaccante cresciuto nell’Isola Liri non sono passate inosservate, anche se al di fuori del Lazio. La Sangiovannese, fresca di ripescaggio in Serie D, si è mossa prima delle altre, ingaggiandolo a Luglio.
«È stato gratificante ricevere l’interesse di squadre anche da fuori regione, e non appena si è manifestata la possibilità di venire qui ho accettato con molto entusiasmo – afferma Jukic, contattato telefonicamente.
Nel Lazio mi avevano cercato solo squadre di Eccellenza, qui erano praticamente certi di essere ripescati e stanno costruendo una squadra giovane e con molti margini di crescita, ho firmato senza alcun dubbio, sapendo di sposare una causa molto stimolante».
E le motivazioni non si sono fatte attendere, insieme all’entusiasmo di una piazza che, appena dieci anni fa, schierava in Serie C un tandem d’attacco formato da Ciccio Baiano e Davide Moscardelli.
Ieri, nel turno preliminare di Coppa Italia di Serie D, i biancocelesti hanno superato ai rigori i rivali del Montevarchi, nello storico derby del Valdarno che non si giocava da sei anni. In gol, c’è andato proprio Jukic su calcio di rigore:
«Non poteva esserci partita migliore per iniziare – prosegue l’ex Tor Sapienza – c’erano circa duemila persone ad assistere al derby, e vincere ai calci di rigore è stata una gioia incredibile.
L’ambiente Sangiovannese mi ha stregato, dopo molti problemi questa piazza sta provando a tornare grande e sono felice di far parte di questo progetto. I tifosi sono esigenti, ma anche passionali e ieri ci hanno stimolato a dare il massimo».
Nessuna nostalgia per il Lazio, quindi?
No, almeno per il momento: «Stare lontano da casa non è facile, ma qui mi trovo davvero bene e si sta formando un bel gruppo.
L’obiettivo stagionale è conseguire una salvezza tranquilla e migliorarci, visto che siamo molto giovani. Mister Iacobelli (ex calciatore di Napoli e Cremonese ndr) ha lavorato molto con i giovani in passato e sa come gestirci.
Il mio obiettivo personale? Viene dopo quello della squadra, vorrei riuscire ad andare in doppia cifra in Serie D ma per farlo la squadra ha bisogno in primis di vincere e io sono qui per aiutarla a fare il massimo».
E magari anche per rifare il look a qualche compagno, viste le eccellenti doti da barbiere dimostrate fuori dal campo.
«Ancora non ho trovato un compagno su cui lavorare, ma prima o poi mi daranno fiducia (ride ndr), nel frattempo mi limito a tagliarli ai miei amici. Qui penso soltanto a giocare ed aiutare la squadra a fare una buona stagione».