JUNIORES ELITE, ACCADEMIA BEFFATA NEL FINALE, IL CUORE-ATLETICO VALE IL 2 – 2

JUNIORES ELITE, ACCADEMIA BEFFATA NEL FINALE, IL CUORE-ATLETICO VALE IL 2 – 2

Di Alessandro Bastianelli.

JUNIORES ELITE : ACCADEMIA CALCIO ROMA – ATLETICO 2000   2 – 2

ACCADEMIA CALCIO ROMA (4-2-3-1): Peri; Ameli, Antenucci (16’st Alaimo), Pastorelli, Settele; Castorani, Pascucci (28’st Marulla); Guida (25’pt Alessandrelli), Brighi (35’st Gjipali), Baldacci; Luciani. A disp.: De Battistis, Spallacci, Merola. All.: Fabrizio Papotto.

ATLETICO 2000 (4-3-3): Scevola; Apolloni (1’st Santi, Lippi, Giacomozzi, Crawford; De Leo (30’st Quercia), Tosto (22’st Palombo), Angelillo; Di Luozzo, Anedda (16’st Porcaro), Ciavarro (1’st Corsi). A disp.: Ceccherini, De Mei. All.: Daniele Boncori.

ARBITRO: Perri di Roma 1.

MARCATORI: 16’pt Luciani, 30’pt Brighi, 1’st Di Luozzo, 41’st Crawford.

NOTE: 0′ e 4′ di recupero; ammoniti Lippi, Crawford, Di Luozzo, Santi; al 26’st espulso Lippi (A) per doppia ammonizione.

Il cuore dell’Atletico 2000 arresta a 10 il filotto di vittorie consecutive dell’Accademia Calcio Roma, che proprio nei minuti finali si vede stampata in faccia la zampata di Crawford, beffarda quanto inattesa, ma che premia l’abnegazione e la determinazione che ha accompagnato il secondo tempo degli ospiti.

ACCADEMIA DA MANUALE – Le cose non si erano messe bene per i rossoscudati. Privi del peso di Faustini in avanti, i centrocampisti ospiti non erano riusciti ad imporre il proprio gioco contro i soldati di Papotto, che dopo un’intensa fase di studio iniziale sono saliti ben presto in cattedra.

Anche senza De Bartolo, l’Accademia orchestra con maestria il gioco in mediana, eludendo il forte pressing ospite senza abbassare i ritmi. Il sussulto di Luciani, sporcato da Crawford (15′), vale il calcio d’angolo dal quale scaturirà il vantaggio dei padroni di casa: Baldacci pennella sul secondo palo dove c’è Ameli, che di testa rimette al centro dove arriva Brighi come un falco, opportunista quanto basta per siglare l’uno a zero.

La reazione dell’Atletico 2000 non spaventa Peri, ben protetto da un’attenta difesa e da un centrocampo che continua a macinare gioco. Dopo un colpo di testa velenoso di Baldacci, sceso di poco sopra la traversa (27′) i ragazzi di Papotto raddoppiano nella maniera più bella possibile.

Castorani guida la ripartenza, Antenucci affonda sulla sinistra affidando il cross a Brighi, ed il fantastico inserimento di Luciani, bravo a incornare fra le maglie biancorosse, è solo la ciliegina sulla torta di un’azione degna del manuale del calcio Dibartolomeiano. Al trentunesimo minuto, con una grande azione corale, l’Accademia è già sul 2 – 0.

LE MOSSE GIUSTE – Brighi troverebbe anche il terzo gol, ben servito da Baldacci, ma è in offside al momento della conclusione (35′); due minuti prima ci aveva provato Ciavarro, spedendo sul fondo da posizione defilata, ma il finale di tempo è ancora di marca Accademia, che sfiora il gol con la premiata ditta Luciani-Pascucci, con il diagonale di quest’ultimo che finisce però sul fondo (39′). Sul finire di tempo neanche il guizzo di Di Luozzo riesce a impensierire Peri, e dopo il miracolo di Scevola sull’arrembante Brighi (45′) Boncori capisce che bisogna cambiare qualcosa per riportare in vita il match.

Fuori uno spento Ciavarro, dentro il pimpante Corsi, ma la carte giuste Boncori le aveva già in campo. Anedda verrà spostato a destra, scambiato con Di Luozzo ora pivot, e la mossa non tarderà a dare i suoi frutti.

Anedda approfitta di un rinvio sbilenco di Peri per sorprendere Antenucci sulla destra, ed arrivato sul fondo scodella un pallone perfetto per Di Luozzo, che con grande opportunismo riapre la gara al novantesimo secondo della ripresa.

Il gol carica gli ospiti, che protestano al nono minuto per un’entrata di Ameli su Di Luozzo che l’arbitro sanziona all’attaccante biancorosso, ammonito per simulazione; ma grandi proteste arrivano anche dall’Accademia, a cui viene annullato un altro gol al 24′ per un fuorigioco dubbio di Luciani, che da rapace aveva realizzato da due passi sul suggerimento di Castorani.

RABBIA E LEZIOSITA’ – Papotto aveva intravisto nelle crepe nell’ossatura della sua squadra, e gli inserimenti degli esperti Marulla ed Alaimo portavano un chiaro messaggio all’undici titolare: vietato adagiarsi sugli allori.

I suoi ragazzi non hanno recepito bene. Troppo leziosi in fase di impostazione, ai padroni di casa sarebbe servita più la spada del fioretto nei concitati minuti finali del match, perchè gli Dei del calcio possono punirti in qualsiasi momento, soprattutto se non sai approfittare dell’inferiorità numerica degli avversari: Lippi, al 26′, si era fatto cacciare per un’entrataccia ai danni di Pastorelli, spianando, apparentemente, la strada per la vittoria ai padroni di casa.

L’attimo decisivo è il 41′: su una punizione respinta male dalla difesa, Crawford si avventa con il cuore sul pallone offerto da Palombo. E’ il momento della redenzione, il diagonale imprendibile del centrale manda in cielo l’Atletico 2000 rispedendo a terra i sogni dell’Accademia.

I peccati di gioventù si pagano, soprattutto se a farti compagnia in testa alla classifica c’è una corazzata come la Vigor Perconti, che allunga a +3 sull’Accademia in virtù della sua nona vittoria consecutiva, maturata al Fuso sull’Almas. Si ferma a 10, invece, quella dell’Accademia, a cui il record di vittorie consecutive serve da magra consolazione. La prestazione dei ragazzi di Papotto, come al solito, ha convinto tutti, ma per continuare a sognare e fare la corsa alla Vigor Perconti ci si deve sempre ricordare che le partite finiscono al novantesimo.