JUNIORES ELITE: GIUSEPPE TABARINI, LA FRECCIA NERA DELLA VIGOR PERCONTI CHE IMPAZZISCE PER LA PREMIER LEAGUE..

JUNIORES ELITE: GIUSEPPE TABARINI, LA FRECCIA NERA DELLA VIGOR PERCONTI CHE IMPAZZISCE PER LA PREMIER LEAGUE..

A cura di Giovanni Crocé

Un calciatore imprendibile in progressione, abile palla al piede quanto senza, con una elasticità muscolare e una fantasia fuori dal comune, questo è Giuseppe Tabarini, punta esterna di incredibile efficacia della Juniores Elite di Francesco Bellinati con esperienze formative nella Cisco Roma, nei giovanissimi nazionali dell’Ascoli e negli allievi nazionali del Napoli, dove faceva coppia fissa con Roberto Insigne, fratello di Giuseppe, tra risate, gol e passi alla Michael Jackson, il suo mito fuori dal campo.

 

TABARINI VIGOR PERCONTI JUNIORES CON ROBERTO INSIGNE NAPOLI
Tabarini ai tempi degli allievi nazionali del napoli col suo allora compagno di squadra Roberto Insigne, classe 1994, attaccante del Perugia e fratello minore di Lorenzo Insigne

 

 

Giuseppe la vostra squadra è impressionante quasi quanto il tuo impatto sulle partite, soprattutto a partita in corso, per ora il risultato dice che la Vigor è prima e tu sei a quota 15 gol senza rigori e gli assist neppure si possono più contare…

Sarei bugiardo se non ammettessi di trovarmi in una squadra che per certi versi secondo me potrebbe giocare anche un campionato giovanile con qualche professionista e fare bella figura, io che qualche esperienza tra Cisco, Ascoli e Napoli grazie a dio ho potuto farla, confermo che il livello della qualità della Vigor Perconti di quest’anno è fantastico. E’ davvero difficile anche arrabbiarsi con mister Bellinati se ogni tanto ti mette in panchina perchè guardi la gente che sta seduta da noi pronta entrare e dici: “No problem, siamo tutti fortissimi” ed è questo secondo me che rende speciale la Vigor, vedi chi ti allena, un mito come Bellinati, vedi con chi giochi e come ti alleni a tremila tutti i giorni e ci pensi bene prima di andare via da un ambiente come la Vigor Perconti attuale.

Giuseppe Tabarini in un momento di relax con la fisoterapista della Vigor Perconti, Sara Riccio
Giuseppe Tabarini in un momento di relax con la fisoterapista della Vigor Perconti, Sara Riccio

Ma la tua qualità viene fuori spesso a suon di doppiette: memorabile quella al Tor di Quinto con anche un palo e tante giocate spettacolari, da dove viene questa tua velocità supersonica?

Sicuramente tutto merito di madre natura, e di una passione smodata per il movimento, la velocità e il calcio intenso: guardo tanti giocatori, non solo uno, ma alla fine mi rendo conto che il mio sogno, il mio habitat naturale senza ombra di dubbio sarebbe la Premier League inglese, semplicemente una goduria per chi ama il calcio senza pause, e qua in Italia ce ne sono troppe. Devo dire anche che non ho come idolo giocatori troppo famosi, nel mio ruolo il primo amore è stato Aaron Lennon, l’ala inglese del Tottenham, e recentemente ho imparato apprezzare il fantasista giapponese classe 1992 Ryo Miyaichi, che adesso conoscono in pochi ma vi invito a guardare perchè è il tipo di giocatore al quale mi sento più vicino e mi fa davvero impazzire, ora è di nicchia ma secondo me tra poco ne parleranno in tanti. Il mio sogno? Proprio giocare a Londra con la maglia dei gunners dell’Arsenal…

Hai fatto valanghe di gol partendo dalla panchina e questo non sarà passato inosservato agli occhi di mister Bellinati; non è che ora ti fai la fama di giocatore che rende di più subentrando a partita in corso?

Ci ho pensato anche io ma lo reputo una pura casualità e comunque ho fatto grosse partite anche da titolare, oltretutto fa bene agli stimoli mentali sapere di avere sempre un compagno da superare nella corsa a un posto dal primo minuto, perchè siamo tutti ragazzi intelligenti e sappiamo da soli la qualità e l’intensità del nostro allenamento durante la settimana e vi posso assicurare che non è mai volata una mosca quando si doveva stare in panchina qua da noi…

Tabarini in una partita con gli allievi nazionali partenopei è il primo della seconda fila accosciati
Tabarini in una partita con gli allievi nazionali partenopei è il primo della seconda fila accosciati

A essere sinceri non c’è molto da dire sul vostro girone A di Juniores Elite, avete 10 punti sulla seconda che pure è una signora squadra, il Montespaccato rivelazione di Paolo Ciambella…

E allora dovresti fare ancora di più i complimente a tutta la squadra della Vigor Perche tutti sanno quanto è facile a 17-18 anni tra mille distrazioni sentirsi arrivati e “montati” e fare figuracce in campo perdendo posizioni su posizioni, e invece noi non abbiamo mai arretrato di un centimetro, abbiamo avuto solo un normale periodo di appannamento circa un mesetto fa a livello atletico ma ora siamo pronti per un finale che servirà a blindare presto il primo posto e tenere la testa sgombra in vista delle finali, siamo umani e staccare la spina un po’ fa bene, anzi benissimo. Del Montespaccato posso dire solo tutto il bene possibile, sono forti e molto corretti e abbiamo fatto una gran fatica a “bucarli”, tanto che l’ultima volta che ci siamo incontrati è finita pari credo proprio con un mio gol.

Ma quale è, scusa se ci portiamo avanti nel tempo, la finale che davvero sogni per il titolo regionale Junores Elite, a maggio?

Mi piacerebbe proprio fare una riedizione, un remake, di Montespaccato-Vigor Perconti, perchè secondo me loro sono una grossa compagine e contro di loro non ho mai giocato belle gare, quindi la mia finale perfetta sarebbe una secca vittoria 3-0 con tripletta personale…

TABARINI GIUSEPPE VIGOR PERCONTI NAPOLI

Mister Bellinati con te che rapporto ha?

Ma credo quello che ha con tutti, perchè è un allenatore favoloso sul piano psicologico, sa dirti le cose in modo diretto ma anche scherzoso, e secondo me con una squadra di under 19 di valore questo fa fare a tutti noi il salto di qualità a livello mentale, almeno io sento che per fargli fare bella figura farei di tutto perchè ormai è un orgoglio essere allenati da lui. La sua più grande qualità? Credo proprio saper scherzare al momento giusto e farti sentire grande quando in campo fai qualcosa che lo soddisfa e farti il “cazziatone” quando magari giochi deconcentrato. Spesso quando fai tutto bene la maggior parte dei mister tende a stare zitta, mentre secondo me il vero mister è quello che trova sempre una scusa per dare al giocatore motivazioni fortissime, ma anche farlo sentire a proprio agio, bastone e carota insomma…

Tabarini ai tempi del Napoli con Giuseppe Insigne, attaccante del Perugia classe 1994 e fratello minore del trequartista di Napoli e Nazionale, Lorenzo Insigne.

 

Il tuo mito fuori dal campo?

Senza ombra di dubbio purtroppo un grande della musica del recente passato che ora non c’è più da tempo ormai, ovvero Michael Jackson. Sono cresciuto vedendo tutti i suoi video su youtube per vivisezionare ogni singolo fotogramma, io che sono nato nel 1995 e grazie a lui fin da piccolo ho coltivato la passione per il ballo, che sarebbe quello che vorrei diventare una volta finito con la scuola superiore se davvero tutte le porte per il grande calcio professionistico per me un giorno fossero chiuse, sì, vorrei diventare un grande ballerino, i compagni possono testimoniare che ho anche diversi video e un buon talento. Se mi esibisco anche nello spogliatoio? Sì ma senza la dovuta naturalezza, sono molto meglio quando ballo senza che qualcuno mi guardi, ci devo lavorare sopra!

La tua carnagione scura tradisce origini non italiane, di dove sei?

Io sono nato in Italia, mio padre è italiano e mi sento italiano al cento per cento ma mia mamma è della Costa D’Avorio e credo proprio che un giorno ci andrò visto che là non sono mai stato, mia mamma, anche se so che c’è stata la guerra civile, me ne ha sempre parlato come un posto meraviglioso in cui vivere, e non è mai troppo tardi per scoprire le radici della tua famiglia…

Tu sei mai stato oggetto di episodi di razzismo?

Putroppo sì sia a Napoli che a Roma, ma date retta a me, se a chi ti offende sorridi davvero, e poi giochi con il triplo della rabbia agonistica e magari gli segni contro, quella per me è la risposta più civile tra tutte e li ammutolisci con i fatti. Perchè lo fanno? Perchè oramai in Italia il malcostume è diventato dilagante e quindi è la cosa più rapida per cui ti possono offendere presi dall’adrenalina della partita, ma io non gli do’ troppo peso, come loro non pesano bene le loro parole, che siano avversari o tifosi…

Hai avuto esperienze importanti in ambito calcistico, vuoi raccontarci la tua carriera in pillole?

Volentieri, ho iniziato da bambino con la Nuova Tor Tre Teste, poi sono passato al Tor Sapienza, Romulea e all’epoca non facevo certo sul serio, ero ancora un bambino, il gioco si è fatto più duro quando nei giovanissimi fascia B mi prese la allora Cisco Roma, e poi dopo un bel campionato andai nelle marche per fare i giovanissimi nazionali con i bianconeri dell’Ascoli Calcio, prima volta fuori di casa, esperienza spettacolare; l’anno dopo altro giro d’Italia e sono andato a Napoli a fare gli Allievi Nazionali sotto età tanto che spesso in squadra con me giocavo con il fratello minore di Lorenzo Insigne, Roberto, classe 1994, attaccante come il fratello più famoso ma più seconda punta e che ora gioca in Prima divisione al Perugia, si può dire fossimo inseparabili, infatti vi ho lasciato anche una foto con lui, ci sentiamo tutt’ora e anche se quell’anno passato coi più grandi ho giocato solo 6 presenze i ricordi indelebili e una sana stima per tutto ciò che è partenopeo mi è entrata nel Dna; tra gli amici più cari che voglio salutare c’è anche il trequartista Giuseppe Fornito, sempre con me al Napoli quell’anno, che ora gioca in serie B a Pescara, anche lui classe 1994, più grande di me…dopo di che, eccomi tornare nella nostra regione, con l’unico obiettivo di vincere tutto…

E quest’anno alla Vigor chi è il compagno che davvero riesce sempre a strapparti un sorriso nello spogliatoio?

Devo dire che nello spogliatoio spesso fanno di tutto per farmi arrabbiare, ci si fa scherzi di ogni tipo ma magari a me ne fanno di più perchè con questa storia del ballo, con la mia mania di ballare, ridere e scherzare sempre magari sembro sempre un po’ estroso e quindi per me è sempre uno scherzo continuo. Se devo però dire un nome in particolare, credo che il nostro difensore Christian Di Paolo, oltre che fortissimo è anche divertente: ci sono volte in cui borbotto di continuo, o perchè la partita o la prestazione in gara non è andata come volevo, o perchè mister Bellinati mi ha rimproverato per delle cose di campo, ma Di Paolo riesce sempre a farmi ridere anche in momenti in cui non ne avrei la minima voglia, ecco, lui è davvero un grande, non ho mai visto in nessuno la sua capacità di sdrammatizzare e vedere sempre il lato positivo, è un ottimo compagno di squadra in un gruppo meraviglioso…

Al di là del calcio, è meglio il Tabarini studente o quello versione calciatore?

Senza ombra di dubbio quello calciatore, so che posso fare di più a scuola ma spesso sbagliando vado poco oltre il sei e nulla più, anche se vi assicuro che nel nostro spogliatoio sono ancora quello che “azzecca” più congiuntivi di tutti (dice ridendo a crepapelle n.d.r)

Grazie a te giuseppe e in bocca al lupo!

Grazie a voi di sportinoro e speriamo di risentirci a maggio con quel trofeo tra le mani e nuovi orizzonti sempre migliori, Forza Vigor Perconti!