JUNIORES ELITE, LA VIGILIA PIU’ IMPORTANTE PER LA VIGOR PERCONTI E BELLINATI: DOMANI LA FINALISSIMA NAZIONALE CON LA PIOVESE

JUNIORES ELITE, LA VIGILIA PIU’ IMPORTANTE PER LA VIGOR PERCONTI  E BELLINATI: DOMANI LA FINALISSIMA NAZIONALE CON LA PIOVESE

A cura di Giovanni Crocé

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LA TELECRONACA INTEGRALE DELLA PARTITA FINALE NAZIONALE SCUDETTO JUNIORES DILETTANTI 2014 TRA VIGOR PERCONTI E PIOVESE ANDRA’ IN ONDA VENERDI’ 13 GIUGNO ALLE 20.30 SUL CANALE 210 DEL DIGITALE TERRESTRE, RETE ORO NEWS.

 

Domani pomeriggio a partire dalle ore 16, la Vigor Perconti di Francesco Bellinati vivrà la seconda finale nazionale per la categoria juniores elite dilettanti della propria giovane storia sportiva (essendo il sodalizio sportivo tiburtino nato nel 1983), andando a sfidare a Firenze, presso lo stadio del centro tecnico federale LND “Bruno Buozzi” i biancorossi padovani della Piovese, società militante nell’eccellenza veneta di Piove di Sacco (PD). Sempre una squadra veneta, come nella vittoria del primo tricolore della società blaugrana presieduta da patron Maurizio Perconti, in quel caso, nell’ultimo atto a Roma nel 2012 a cedere il passo furono i trevigiani della Liventinagorghense, battuti “in casa” sul neutro capitolino dello stadio di Casal del Marmo a Roma, sul terreno dove solitamente gioca i match interni di interregionale l’Astrea, dopo che gli avversari erano andati addirittura avanti per 0-2 e creando poi i presupposti per una leggendaria rimonta dei romani, partita dal gol dell’ex capitano e centrale difensivo Edoardo Santori.

La Juniores Elite dei padovani della Piovese schierati in campo prima della semifinale di ritorno vinta contro il Volpiano
La Juniores Elite dei padovani della Piovese schierati in campo prima della semifinale di ritorno vinta contro il Volpiano

Domani, nella sfida arbitrata dal fischietto campano Jacopo Tolve della sezione Aia di Salerno (ed i suoi assistenti, per comporre la terna saranno  gli abruzzesi Alessandro Rotondale di l’Aquila e Thomas Ruggeri di Pescara), non ci sarà più spazio per ricordare la gloria di quel 3-2 in rimonta ottenuto a Casal del Marmo, perchè mai come nel calcio, si vive di presente, i tifosi hanno storicamente, a tutte le latitudini la memoria corta e conterà solo sollevare al cielo del capoluogo toscano un nuovo trofeo e cercare di cucirsi al petto quello scudetto di cui ad oggi sono detentori i liguri del Vado, campione uscente.

Andando via via a scorrere il percorso degli avversari di domani pomeriggio della Vigor, scopriamo che nella finale per il titolo veneto regionale la Piovese ha superato con un perentorio 3-0 i veronesi del Villafranca Verona, per poi battere nell’ordine, durante le sfide in ambito nazionale per la poule scudetto, gli emiliani del Lentigione, i toscani del Real Forte Querceta Forte del Marmi e nella semifinale, i calciatori allenati da Williams Righetto hanno superato sia all’andata che al ritorno il team torinese del Volpiano. Un percorso altrettanto netto e ragguardevole per una finale incertissima, quello dei ragazzi veneti, se comparato a quello dei calciatori di Francesco Bellinati: i tiburtini quest’anno hanno battuto 2-0 sul neutro di Frascati il Ceccano di Farinelli per 2-0 nella finale regionale e poi hanno spazzato via via la resistenza dei cagliaritani della Polisportiva Ferrini,  per 2-0 e 2-1 nel primo doppio confronto nazionale e proseguendo la propria scia di successi contro gli abruzzesi del  Vasto Marina (incontrato anche nella strada “tricolore” di due stagioni fa, altro beneaugurante particolare) sconfitto per 2-1 e 4-1 e da ultimo i salentini del  Casarano (Lecce) 2-0 e 3-1. 

Il giro d’italia di Gabrielli e soci si fermerà in ogni caso domani in tarda serata in terra fiorentina, e probabilmente tutti i blaugrana potranno rivolgersi all’esperienza degli unici due che già “sanno come si fa” per agguantare il titolo nazionale juniores, Francesco Di Bari, talento offensivo fuoriquota classe 1994, ed il suo coetaneo e capitano Alessio Borgia, mastino di centrocampo. Da loro due parte la rincorsa al ricordo più dolce, da far rivivere di nuovo, ancora più forte senza far notare che tra il 2012 ed il 2014 sia cambiato qualcosa.

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FRANCESCO BELLINATI RESPINGE LA REGOLA DEL 2: “SIAMO TUTTI A DISPOSIZIONE E NON PENSIAMO AL SECONDO TITOLO NAZIONALE O AD ALTRI PARTICOLARI BENEAUGURANTI, ESISTE SOLO FARE BENE DOMANI, SIAMO CONCENTRATISSIMI”.

Mister Francesco Bellinati, sentito telefonicamente alle 12.50 di oggi ed in partenza per il capoluogo toscano in cui il sodalizio romano si recherà già oggi pomeriggio in pullman, esprime concetti sintetici e netti: “I convocati sono i soliti 21 ragazzi delle ultime partite della fase nazionale e del campionato, non ci sono novità  o nomi nuovi, ma mi fa piacere che tutti abbiano recuperato e siano in buona forma, io personalmente so già la formazione ma ovviamente non la svelo, di sicuro dubbi non ne ho ma terrò tutti sulla corda ma anche liberi di vivere emotivamente in modo interiore e personale questa ultima vigilia prima della finale perchè ognuno possa caricarsi a modo suo.” A chi gli fa notare che spesso questa finale presenta il numero 2 come auspicio beneaugurante dalle statistiche (2 sono i ragazzi che già hanno vinto e giocato una finale scudetto in maglia Vigor, Di Bari e Borgia, 2 sono gli anni passati dall’ultimo scudetto, così come 2 sarebbero i titoli nazionali che vincendo domani andrebbero nella bacheca azulgrana e sempre 2 volte si è dovuto passare dal campo degli abruzzesi del Vasto Marina, incontrati anche in occasione della prima rincorsa allo scudetto juniores) risponde così, in modo scherzoso: “Non credo alle statistiche e al passato perchè tutto domani sarà nuovo, tanti giocatori che non sanno cosa significa penseranno solo alla Piovese e soprattutto, allora questa regola del 2 non mi piace perchè noi nominalmente in finale siamo stati sorteggiati dalla federazione come squadra di casa, quindi se domani uscisse il 2, vorrebbe dire che la Piovese avrebbe vinto e noi perso, a parte gli scherzi, siamo concentrati solo su questo ultimo ostacolo e molto felici di essere qua per giocarcela, poi che si tratti del primo, del secondo o del nono titolo, non mi deve interessare, sono solo numeri”.

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