JUNIORES ELITE: LE PAROLE DELLA “FRECCIA ROSSA” DELLA TOR TRE TESTE, BERTOLDI

JUNIORES ELITE: LE PAROLE DELLA “FRECCIA ROSSA” DELLA TOR TRE TESTE, BERTOLDI

Un’ala vecchia maniera, o forse una grandissima seconda punta, volendo anche un centravanti di movimento. Questo e molto altro è stato Matteo Bertoldi, esterno d’attacco classe 1995 che con la Nuova Tor Tre Teste mercoledì scorso ad Ostia si è laureato campione regionale ed ora punta alla vittoria del titolo Nazionale Juniores dilettanti con uno stile di gioco inconfondibile

 

A cura di Giovanni Crocè

il primo da sinistra è Matteo Bertoldi, assieme ai compagni De Palma e Mastrantonio
il primo da sinistra è Matteo Bertoldi, assieme ai compagni De Palma e Mastrantonio

 

Matteo, hai disputato una finale magnifica, addirittura debordante nel secondo tempo, dove sei stato super…

La partita con la Vigor Perconti per noi è sempre il top dell’emozione visto che è quasi un derby e a maggior ragione in vista di una finale regionale per il titolo. Il mio primo tempo, come forse quello di tutta la Tor Tre Teste è stato peggiore del secondo, dove abbiamo trovato l’equilibrio e la voglia giusti. Io ho iniziato a entrare in partita e a giocare il mio calcio partendo dall’esterno. Ci ho messo più rabbia, più voglia, e le cose sono andate per il verso giusto. Ringrazio subito tutta la società

Tu alla Tor Tre Teste sei da sempre, mai pensato di andare via?

Io abito vicino al campo di allenamento della Tor Tre Teste quindi per la mia famiglia è stato assolutamente normale farmi iniziare a giocare a calcio a 6 anni proprio là. Ecco, ora spero di non finire con la Tor Tre Teste ma di avere la mia chance in un club prestigioso, magari si trattasse di professionismo, l’ho sfiorato tantissime volte, tanti provini, ho girato tanto per essere testato da club professionistici e credo di aver fatto sempre buoni test, ma non sono mai stato preso per ora. Al di fuori della Tor Tre Teste, in ambito dilettante non ho mai pensato ad altri club, è la mia casa.

Quanti e quali provini hai sostenuto?

Credimi, tantissimi tanto che probabilmente non li ricordo tutti, però non mi sono mai montato la testa perchè se poi tornavo a Roma vuol dire che qualcosa non era ancora buono per farmi ritenere pronto. Ma ho sempre rispettato la maglia e la società Tor Tre Teste come fosse il Real Madrid e quindi tornavo a giocare per questi colori sempre meglio di prima, fino a quando per fortuna almeno è arrivato un titolo regionale. Prima di oggi ero sempre stato eliminato in semifinale regionale in tutte le categorie calcistiche. Prima finale e primo trofeo, dunque ora punto anche al titolo nazionale, affinchè davvero, forse qualcuno che ha ancora qualche dubbio su di me, spero riesca a toglierselo. Io da quando ho sei anni ho il sogno di essere calciatore ad alto livello come tanti miei coetanei, dunque non mollerò mai.

Per chi hai provato?

L’ultimo è stato dopo gli allievi Elite con mister Fabi, l’anno scorso, quando venimmo eliminati in semifinale e in estate andai a fare tutto il ritiro con i ragazzi della primavera del Siena e poi venni puntualmente rimandato al mittente. Prima ancora ho provato per Pescara, Chievo, Roma. Quello di provare per la Roma, circa 3 anni fa subito dopo la coppa Lazio Allievi Elite giocata sempre in maglia Tor Tre Teste. Già indossare quella maglia mi ha fatto impazzire, io sono romano e romanista e mi sono sentito, per quel periodo di prova in cima al mondo. In confidenza questa volta spero di farcela a “convincere qualcuno”, ma per ora penso solo alla scalata al titolo che inizia mercoledi’ pomeriggio in Sardegna (ore 15,30 contro i nuoresi del Taloro Gavoi, ritorno allo “Ielasi” sabato 18 maggio). C’è un opera da completare

Cerci, Ribery, Pedro, Robben, tu ricordi alcuni di questi giocatori, ma il tuo mito chi è?

Per tecnica e potenza Cristiano Ronaldo, ma ci mancherebbe, anche fare mezza parte di carriera come i 4 che hai citato tu mi renderebbe immensamente felice perchè il punto base è riuscire a fare il calciatore professionista, poi da lì comincerebbe un’altra scalata ma almeno qualche sacrificio sarebbe ripagato per intero e forse anche con qualche interesse. Per ora parliamo di sogni.

In campo, nella finale, c’è stato tanto agonismo ma in realtà ci si è divertiti tantissimo per essere una finale regionale, dove solitamente lo spettacolo latita…

E’ vero, per essere la mia prima finale regionale in carriera mi sono divertito anche io a giocarla perchè nonostante sapessimo tutti cosa c’è in palio credo che anche il fair play abbia trionfato. Con la Vigor Perconti sono sempre partite dure e tirate ma la voglia di mostrarci l’uno migliore dell’altro ha indirizzato subito la partita sul piano strettamente tecnico e su chi faceva un gol più dell’altro, senza tatticismi.

Hai mai segnato così tanto in carriera? quest’anno 20 gol fino ad oggi

Effettivamente quella di quest’anno a livello realizzativo è stata la mia miglior stagione con appunto 20 gol, uno anche nei quarti e uno in semifinale, ma anche altri anni ero stato prolifico sotto porta, credo il mio massimo sia stato di 18 gol un anno fa. Ma quest’anno mi sento migliore in tutto, dallo scatto, alla velocità, ai movimenti, ho lavorato duro senza pensare e mister Di Nunno è stato fondamentale, mi ha sempre lasciato in campo. Devo dire che forse sono stato aiutato dal fatto che come punte esterne pure ci siamo in rosa solo io e Matteo Minnucci, l’altro ragazzo che ha segnato il gol della vittoria finale contro la Vigor, mentre di centravanti e mezzepunte ce ne sono tante, forse questa unicità nel mio ruolo mi ha dato una mano.

Grazie Matteo, e in bocca al lupo per la corsa al tricolore!

Grazie a te, Forza Tor Tre Teste e un saluto a tutti gli appassionati di calcio regionale!