Di Alessandro Bastianelli.
JUNIORES ELITE : VIGOR PERCONTI – CERTOSA 1 – 0
VIGOR PERCONTI (4-2-3-1): Pedulla; Castellini, Pasqui, Di Paolo, Moro; Iemma, Nakai (8’st Barbini); Cremolini, Igliozzi (40’st Perozzi), Amici (6’st Sciannandrone); Fratini (8’pt Bonaventura). A disp.: Felici, Morazio, Usai. All.: Francesco Bellinati.
CERTOSA (3-5-2): Tanturri; Castaldi, Porfiri, Todino; Conti, Mugavero, De Luca, Guglielmo (22’st Coico), Demofonti; Guidi (13’st Cutini Calisti), Proia. A disp.: Gregnanin, Bucarelli, Risoldi, Salis, Brancati. All.: Cristian Ranalli.
ARBITRO: Caciotti di Albano.
MARCATORI: 28’st rig. Iemma.
NOTE: 1′ e 5′ di recupero; ammoniti Castellini, Iemma, Bonaventura (V), Porfiri, De Luca, Coico (C); al 46’st espulso Castellini (V) per doppia ammonizione, al 49’st espulso Conti (C) per gioco violento.
L’Accademia chiama da Pomezia, la Vigor Perconti risponde da casa con l’urlo di Iemma.
La nona vittoria consecutiva dei blaugrana arriva al termine di novanta minuti non bellissimi, ma emozionanti e molto intensi. Il confronto tattico tra due dei migliori allenatori del panorama Juniores si risolve a favore di Bellinati, bravo nel saper calare le carte giuste sul tavolo al momento opportuno, mentre dall’altra parte i viola dimostravano di saper interpretare al meglio la difesa a 3 imposta dal loro mister.
RITMI ALTI – Senza Terzi e Cornacchia, Ranalli ha dovuto far di necessità virtù: si passa alla difesa a tre con Conti a far la spola tra centrocampo e difesa, nel tentativo di chiudere ogni spazio alla talentuosa formazione di casa.
Lo stratagemma sembra funzionare, il possesso della Vigor non produce azioni degne di nota. Bellinati è costretto a cambiare subito Fratini, infortunatosi nei primi minuti, ma nella sfortuna troverà la chiave per aggirare la difesa ospite.
L’ingresso di Bonaventura assicurerà un punto di riferimento importante tra le maglie viola. Cremolini troverà nell’ex Corneto un approdo ideale per i suoi velenosi cross dal fondo, fonte di continua preoccupazione per i vola.
BONAVENTURA PROTAGONISTA – Il centravanti aveva solo sfiorato di un soffio il corner tagliato di Nakai al 15′, mentre tre minuti dopo ci è voluta una super diagonale di Conti sullo stesso Bonaventura per evitare guai peggiori al Certosa. Neanche la combinazione tra Bonaventura ed Igliozzi avrà più fortuna, dato che Tanturri chiuderà bene sul tracciante di Cremolini da due passi (25′).
La più grossa occasione del primo tempo però i blaugrana la costruiscono al 35′. Cremolini sfrutta un regalo di De Luca per portarsi sul fondo, da dove scarica un rasoterra tesissimo in arietta, Bonaventura si avventa come un falco in spaccata ma il riflesso di Tanturri è davvero super.
Cinque minuti più tardi, neanche a dirlo, il protagonista è sempre Bonaventura, che riesce a girarsi bene in sforbiciata dal limite ma non a trovare il secondo palo, dove Tanturri stava comunque facendo buona guardia.
I CAMBI GIUSTI – Demofonti e Proia oggi sembrano spenti, ma non sempre per loro demerito. La bravura di Bellinati, oggi, è stata quella di aver ingabbiato i due giocatori più pericolosi del Certosa grazie alla pressione costante della linea difensiva, tenuta sempre alta e a ridosso della trequarti.
Demofonti subisce spesso il raddoppio, Proia è marcato a vista dall’ottimo Di Paolo, e Ranalli deve affidarsi all’estro di Guidi, che sul finir di tempo prova il jolly da fuori ma senza la precisione necessaria.
Nella ripresa il Certosa cresce, ma gli spazi sono sempre chiusi, e così Mugavero è costretto a provarci solo da fuori, con scarsi risultati (6′).
Gli ingressi di Barbini e Sciannandrone daranno una marcia in più ai padroni di casa, che guadagnano sostanza in mezzo al campo e peso in attacco. Sciannandrone si inventa un tiro cross velenoso ma ben neutralizzato da Tanturri (12′), mentre dieci minuti più tardi è Barbini a provarci con un colpo da futsal da fuori, controllato con la mano di richiamo da un insuperabile Tanturri.
L’EPISODIO – Ci vuole un episodio per sbloccare una gara così tirata, e sulla trama della partita ce n’è scritto una al minuto ventisette.
Igliozzi trova bene il fondo sulla destra e, proprio sulla linea bianca, incrocia la gamba di Porfiri, che lo atterra ingenuamente davanti agli occhi di Caciotti.
Rigore ineccepibile, trasformato con freddezza da capitan Iemma, fuori di sé per aver segnato uno dei gol più importanti della stagione.
Il Certosa riuscirà a reagire solo con la pancia e la forza della rabbia, fattori che però non possono scalfire le certezze di una Vigor Perconti cinica ed autoritaria, che riuscirà a resistere al nervoso finale (del quale pagheranno con un rosso Castellini e Conti) senza troppi patemi.
E’ l’ennesimo esame superato per una formazione che, giornata dopo giornata, guadagna continuità e cinismo, resistendo agli assalti dell’Accademia Calcio Roma, anche oggi vincente sul campo del Pomezia. Nessuna bocciatura per un Certosa falcidiato dalle assenze, ma indicazioni preziose per Ranalli, che sa di aver trovato le misure giuste a livello tattico ma con la consapevolezza che, per continuare a sognare nel titolo, ci si deve adeguare al ritmo e al cinismo imposto dalle grandi squadre.




