Di Alessandro Bastianelli.
Week end fondamentale nell’economia dell’intero torneo.
La 25^ giornata inaugurava la stagione dei big match, i saldi di fine annata non sono previsti a nessuna latitudine, né in zona salvezza, né tantomeno nelle parti alte della classifica.
GIRONE A:
Galeotto fu il Ferraris per il Tor Di Quinto, incappato sul pari nel catino del Villanova dopo un filotto di undici vittorie consecutive.
Onore e merito alla sportività del Villanova, che non ha lasciato campo libero alle ambizioni della banda Vergari. Anzi, Ramceski è venuto in soccorso direttamente dalla prima squadra andando in rete in vece dei suoi compagni squalificati. Il Ferraris rimane indigesto anche ai blues, dopo che la Tor Tre Teste vi aveva pareggiato un mese fa.
Sorride proprio l’armata rossoblu di Fabi, aggrappata ai gol di Lorusso (sette volte a segno nelle ultime sei gare) ed alla ritrovata solidità difensiva.
I numeri sciorinati nell’ultimo mese fanno paura. Dopo il pareggio con il Villanova, i rossoblu hanno segnato 19 reti inchinandosi soltanto all’orange Fiorentini, unico acuto di un Futbol surclassato per 3 – 1. Si torna a respirare aria di primato a via Candiani, con la speranza che non sia solo un assaggio effimero.
GRIFONE, TOCCA A TE – Reduci da nove vittorie consecutive, l’ultima contro l’orgoglioso Pro Roma di Feroce, adesso viene il bello per Di Maggio e soci.
Sulla rotta del Grifone sabato prossimo ci sarà proprio la Tor Tre Teste, si dovrà vendicare il 4 – 3 dell’andata con un occhio anche al Ladispoli, che non vuole abbandonare i sogni di gloria.
Orgogliosi e tenaci, i ragazzi di Dolente graffiano la Boreale con Gatti e si tengono attaccati per il bavero alle speranze di play off. C’è lo scontro diretto della penultima giornata, tappa fondamentale nel cammino del Grifone Monteverde che deve ancora affrontare tutti lì davanti.
Tanti gli incroci ancora da sorpassare per le duellanti del bronzo. Vero che il Grifone è a -3 dalla seconda piazza, ma resta difficile immaginare che i ragazzi di Radi riescano addirittura ad insidiare il primo posto della Tor Tre Teste. Dalle parti di via Portuense l’imperativo categorico resta la vittoria, senza calcoli, ed i nervi e l’approccio mentale saranno fondamentali nel volo del Grifone.
TUTTO GIA’ SCRITTO? – Si sono delineati nuovi equilibri nella zona play out.
I cavalli dell’Atletico Fidene continuano a far le bizze, spianando la strada alla salvezza del Trastevere, che dilaga per 4 – 1 al Montesacro. Sconfitta anche la Boreale, l’unica che sorride lì dietro è il Fregene, tornata al successo dopo un digiuno di due mesi; il Montespaccato è ormai allo sbando, e bastano gli urli di Flore e Trotto per agganciarla a 29 punti.
Sotto, a -6, c’è la Boreale, avanti un punto all’Atletico Fidene. Con ancora 15 punti disponibili una rimonta sembra disperata, ma sei lunghezze di distacco non sono mai troppe per tentare un’ardita rimonta. Fatto salvo che rossoverdi e viola dovranno cambiare qualcosa nell’approccio alla partita per sperare davvero nella salvezza diretta.
Più sotto si naviga in apnea, l’aria comincia a mancare e l’atmosfera a farsi pesante per Spes Montesacro, Tuscia Foglianese e Casal Barriera.
Le ultime due si sono affrontate in battaglia campale proprio sabato, ma nessuna delle due ha inferto il colpo letale alle file nemiche. Cuscunà e Galeota firmano il pari di Vetralla, rimandando l’appuntamento alle prossime giornate. Nulla da fare, invece, per la Spes Montesacro, caduta a Fiano Romano per operta di Mirt.
Chiuse nel giro di un punto ai piedi del girone, le tre rivali per la salvezza avranno alcuni scontri diretti con l’Atletico Fidene e altri incroci pericolosi nelle prossime giornate con Tor Tre Teste e Villanova. Approfondiremo nel corso della settimana la lotta salvezza con uno speciale a tema.
GIRONE B:
PARI E POLEMICHE – Era uno scontro destinato a durare ben più di novanta minuti. Accademia Calcio Roma – Vigor Perconti ha lasciato dietro di sé un lungo strascico di polemiche per l’arbitraggio di Marchioni di Rieti, contestato soprattutto dal club di via di Settebagni.
Nell’economia del pareggio (2 – 2 il punteggio finale), pesano tanti episodi, tanti particolari e molte decisioni controverse. L’Accademia si lamenta per il rigore fischiato ad Ameli su Onorati e, soprattutto, per l’incredibile gol annullato ad Antenucci, partito in evidente posizione regolare e che, al 30′ della ripresa, avrebbe sbarrato la strada ad una rimonta della Vigor, poi avvenuta grazie al rigore di Iemma e al guizzo di Onorati.
I blaugrana gongolano per un pareggio insperato, ma anche loro hanno di che recriminare. Il gol che aprì la gara fu proprio un calcio di rigore, fischiato per un contatto fra Lisari e Brighi in area, ma più di tutto pesa l’assurda espulsione comminata a Bonaventura, sulla quale, in attesa del Giudice Sportivo, neanche le immagini ancora ci educono.
C’è l’impressione che l’arbitraggio, in generale, abbia lasciato scontenti tutti, gli episodi possono aver influito da entrambe le parti, in egual misura, sul punteggio. Vero che il gol di Antenucci, a un quarto d’ora dal termine, avrebbe davvero chiuso i giochi, ma se la Vigor ha rimontato in dieci uomini avrebbe avuto occasione di farlo anche e soprattutto con un Bonaventura in più.
Cerchiamo però di analizzare la gara dal punto di vista tecnico. L’Accademia ha dimostrato di essere grande squadra, annichilendo per una buona ora di gioco la più quotata rivale. Un passo falso può starci osservando il ruolino di marcia stagionale della Vigor Perconti (20 vittorie e 5 pareggi), ma quel che conta è che quando non ci arrivano con i piedi i ragazzi di Bellinati sanno gettare il cuore oltre ogni ostacolo.
Per Fabrizio Papotto, solidale e autore di un bel gesto di fair play con Bellinati al momento dell’eccessiva espulsione del tecnico, la Vigor Perconti rischia di diventare “maledetta” allo stesso modo di come lo divenne il Leeds per Brian Clough. Lo spettacolo dell’Academy resterà indelebile nelle menti degli appassionati, ogni discorso è rimandato alla fase finale, durante la quale le due formazioni potrebbero benissimo affrontarsi di nuovo.
IL SOGNO DI RANALLI – Il Certosa continua a veleggiare col vento in poppa. Liquidata senza problemi la Fortitudo Calcio Roma, i neroverdi incamerano la nona vittoria nelle ultime dieci partite. Battuti solo dalla Vigor Perconti nel girone di ritorno, i centocellini hanno rimontato il duo di testa tallonando l’Accademia a -2.
Nelle prossime tre settimane arriveranno tre partite che all’andata furono sfortunate ma che, secondo Ranalli, diedero alla sua squadra la consapevolezza dei propri mezzi. Arrivare secondi permetterebbe di evitare Tor Tre Teste o Tor di Quinto nel quarto di finale play off, Ranalli culla proprio questo sogno insieme ai suoi ragazzi, che dai polverosi campi di periferia sono quasi giunti sul tetto dell’Elite.
Lì dietro, poche speranze per il Savio di insidiare il terzo posto. I blues hanno ripreso a marciare regolando senza appelli il Pomezia, ma i nove punti di ritardo sembrano ormai troppi, considerando anche il fatto che nei due scontri diretti il Savio ha sempre perso. Meglio guardarsi le spalle dall’Atletico 2000 per il quarto posto valido per il Tortora, ora le lunghezze di vantaggio dalla banda Boncori sono quattro, stante il pareggio a reti bianche (ma non certo privo di emozioni) fra i rossoneri ed il Tor Sapienza.
L’URLO DI FIORINI E IL JOLLY CECCANO – L’Almas sfrutta il jolly Ceccano per aumentare le marcature dei propri interpreti in classifica. Esagerati i biancoverdi, al Dilettanti Falasche basta l’urlo di Fiorini per sbancare Colleferro, incamerando una preziosissima vittoria in ottica salvezza.
La Vis Artena cede a Gaeta, la Fortitudo non è attrezzata per i miracoli contro il Certosa, mentre il Borgo Podogra cede di misura all’Albalonga. Sorridono quindi solo Almas Roma e Dilettanti Falasche, mentre nelle prossime cinque giornate Borgo Podgora e Fortitudo Calcio Roma avranno il jolly Ceccano (matematicamente retrocesso) sui propri piedi.
Ma al di là di questi tre punti facili, c’è ancora molto da sudare per le cinque sorelle per conquistare la salvezza in Elite.