A cura di Giovanni Crocé
Fosse un film lo intitoleremmo “La Vigor a casa Miccoli”, già perchè la semifinale nazionale per i ragazzi di mister Bellinati, sarà contro i pugliesi del Casarano, proprio la squadra della cittadina in provincia di Lecce dove lo strepitoso “Romario del Salento” Fabrizio Miccoli, ha iniziato la sua carriera di grande calciatore ed attaccante poi approdato in nazionale ed in Serie A, giocandoci sia nelle settore giovanile, dopo l’esperienza con le giovanili del Milan, e sia in prima squadra, dal 1996 al 1998, totalizzando 57 presenze e 19 reti. Difficoltà senza dubbio minori ma altrettanto presenti nella doppia sfida ai rossoblù attuali, con la under 19 dei salentini (la prima squadra attualmente impegnata in Eccellenza) che sono già riusciti a stupire più di qualcuno ribaltando la sconfitta dell’andata contro i calabresi della Reggiomediterranea (1-2) e poi ad andare ai supplementari vincendo nei 90′ regolamentari con lo stesso punteggio, per poi prendersi la semifinale ai calci di rigore, dove si sono affermati per 6-8 sui gialloblù dello stretto. Questo il quadro completo degli accoppiamenti, con andata in programma sabato 31 maggio e ritorno in tabellone 7 giorni dopo, con i medesimi orari, alle 15:30
Gare di andata sabato 31 maggio ore 15.30
PIOVESE – VOLPIANO Stadio comunale “Vallini”
VIGOR PERCONTI – CASARANO Campo “Vigor Sporting Center”
Gare di ritorno sabato 7 giugno ore 15.30
VOLPIANO – PIOVESE Campo “Goia”
CASARANO – VIGOR PERCONTI Campo comunale “G. Capozza”
Nel raccontarvi la cavalcata della Vigor Perconti attuale all’inseguimento del secondo titolo di campione d’Italia dilettante, abbiamo anche ascoltato in esclusiva le parole del penultimo capitano blaugrana, Lorenzo De Luca, terzino classe 1993 che per non smentire la fame di titoli che aleggia su Via Igino Giordani, è rimasto anche quest’anno in prima categoria e ha conquistato con i compagni quasi certamente il ripescaggio in Promozione grazie al secondo posto in campionato.
LORENZO DE LUCA (EX CAPITANO 2012-2013 juniores elite VIGOR PERCONTI): “PER ME LA VIGOR PERCONTI E’ INSIEME AL PATRON, RAFFALE TRINCHERA, IO GLI DEVO IL MIO PERSONALISSIMO SCUDETTO, E’ LUI IL NOSTRO TALISMANO”)
Lorenzo, tu e l’altro ex capitano Edoardo Santori siete i primi tra gli ultrà della Vigor, ci sarete anche col Casarano...
Puoi darlo per scontato, ormai la Vigor Perconti è diventata forse più una priorità per tanti di noi che di pari passo magari tifano la “grande squadra” come Roma, Juventus o Lazio” è un obbligo settimanale anche se abbiamo giocato la nostra partita, sapere cosa ha fatto la Juniores Elite, che è quella dove tanti di noi dopo molte amarezze hanno finalmente vinto “qualcosina”.
Trasferta a Casarano in ogni caso, ma la qualità dei vostri giocatori adesso, ancora di più dopo il 4-1 di ieri inflitto nel ritorno al Vasto Marina, è apparsa ancora una volta in modo clamoroso…
La qualità c’è ed è tanta anche se secondo me e secondo tanti nell’ambiente la vigor che ha vinto il titolo italiano dilettanti era una juniores elite che aveva gente con tante finali alle spalle, era forse anche un po’ più forte di quella attuale dal lato tecnico ma forse questa riesce a non farlo notare stando unita al massimo, sono monoblocco, si aiutano tantissimo e sempre, è questo quello che ha fatto la differenza secondo me per portare i ragazzi del 1995 e 1996, ma da ponte tra noi e loro, secondo me c’è sempre, negli anni, una unica grande figura..
E chi sarebbe questo “Mister X”?
Raffaele Trinchera. Per me lui è la Vigor alla pari di chi mette i quattrini come il Presidente Perconti e tutto il resto dello staff. Ma per i ragazzi che vanno in campo, che calcano l’erba ed i terreni del Lazio e d’Italia, quando va bene, lui, fisicamente è il primo riferimento assieme a mister Bellinati. E vi garantisco che nell’immaginario collettivo di tanti ragazzi passati e presenti della Vigor che lo hanno avuto in squadra, lui è un vero mito, lo ribadisco e lo capisco ora che sono in prima squadra, dopo essere nato e cresciuto alla Vigor. Gente come lui è l’arma in più per cementare un gruppo, vedere e capire prima degli altri piccoli particolari che alla fine fanno vincere i campionati e aiutare tutti, Raffaele fa molto più che la sua semplice mansione di dirigente, in proposito voglio raccontare un aneddoto…
Ossia?
Cioè che ci sono stati personalmente anni, e lui lo sa, dove molti di quelli che poi si sono laureati campioni d’italia a Casal Del Marmo, volevano andare via o smettere proprio, perchè ognuno vive le sue situazioni anche personali e io fino a quel momento avevo sempre e solo sfiorato titoli ma avevo perso miseramente tutte le finali. Ero lì lì per mollare ma Raffaele capì tutto e mi rimbambì di parole, insiste sempre col concetto di famiglia, a volte sembra un ragazzino come noi, e allora ho voluto dargli fiducia e ho superato anche questi momenti difficili, quelli in cui la Vigor tutti gli anni era la “magnifica seconda”. Gente come lui era il collante utile per far iniziare i ritiri in 23 calciatori e far si che a fine anno, comunque andasse, l’ultima partita vedesse sempre presenti quelle 23 facce, nessuno abbandonava. Grazie a lui e a tutti quelli che hanno questo spirito la Vigor è uno di quei rari club dilettanti dove un ragazzo anche se alle 17 finisce un allenamento alla fine arriva a casa propria alle 20 perchè chiacchiera di tutto, beve qualcosa al bar e non vorrebbe mai staccarsi dal Vigor Sporting center ed è qualcosa che va ben oltre vincere o perdere…
Abbiamo ascoltato Borgia, ma per te qual’è stato il tuo momento più duro da capitano?
Avevo perso anche con gli allievi e i giovanissimi delle finali, ma perdere guardando dalla tribuna (era infortunato il giorno dell’atto finale) quella di Ostia contro la Tor Tre Teste ormai due campionati fa mi fa ancora dormire male la notte e non mi sono mai ripreso del tutto, mi rimarrà sempre l’amarezza dentro, ma questo contribuisce anche a farmi amare questa maglia per sempre, anche se non è Roma o Real Madrid. Conosco amici che hanno vinto con altre maglie e non direbbero mai questa cosa della loro società ed è tutto merito del Presidente, di mister Bellinati, di Raffaele e del loro affetto per noi…
Eppure la Promozione vi aspetta e qualcuno vorrebbe rivedere una Vigor con in prima squadra tanti degli “scudettati”…
Anche io lo vorrei per primo perchè io resto di sicuro, ero felice in prima, pensate dopo aver guadagnato una categoria “senior” sul campo. Ho gioco facile con Santori perchè siamo i due “capitani” al seguito della Juniores pressochè sempre, e lo tartasso pur sapendo che è titolare nella difesa del Villanova in Eccellenza, ma per la Vigor forse scendere di categoria magari non gli peserà tanto, e tempesto di telefonate anche Pomposelli e tutti quelli che ora sono altrove, chissà se la magia riuscirà. Per me dovremmo far carte false anche per avere in porta Mirko Trinchera, proprio il figlio di Raffaele, un classe 1990 ora anche lui titolare a Villanova, uno che ha esordito a Rieti in serie D quando aveva 16 anni e altro mio grande amico. Ma non fatemi parlare troppo, altrimenti Gonini e Giannotta pensano che io voglia rubar loro il compito di far mercato, il mio è solo uno splendido fantacalcio mentre sogno ad occhi aperti quando parlo con te.