Di Alessandro Bastianelli.
Il pareggio con la N. Tor Tre Teste aveva già ridato certezze, ma dopo il 3 – 0 inflitto al Montespaccato il Villanova può considerarsi guarito dalla sindrome di gennaio, durante il quale la banda di Volpe sembrava non saper più vincere.
E’ lo stesso allenatore del Villanova, che dalle parti di via Giuseppe Mazzini è ormai un’istituzione, a spiegarci i motivi dell’horribilis mensis appena trascorso: “Il nostro è un gruppo giovane, formato quasi esclusivamente da ’97, ed abbiamo pagato un po’ di inesperienza nel momento caldo della stagione.
In più abbiamo accusato le tante squalifiche, alcune un po’ ingenue, che regolarmente falcidiavano la nostra formazione titolare; la buona sorte non ci ha aiutato: con il Pro Roma ed il Fiano Romano abbiamo subito gol al 90′, ed anche il Fregene ci ha raggiunto solo nei minuti finali, è stato un periodo no ma adesso siamo pronti a ripartire”.
La testa è già a sabato, al Ferraris arriva quella Spes Montesacro che, con due vittorie consecutive, si è appena rimessa in corsa per la salvezza. Gara delicata “e da non sottovalutare – ammonisce Volpe – visto che i problemi maggiori li abbiamo patiti contro le “piccole”, che poi sono le formazioni più affamate; inoltre la Spes sta facendo bene ed è sicuramente cresciuta rispetto a qualche settimana fa.
Sotto questo punto di vista – spiega il tecnico – il mio gruppo doveva crescere: lo scorso anno i ’97 hanno vinto 28 partite conquistando l’Elite negli Allievi, e la parola sconfitta non sapevano nemmeno pronunciarla.
Era necessario lavorare sotto l’aspetto mentale, per questo gruppo le piccole erano una grossa insidia. Non esistono partite facili a questi livelli, ci vuole la stessa concentrazione contro tutti gli avversari, e se quando affronti il Tor Di Quinto o la Tor Tre Teste, ad esempio, le motivazioni vengono da sé, bisogna lavorare tanto sulla testa dei ragazzi per far bene anche con chi ci sta dietro”.
Con otto giornate ancora da disputare e dodici lunghezze di distacco dal terzo posto, i play off sembrano ormai una chimera. “Ma quello era un sogno, noi ci eravamo posti l’obbiettivo di far crescere i ragazzi più giovani senza guardare più di tanto al risultato, ci bastava la salvezza.
La vera soddisfazione – aggiunge Volpe – è vedere che nove elementi di questo gruppo sono in orbita prima squadra, che alcuni ’96 come Tavaniello e Marchini fanno i titolari in Eccellenza e sapere che molti altri, se mantengono le promesse, li raggiungeranno.
Adesso che non dobbiamo più sognare o difenderci, possiamo giocare con tranquillità sino alla fine del campionato, senza pressioni e senza paura.”
Sul girone A Stefano Volpe si è fatto anche un’idea ben precisa: “è un girone livellato, molto equilibrato, con due formazioni che la fanno da padrone lì in alto.
Ma se devo scegliere un nome su tutti, dico Tor Di Quinto.
Mi hanno fatto una grande impressione, sono assimilabili più ad una prima squadra che ad una Juniores; hanno giocatori forti tecnicamente, esperti e dotati fisicamente, sono la corazzata del girone.
Tra noi, il Grifone Monteverde ed il Ladispoli non vedo grosse differenze; ci penalizza molto il mese appena trascorso, ma credo che siamo sullo stesso livello”.
Il pronostico sulla vincitrice del girone Volpe ce l’ha concesso, ma non chiedetegli quali, tra i suoi ragazzi, sono già pronti per il salto definitivo in prima squadra.
“Beh qualche nome potrei anche farglielo – suggerisce, quasi a bassa voce – ma forse è meglio di no, non vorrei che qualche lettore indiscreto li noti e ce li venga a soffiare.
E poi, a Cristiano Di Loreto chi lo sente più?” (ride ndr)