La Compagnia Portuale crolla al Pierangeli ed il Presidente Presutti tuona: “Se non ve la sentite di restare, la porta è quella”

La Compagnia Portuale crolla al Pierangeli ed il Presidente Presutti tuona: “Se non ve la sentite di restare, la porta è quella”

Real Monterotondo 3 vs CPC2005 0

Real Monterotondo Scalo Baldoni Proia Marini Politano Albanesi (11st De Simone) Benda Longo  (25st Della Volli) Grelloni Nardecchia (30st Savini)  Romondini Fiorucci DISP Giordano  Sataro Italiano Sacrepati
CPC2005 Chessa Sacripanti Caforio Bevilacqua Parla Boriello (13st Puca)  Elisei Giambi (1st Giovani) 13st Cherchi  Loiseaux Ruggiero Franceschi DISP Desini  De Felici Mastropietro Gallinari  ALLENATORE M. Castagnari

Arbitro Andrea Crescenzio della sezione di Aprilia

Marcatori: 1pt Albanesi, 44pt Longo, 32st Nardecchia (RMS)
Ammonizioni Albanesi Grelloni Proia (RMS); Bevilacqua Caforio Giovani (CPC2005)
Espulsioni: Proia (RM)

La sensazione è che questo organico cosi com’è strutturato rimanga ancora  in essere per pochi giorni, l’apertura del mercato di riparazione porterà ad una rivoluzione per tentar di salvare una stagione fin qui deludente, con il Presidente Presutti che nei prossimi giorni parlerà con la squadra dando un ultimatum senza ritorno.
La partita di ieri è quel non ritorno che la settimana scorsa si era solo mascherata con la Valle del Tevere, e dove l’allucinante rigore non concesso era stato l’ennesimo appiglio a cui ci si era aggrappati, di speranza soprattutto per una ripresa che appare quest’oggi molto lontana. I tre gol incassati di cui uno dopo neanche un minuto dopo il fischio d’inizio, con la squadra portuale che non reagisce e soccombe invece altre due volte è sintomo di qualcosa che non quadra, e non rappresenta l’identità operaia fatta di sacrificio che si porta sul petto.
Novanta minuti più il recupero senza un tiro degno di questa denominazione, in un match diventato dopo neanche un minuto non più alla portata dei portuali, seppur si sia tentato di tutto tatticamente ma soprattutto e amaramente col rendersi conto.  che per prevalere andava gettato solo il cuore oltre l’ostacolo, vanamente sperato e mai attuato fino ad ora da settembre.
Opportunità unica  per risalire in classifica in cui a farne le spese sarebbe stata  una diretta concorrente, ma viste anche le chance passate sempre vane induce la società a tirar una riga e porre dei rimedi drastici
Il Presidente Sergio Presutti che è uscito dallo stadio a metà ripresa deluso e amareggiato dichiara: “Non permetto a nessuno di vanificare dieci anni di duro lavoro, quella di oggi è stata l’ennesima prestazione vergognosa di questa squadra che ha reso possibile di  far scrivere la pagina più nera della storia della Compagnia Portuale.

Siccome il tutto è stato fatto con molta cura  e passione non permetto a nessuno di infangarla, e da domani i giocatori sono tutti in discussione.

Chi non vuole più indossare questa maglia può stare a casa tranquillamente, lo apprezzo di più e gli stringerò la mano. Sicuramente facendo questo si dimostreranno degli uomini, cosa che non hanno fatto fino ad ora.

Abbiamo giocato contro una squadra che non aveva mai vinto in casa, ci hanno dominato e surclassato per tre a zero con il passivo che poteva essere anche peggiore, e noi non siamo mai riusciti a tirare in porta; il nulla.

Oggi è il punto di rottura e non ce ne è più per nessuno, chi è uomo dica che voglia rimanere mentre per gli altri apprezzandolo di più gli augurerò buona fortuna.

Quella di oggi è la peggior sconfitta che ho vissuto in questa stagione, peggio di quella con la Boreale o col Vescovio o col Tor Sapienza, e ora basta!

Siccome credo che il materiale tecnico non può essere questo per salvare la categoria, chi non se la sente faccia un passo indietro e faccia l’uomo.”
Sulla stessa lunghezza d’onda il Ds Patrizio Presutti: ”Ora basta!! Abbiamo compreso ogni difficoltà fino al giorno di oggi ma ora siamo saturi.

Ci sentiamo offesi da queste prestazioni che non rispecchiano la nostra identità e da oggi in poi si cambia strada e non verrà perdonato nulla a nessuno.

Tra due settimane apre il mercato e sono tutti in discussione fino al magazziniere. Non credo che per ciò che facciamo meritiamo questo, o si cambia modo di affrontare le gare o ognuno per la sua strada. Oggi è stata l’ennesima prova vergognosa!!”

 

(Ufficio Stampa CPC 2005)