La Polisportiva De Rossi continua a stupire: il giovane Di Renzo trascina la squadra

La Polisportiva De Rossi continua a stupire: il giovane Di Renzo trascina la squadra

Nella capitale, a livello dilettantistico, come sappiamo, non è facile fare calcio, con la moltitudine di squadre che competono nei vari quadranti per assicurarsi i migliori giovani e sviluppare la propria attività agonistica.

Da qualche anno a questa parte, in via di Vigna Fabbri, sta emergendo la realtà della Polisportiva De Rossi, con la guida del presidente Damiano Tomassini.

Quest’anno, la società che disputa le partite interne al campo Certosa, è la vera rivelazione del girone D di Promozione e la prima squadra si trova al secondo posto a -6 dalla corrazzata Valmontone, con 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte nelle prime 10 gare stagionali.

I rossoblù stanno dimostrando una solidità invidiabile e sono in un grande stato di forma (miglior difesa proprio insieme ai giallorossi di Cristiano Di Loreto).

Se l’allenatore della squadra di testa, lo possiamo ormai considerare una vera e propria certezza, per il suo trascorso importante, anche in questa categoria, la Polisportiva De Rossi ha invece deciso di affidarsi ad un allenatore giovane ed emergente.

Stiamo parlando di Andrea Di Renzo, lanciato sulla panchina di una prima squadra, in una categoria così ostica, dopo gli importanti trascorsi nelle giovanili di due delle società  migliori nella capitale, Trastevere e Nuova Tor Tre Teste.

Gli ultimi due 3-0, inflitti consecutivamente a compagini ben strutturate come Atletico Lodigiani e Atletico Morena, meritavano di essere incorniciati con una bella chiaccherata con questo giovane mister:

Mister, come procede il suo lavoro? Come si sta trovando con la Polisportiva De Rossi?

“Devo veramente ringraziare la famiglia Tomassini per la fiducia che hanno riposto in me. Molti solo a parole dicono di voler ringiovanire questo settore, dando fiducia ad allenatori più giovani, ma solo in pochi hanno il coraggio di farlo. 

Dopo tanti anni di settore giovanile, ho avuto questa importante opportunità di impostare un discorso diverso con una prima squadra, dove il lavoro è completamente diverso e devo ringraziare la società, lo staff e i ragazzi che mi stanno mettendo nella condizioni di lavorare nel migliore dei modi.”

Proprio alla luce delle esperienze passate, come procede e come si differenzia il lavoro con una prima squadra? Ritiene che le esperienze con società top come Trastevere e Nuova Tor Tre Teste siano state importanti per l’attuale incarico? 

“Ogni allenatore deve riuscire a fare tesoro di ogni esperienza che può fare, dalle più piccole alle più grandi. 

E’uno sport in continuo aggiornamento, dove bisogna essere bravi ad adattarsi alle varie situazioni. 

Ovviamente, qui sto allenando ragazzi già formati, a differenza del settore giovanile. 

Sicuramente, aver avuto la possibilità di lavorare con società organizzate e quella di aver avuto sempre tante persone competenti al mio fianco, è stata una fonte di grande aiuto per me.”

A prescindere dal suo passato, quali sono i segreti per fare un’annata del genere? Considerando la situazione di classifica, interverrete ancora per migliorare ulteriormente o vi ritenete già al massimo, per il grande campionato che state facendo? 

La squadra veniva da un campionato di bassa classifica. 

Questo rimarrà sempre un girone difficile, dove vi è una grande competizione con squadre ben strutturate e con budget importanti a disposizione. 

Noi lavoriamo serenamente, cercando sempre di divertirci, che è la cosa fondamentale e di concentrarci, partita dopo partita, senza pressioni e provando a raggiungere la salvezza il prima possibile. 

Stiamo valutando anche se migliorare la squadra con dei profili utili alla causa.”

Si è fatto un’idea delle difficoltà del girone e su quello che potrebbe essere un doppio impegno, considerando che siete in corsa anche in Coppa? 

“Nelle ultime partite, stiamo alzando il livello e abbiamo battuto due grandi squadre, senza prendere gol. 

Il nostro segreto è stato l’umiltà e la tranquillità con cui abbiamo affrontato tutte le partite, anche con squadre più strutturate. 

Più partite riusciamo a fare bene e ottenere risultati e meglio sarà. 

Anche per la Coppa, siamo sempre stati vivi nelle partite tra andata e ritorno, eliminando Rocca Priora e Virtus Roma. 

Poi, scopriremo gli abbinamenti, ma siamo certi che non è una competizione che vogliamo snobbare.”

Conosceva bene il girone? Che livello sta trovando sui vari campi della categoria? 

“Il girone è tosto, con tante squadre che hanno calciatori con trascorsi importanti e tanti elementi che fanno la differenza.

Il Valmontone, devo ammettere, che sta disputando un campionato a parte e i meriti vanno sicuramente alla struttura societaria e alla bravura dei tanti bravi giocatori che hanno.

Per tutte le restanti squadre, può succedere sempre di tutto e ogni partita può essere difficile.

I rinforzi provenienti dalla sessione di mercato potrebbero cambiare, in ciascuna formazione, diversi equilibri.