Come già scritto nella tarda serata di ieri, dopo aver dato legittimo spazio al comunicato del Civitavecchia, abbiamo ascoltato anche la “campana” di Andrea Luciani in merito al caso esploso al Fattori.
Queste le verità del centrocampista di Trevignano.
Luciani, può spiegarci cosa è accaduto realmente tra le ed il Civitavecchia?
“Le cose sono andate così: martedì ho svolto una parte dell’allenamento con la squadra ed un’altra con il preparatore a causa di un affaticamento muscolare.
Proprio per questo motivo, ad un certo punto della seduta e di comune accordo con il prof sono rientrato per sottopormi ad una seduta di fisioterapia.
L’equivoco è nato lì.
In totale buona fede e sbagliando evidentemente, ho ritenuto che il preparatore atletico girasse questa comunicazione al mister, ma così non è stato.
Ieri sono andato al campo e mi è stato detto di non cambiarmi perchè ero stato messo fuori rosa.
Lo ripeto: se c’è stato un errore, con grande serenità mi assumo le mie responsabilità, ma non accetto in nessun modo che mi si faccia passare per quello che non sono.
Voglio che sia chiaro per tutti che Andrea Luciani non è una testa calda.
Leggere il comunicato del Civitavecchia mi ha fatto male, perchè esser messo fuori rosa per motivi disciplinari non appartiene al mio modo di essere e ringrazio tutti i colleghi che da ieri mi stanno chiamando per esternarmi la loro solidarietà”.
Da ieri ha sentito qualche esponente del club?
“Solo il direttore generale Fronti, che stamattina mi ha ribadito la decisione della società di mettermi fuori rosa”.
Sia onesto, per lei sussistono margini di recupero o considera conclusa la sua esperienza civitavecchiese?
“Sono sincero, questa vicenda mi ha dato molto fastidio.
Io non ho problemi a dialogare con nessuno e vedremo cosa accadrà.
Se però la società ritiene di poter fare a meno di me, con il dispiacere di non poter essere al fianco dei miei compagni per dare il mio contributo ne prendo atto e vado vanti”.