Tre pareggi nelle ultime quattro uscite e qualche episodio arbitrale che ha destato più di una polemica.
In estrema sintesi, può spiegarsi in questo modo il momento del Ladispoli, attualmente appaiato allo Sporting Città di Fiumicino ad otto lunghezze dalla capolista Nuova Monterosi.
Di questo ed altro ancora abbiamo parlato con il direttore sportivo rossoblu Paolo Nista.
“A mio giudizio abbiamo raccolto pochissimo rispetto a quanto abbiamo seminato nelle ultime settimane – commenta il dirigente tirrenico – Considerando soprattutto le gare con Sporting Città di Fiumicino (rete del pari portuale arrivata al 93′ con un calciatore avversario in posizione di fuorigioco, ndr) e con Vigor Acquapendente, al nostro bilancio mancano quattro punti.
Non ce l’ho con gli arbitri, so che possono sbagliare, però ultimamente non sono stati fortunati nei nostri confronti.
Spesso per le nostre gare vengono designati arbitri di fuori.
Beh, io personalmente non li ritengo all’altezza dei nostri, che sono molto più preparati.
Ciò che è accaduto contro i viterbesi non mi era mai capitato di vederlo in tanti anni di calcio.
Ho letto sul vostro sito il ds Olimpieri dichiarare di aver visto un assistente con le palle, ma avrei voluto vedere cosa avrebbe detto a parti invertite”.
Sfortuna, certo.
Episodi contrari, questo è sicuro.
Nista però ha pure qualcosa da dire sulla propria squadra, rea di non saper ancora pienamente sfruttare il proprio tangibile potenziale.
“A Tolfa durante il primo tempo abbiamo costruito 7/8 palle-gol clamorose senza metterla dentro ed al 40′ siamo stati castigati – sottolinea il direttore sportivo – A quel punto francamente mi sembrava di essere su “Scherzi a parte”.
E’ vero, abbiamo il miglior attacco del campionato, però domenica dai vari Toscano, Cerone, Cesaro, Tabarini e Bertino ci aspettavamo qualcosa in più.
Se non abbiamo portato a casa i tre punti, dobbiamo prendercela solo con noi stessi.
Serve maggior cattiveria”.
Intanto il divario dalla battistrada è lievitato, anche se mancano ancora sedici partite al gong.
“In questo momento è meglio non pensarci e concentrarci unicamente su di noi – suggerisce Nista – La Nuova Monterosi fin qui ha fatto benissimo ed è stata la più regolare.
Se continuerà di questo passo, non ci resterà che batterle le mani.
La strada però è ancora lunga ed in passato mister Solimina è stato in grado di vincere un campionato nonostante avesse undici punti di distacco rispetto alla squadra avversaria.
Sarà un finale avvincente e non escludo dalla corsa il Cre.Cas. che domenica ospiterà proprio la capolista…”.
Domenica prossima al Martini Marescotti arriverà il Monterotondo di Liberati, squadra dalla quale è lecito aspettarsi tutto ed il contrario di tutto.
“Hanno vinto a Monterosi e domenica scorsa sono andati vicinissimi al successo con lo Sporting Città di Fiumicino, quindi dovremo fare molta attenzione – avverte Nista – Purtroppo non potremo disporre di Cerone e Lupo che verranno squalificati, così come di La Rosa, ancora alle prese con la riabilitazione”
Arrivano intanto novità circa la costruzione del nuovo impianto sportivo, da anni sogno irrealizzabile del club.
“Lo scorso anno ci dissero che i lavori si sarebbero completati entro la metà dell’autunno e così non è stato – ricorda il ds – Ora sono ripresi a ritmo più spedito e pare che la tribuna sia quasi ultimata.
Adesso non resta che attendere la posa del manto in sintetico e confidare nelle parole dell’Assessore ai Lavori Pubblici Pierini, il quale ha dichiarato che l’inaugurazione avverrà in primavera”.