L’Albalonga a Grosseto per continuare a sognare, Venturi: “Siamo un grande gruppo”

L’Albalonga a Grosseto per continuare a sognare, Venturi: “Siamo un grande gruppo”

Di Alessandro Bastianelli.

La mente sgombera, l’età della sfrontatezza e la qualità, tantissima, nei piedi e nelle giocate. Facendo leva su questi fattori, fra i tanti, l’Albalonga ha disputato una prima parte di campionato di grandissimo livello.

Partiti con l’obiettivo di fare un buon campionato, ma senza l’obbligo di vincere, i biancocelesti dopo 21 giornate sono terzi in classifica nel Girone E di Serie D a 38 punti, 5 in meno della capolista Monterosi.

Bruno Camerini, presidente Albalonga
Bruno Camerini, presidente Albalonga

Un cammino straordinario, scandito dalle idee e dalla grinta di Mauro Venturi, allenatore che ad Albano ha ritrovato sorrisi e serenità.

«Ma la maggior parte del merito è dei ragazzi, che sono i protagonisti in campo e stanno lavorando benissimo» giura l’ex allenatore dell’Aprilia, che ci parla del momento della sua Albalonga.

«Siamo in un momento positivo, non solo per i risultati ma anche per l’entusiasmo. Qui ad Albano si lavora bene – spiega Venturi – sono tante le componenti che ruotano positivamente intorno alla prima squadra e stiamo andando globalmente nella direzione giusta: dal DS Tomei ai collaboratori, dal Presidente Camerini sino ai calciatori e al magazziniere, stiamo lavorando per un obiettivo comune. Siamo un grande gruppo, determinati e molto uniti fra noi».

Obiettivo dichiarato da tempo: quello di non avere obiettivi e di fare il massimo senza porsi limiti. In un girone che non vede grandi favorite, ad eccezione del Monterosi.

Di Cairano, centrocampista dell'Albalonga
Di Cairano, centrocampista dell’Albalonga

Sono davvero i viterbesi del presidente Capponi la squadra da battere?

«Tutti li danno per favoriti, così come davano favorito il Follonica Gavorrano, sono costruiti per vincere il campionato, ma la classifica è ancora corta e siamo tutti lì – sottolinea Venturi – per ora sono primi ma questo campionato è lungo e difficile e dovranno giocarsela fino alla fine.

Nessuno nasce per morire (sorride ndr) e da parte nostra cercheremo di fare il nostro meglio per dare fastidio a loro e alle altre. Non siamo partiti per vincere e non siamo ossessionati dall’idea di farlo, vogliamo semplicemente provare a vincerle tutte da qui sino alla fine».

Fra le altre, c’è il Grosseto secondo in classifica, prossimo avversario dell’Albalonga che domenica andrà allo Zucchini a giocarsi un big match fondamentale.

I biancocelesti incontreranno un avversario in salute, che nel girone di ritorno ha fatto tre vittorie su quattro: «Abbiamo sempre la fortuna di incontrare queste grandi squadre nel loro momento migliore (sorride ndr), magari dopo il Tuttocuoio o il Ponsacco. Sono in un grande momento e stanno a braccetto con il Monterosi, ma noi stiamo preparando bene la partita cercando di trovare i loro punti deboli.

Domenica non voglio timori reverenziali – ammonisce il tecnico romano – i ragazzi, soprattutto i più giovani, devono pensare che il Grosseto sta facendo la Serie D come noi e non la Serie B come tanti anni fa. Rispettiamoli ma senza paura».

In chiusura, con Venturi abbiamo parlato anche del Girone E. Dopo averlo giocato da calciatore, Venturi è all’esordio in questo girone come allenatore.

Andrea Cardillo
Andrea Cardillo

«Fare questo girone è innanzitutto un grande stimolo, occorre conoscere giocatori e realtà nuove e quindi sei obbligato a studiare e ad aggiornarti. Sicuramente a livello tattico è un girone che ti impegna molto, bisogna lavorare bene sotto questo aspetto e non tralasciare nessun fattore quando prepari le partite.

Mi ha stupito la qualità dei giovani delle squadre toscane ed umbre, che possono pescare i ragazzi dalle tante squadre che fanno il professionismo in giro per la Toscana. Il Grosseto ad esempio ha un 2002, Serzanti, che è nettamente sopra la media, ma penso anche a Tehe del Ponsacco o a tanti altri».