L’approfondimento: “Il Real Cassino si ritira dal campionato! Il Girone B di Eccellenza prosegue con una squadra in meno”

L’approfondimento: “Il Real Cassino si ritira dal campionato! Il Girone B di Eccellenza prosegue con una squadra in meno”

A cura di Mario Gaetano

Il campionato di Eccellenza laziale perde una compagine. Il Real Cassino, infatti, ha deciso di ritirarsi dal campionato. Resta incerta la formula, se non presentarsi nelle prossime tre partite oppure comunicare, al più presto, al Comitato Regionale che la prima squadra rinunci a continuare a giocare. Poco importa. Quel che importa è che il girone B sarà totalmente ridisegnato con la sottrazione di tre punti per ogni compagine che ha affrontato il Real Cassino (ancora a quota zero) e che d’ora in poi proseguirà con un turno di riposo per chiunque avrebbe dovuto affrontare i bianco verdi.

Corre d’obbligo una doverosa premessa. Negli ultimi due anni la squadra ha giocato a San Vittore del Lazio, quest’anno si è spostata a Coreno Ausonio, ma non è perché il campo Colosseo (il secondo di Cassino dopo il Salveti) non era nelle more della società bianco verde (che, ad inizio torneo, prima dei lavori di ristrutturazione effettuati, non avrebbe potuto giocare lì nemmeno a porte chiuse) che la prima squadra si ritira dal torneo. In verità, come accade spesso, vengono a mancare dei fondi promessi, degli sponsor che sarebbero dovuti entrare e che non sono entrati.

Il presidente Diego Capitani, da solo, non ce la fa a reggere la baracca, ed allora nemmeno il prodigarsi di mister Danilo Landolfi riesce a far cambiare le carte in tavola. La squadra, dopo il match con l’Arce, ha perso 4-5 elementi importanti che hanno deciso di cambiare aria perché non se la sentivano di continuare a tirare la carretta del Real Cassino. Cosicchè sono rimasti una nidiata di under, molti 2009 e 2010, per completare una rosa over assolutamente insufficiente per la categoria. Ed è stato proprio questo il problema. La mancanza di fondi necessari per reperire giocatori forti sulla piazza, la posizione geografica, non proprio comoda da raggiungere per tanti calciatori della Regione Lazio, e l’inizio di campionato non proprio idilliaco (zero punti in classifica) hanno suggerito a tanti calciatori di andare via (qualcuno aveva addirittura già preso rimborsi in anticipo ma vabbè…). Morale della favola? Nel primo mercoledì di novembre la decisione finale è inevitabile. Nonostante un paio di cordate abbiano chiesto informazioni (la prima solo sulla prima squadra, l’altra disposta a rilevare anche il settore giovanile) il presidente Capitani ha deciso di chiudere i battenti della prima squadra. Ricomincerà, forse, il prossimo anno da una Prima o Seconda categoria, al CR Lazio piacendo.

La scomparsa del Real Cassino farà evitare, a diverse società del girone, trasferte lunghissime, con buona gioia di mister Porcelli che, domenica scorsa, ha evidenziato come lui, e la sua squadra, l’Ottavia, avessero fatto quasi 400 km perdendo, aggiungiamo, più di mezza giornata per andare e tornare da Coreno Ausonio (località a pochi km dalla Campania). Due note doverose, infine, nel finale. La prima riguarda il CR Lazio che, per evitare defezioni del genere, ad inizio anno, insieme all’iscrizione, dovrebbe aggiungere una specie di fidejussione, del valore perlomeno del doppio dell’iscrizione, da trattenere nel caso in cui la squadra si ritirasse dal campionato. Questi soldi servirebbero anche come “ristoro” per quelle società che hanno speso soldi e domeniche per raggiungere località amene per poi vedersi private dei tre punti dopo averli sudati. In caso di nessuna defezione la fidejussione andrebbe restituita il lunedì dopo l’ultima giornata di campionato. La nota finale riguarda, appunto, le società che quest’anno sono andate a giocare a Corneo Ausonio. Chi ristorerà l’Ottavia o il Colleferro di turno? Nessuno. Almeno per quest’anno.