Di Alessandro Bastianelli.
VIGOR PERCONTI
PEDULLA 6,5 : Sicuro e reattivo in ogni circostanza, sulle uscite alte domina la sua area di rigore.
NICOLINI 7: Il fuoriquota che serviva, sulla destra gestisce le scorribande di Maffi senza alcun problema. Nella ripresa un affamato Colombi gli dà qualche grattacapo in più, ma regge bene.
DI PAOLO 7,5 : Prestazione tutta grinta al centro della difesa, si stacca in anticipo su Carobbio non concedendogli neanche le briciole. Autore di un salvataggio miracoloso, di schiena, su Santangelo nella ripresa.
LISARI 7,5 : Non sbaglia nulla in marcatura, e Baggi non era certo cliente affabile. Organizza le ripartenze, imposta da regista, partita che per lui è il suggello di una grande stagione.
MORO 7 : Sulle fasce i lombardi non affondano mai, lui al 90′ si prende lo sfizio di farsi 40 metri in affondo, dribblare due avversari e servire a Sciannandrone un pallone che chiedeva di essere solo spinto in rete. Giocatore mostruoso per questa categoria.
IEMMA 7 : Sbaglia solo un pallone in novanta minuti, dopo un quarto d’ora, per il resto è una diga insuperabile ed il passante fra difesa e attacco in impostazione. Alza al cielo il suo secondo trofeo Juniores Nazionale.
BARBINI 6 : Unico ’97 fra i titolari, patisce l’emozione in alcuni frangenti giocando a sprazzi, il suo contributo in interdizione resta comunque imprescindibile.
CREMOLINI 6 : Tanto lavoro sporco sulla fascia, percorre e macina chilometri su chilometri, pressando e trovando anche il fondo in più di un’occasione.
AMICI 5,5 : Sceso in campo con qualche fastidio, non riesce ad accendere la luce, ma riesce a sacrificarsi quando è necessario.
IGLIOZZI 6,5 : Mezzo voto in più per l’assist a Bonaventura, fino a quel momento aveva latitato. Nella ripresa cresce tantissimo giocando da regista offensivo, è lui il valore aggiunto che serviva a questa formazione.
BONAVENTURA 9 : Migliore in campo in assoluto per manifesto distacco. Si sbatte tanto sin dall’inizio, muovendosi ovunque, ma riesce ad ingranare solo alla mezz’ora, quando anche i suoi compagni capiscono che, per servirlo, occorre mettere palloni dentro. Sfiora il gol per due volte, ma alla terza occasione spodesta il suo marcatore con fisico e tecnica, il gol è una perla che resterà nella storia del calcio dilettante. Avrà anche segnato poco in campionato, ma l’uomo-finali in casa Vigor è lui.
(PASQUI 6,5 : Gioca venti minuti nella difesa a tre disposta da Bellinati nella fase calda del match, entra con personalità coprendo bene la sua porzione di campo)
(ONORATI 5,5 : Avrebbe il pallone del 2 – 0, ma lo cicca in maniera clamorosa davanti a Tanghetti )
(SCIANNANDRONE 5,5 : Fa solo gol belli e difficili, è risaputo, oggi ne sbaglia uno enorme servito da Moro al ’90. Peccato perchè era entrato bene in campo, servendo a sua volta Onorati dopo una gran discesa sulla sinistra in contropiede)
ALL. BELLINATI 10 : Vince il suo secondo trofeo Juniores, il terzo personale, dopo una cavalcata in campionato di 24 vittorie e 6 pareggi senza sconfitte; alle fasi finali stecca una volta, in terra sarda, ma gli bastano poche parole per far capire ai suoi cosa vi è di sbagliato in un gruppo quasi perfetto. Di lì in poi non sbaglia un colpo, totalmente suo il merito della maturazione di un gruppo già forte di per sé. In finale non sbaglia una mossa, e soprattutto, ancora una volta, la sua Vigor segna nel momento più importante e delicato del match, prima dell’intervallo.Mancava un soldo a questa Vigor per fare una lira, lui ha reso ricca questa squadra, questa stagione, nel suo addio alla categoria.
ALZANO CENE
TANGHETTI 7 : Molto forte nelle uscite alte, salva il risultato ad inizio ripresa su Bonaventura.
CRIPPA 6 : E’ vero che il gol arriva da destra, ma è anche il più sottoposto alle discese dei blaugrana. Si propone anche in fase offensiva quando serve.
SANTANGELO 6,5 : Unica macchia è lo spazio concesso a Bonaventura in occasione del gol, ma in marcatura sa davvero il fatto suo. Sfiora anche il gol nella ripresa, Di Paolo lo mura con coraggio.
MORLOTTI 7 : Marca, anticipa, imposta e comanda, difensore totale in grado di spostarti gli equilibri. Non a caso è il capitano.
ACERBIS 6,5 : Si vede che consta di un bagaglio importante di apparizioni in prima squadra, sulla sinistra è un martello impressionante sia in fase di spinta che di contenimento, merito di Nicolini & co la sua neutralizzazione.
LANZA 6,5 : Lavora di intelligenza nel primo tempo, occupando la mezzaluna davanti alla difesa dell’Alzano. Ingabbia inizialmente Igliozzi, ma quando c’è da impostare e da correre per il gol, nella ripresa, mostra gravi lacune.
MISTER 6,5 : Primo tempo incredibile per intensità e ritmo, centrocampista di spinta che abbina alla corsa anche un gran piede destro. Cala alla distanza, nella ripresa soffre la gabbia organizzata dalla Vigor Perconti attorno alla propria area di rigore.
PELLICCIOLI 6 : Ci si aspettava molto da lui, delude parzialmente le aspettative, anche se è vero che figura in quasi tutte le azioni offensive dei bianconeri. Avrebbe dovuto inserirsi di più per dare più fastidio alla difesa blaugrana, mancano gli inserimenti sulle sponde di Baggi.
CAROBBIO 5 : Il grande assente di giornata. Il furetto campione con la Rappresentativa Lombarda al Torneo Delle Regioni soffre il fisico di Iemma, che lo guarda a vista nel primo tempo. Nella ripresa si accende, ma le sue conclusioni non sono precise e restano innoque per Pedulla. A tratti, mostra lampi di grande tecnica.
MAFFI 5 : Inconcludente sulla sua fascia, ignora le sovrapposizioni di Crippa affidandosi ad iniziative personali che lasciano il tempo che trovano.
BAGGI 6,5 : Fisico da trentenne culturista, tecnica sopraffina per le sue grandi leve, accarezza il pallone con la suola come pochi. Sa offrire sponde interessanti, ma mancano i destinatari lì davanti.
(BELEM sv : Non incide)
(COLOMBI 6,5 : Spina nel fianco destro della difesa blaugrana nella ripresa, magari sarebbe servito di più dal primo minuto. E’ l’ultimo ad arrendersi fra i suoi)
ALL. TOGNI 5 : Un voto in meno per non aver ordinato ai suoi giocatori di restituire il pallone messo in corner da Pedulla per permettere i soccorsi a Iemma, nel caldo finale del Buozzi, un gesto deplorevole ed antisportivo che i lombardi potevano risparmiarsi. Per il resto, imposta una gara di attesa, provando come unica soluzione il lancio verso Baggi che fa da sponda per nessuno. Solo nella ripresa, quando scoprirsi era obbligatorio, assistiamo al bel gioco di cui tutti parlano riguardo l’Alzano Cene. Perde su tutti i fronti il duello con il suo alter ego sull’altra panchina.