Vi riportiamo le pillole del Direttore Sportivo Maurizio Manfra nel corso della trasmissione Calcio d’Angolo del 15 aprile su Rete Oro
“Il Campobasso, dopo l’ottimo mercato di dicembre, è senz’altro la squadra più forte del girone. L’Aquila merita il secondo posto ed ha dei grandi attaccanti mentre la Sambendettese considerando la sua rosa è senza dubbio la grande delusione del campionato…”
“Ho lasciato il Roma City perché non sposavo le loro idee…”
“Il Sora ha un grande tecnico nella persona di Stefano Campolo oltre ad essere una ssquadra giovane. Può salvarsi senza passare dai play-out…”
“Il Tivoli ha un attacco molto forte ma il momento buio è dovuto ad una strategia sbagliata da parte della società. Non credo che dipenda dal girone perché anche nel raggruppamento si ritroverebbe a lottare per non retrocedere. In entrambi i gironi, ci sono cinque-sei squadre molto forti…”
Su Carlo Cotroneo (allenatore Ilva Maddalena):
“Bisogna sempre fare i professionisti anche nei dilettanti (sull”allenatore dell’Ilva Maddalena Carlo Cotroneo) ma dopo una vittoria di un campionato è normale rilassarsi…”
“Non si vince mai da soli, ci vogliono tre componenti: società, allenatore e giocatori che sono fondamentali…”
“Mi ricordo di Vittorio Attili quando giocava da seconda punta nell’Ostiamare, è un lusso per la serie D…”
“Sul campionato della Nuova Florida pesanto tantissimo i sei punti di penalizzazione ma si può ancora salvare…”
“Ho dei bellissimi ricordi ad Anzio con il Presidente Franco Rizzaro, l’allenatore Roberto Chiappara e l’attuale Mister Mario Guida che in quel periodo era il Capitano: eravamo tutti interisti… Per quanto riguarda l’attualità, la squadra ha sette-otto giocatori provenienti dall’estero e dei giovani interessanti. Sta vivendo un momento positivo: a fine stagione si può salvare…”
“Ho avuto dei contatti anche recenti per quanto riguarda la prossima stagione ma oramai voglio rimanere nel Lazio: non voglio più uscire dalla nostra regione… Nel caso in cui ci fosse un’opportunità interessante, la valuterò…”
“Sandro Pochesci è uno degli allenatori più preparati che ho conosciuto ma deve fare solo l’allenatore… Ho un bellissimo ricordo di lui quando l’ho avuto nella Flaminia Civita Castellana…”