Parla il procuratore Leopoldo Ciprianetti che denuncia alcune situazioni definendole “drammatiche”: é il caso di Papa Ndao con il Civitavecchia e di Vegnaduzzo con la Viterbese
a cura di VALERIO D’EPIFANIO
Buongiorno Ciprianetti, ci può spiegare la situazione dell’ex calciatore del Civitavecchia Papa Ndao? Come lei saprà sono arrivati in settimana altri 3 punti di penalizzazione alla squadra nerazzurra e potrebbero arrivarne altri: ce lo conferma?
“La situazione è drammatica perché parliamo di un giocatore che ha contribuito in maniera determinante alla salvezza del Civitavecchia Calcio la scorsa stagione. Tra l’altro faccio presente che ha moglie e due figli e dei soldi che gli spettavano ha percepito quasi nulla. La fiducia riposta nella società è stata disattesa sia in termini regolamentari (vedi mancato deposito dell’acccordo economico) sia in quelli che sono stati gli impegni dell’allora presidente Clemeno che non ha onorato gli impegni di pagamento presi. Al momento siamo in attesa che qualcuno del Civitavecchia si faccia vivo, abbiamo tutto l’interesse affinchè la vicenda si risolva in termini amichevoli ma naturalmente abbiamo dovuto dare mandato ad un legale per la tutela dei suoi sacrosanti diritti. Il sig. De Santis, con cui ho parlato più volte in maniera amichevole, mi ha garantito il suo impegno ma ad oggi la situazione è rimasta identica. Al di là dell’aspetto economico rimane l’amaro in bocca per come è stato trattato il ragazzo che ha fatto delle grandi cose per il Civitavecchia. Avremmo gradito maggiore sensibilità perché parliamo di un ragazzo straniero senza appoggi familiari in Italia e con la responsabilità di mantenere una famiglia. Riteniamo maggiore responsabile di questa situazione il sig. Adriano Clemeno ma ovviamente ora dobbiamo far capo al club nerazzurro che resta responsabile oggettivo dell’incresciosa situazione”.
Da Civitavecchia ci spostiamo a Viterbo: situazione simile per Vegnaduzzo, bomber della Viterbese…
“Siamo in una situazione anche in questo caso drammatica perché grazie ai gol di Vegnaduzzo la Viterbese ha potuto mantenere la categoria della Serie D nella passata stagione perché altrimenti quest’anno avrebbe fatto 4 derby in Eccellenza con Corneto Tarquinia, Montefiascone, Monterosi e Caninese. Abbiamo trovato una soluzione soltanto grazie al mio intervento diretto dal punto di vista economico visto che ho garantito al ragazzo il pagamento degli ultimi 4 stipendi e fin qui mi è stato restituito solo il 15%. L’anno scorso da dicembre ha fatto 13 gol in 14 partite, la Viterbese senza di lui sarebbe retrocessa senza alcun dubbio. Quest’anno abbiamo avuto ad inizio stagione la garanzia che tutti gli impegni sarebbero stati onorati (compresi quelli passati) e abbiamo deciso di continuare l’avventura con la Viterbese ma purtroppo abbiamo dovuto constatare con i fatti che le persone si rivelano per quelle che sono. Vale la pena ricordare che anche quest’anno Vegnaduzzo ha messo a segno 17 reti in campionato. Anche qui si parla di un padre di famiglia e di un giocatore che per la categoria è un lusso ma è molto facile permettersi i lussi sulle spalle degli altri tradendo gli accordi e la parola data”.
La situazione cambia invece passando al Fregene: com’è la situazione dei suoi assistiti Garat, Gay, Leczano e Leccese?
“La situazione a Fregene è di estrema serenità, la società sta dimostrando di essere strutturata in maniera professionale in tutte le sue componenti. L’augurio per questi dirigenti è che possano raggiungere la promozione in Serie D. Come ti ho detto lì ho diversi giocatori come Garat, Gay, Leczano e Leccese e ci tengo a sottolineare la loro grande serietà e correttezza che li ha portati a restare sempre al di fuori da qualsiasi polemica”