LIBERTI CARICA IL DERBY: “SEMPREVISA, VOGLIO UNA PRESTAZIONE DA UOMINI VERI”

LIBERTI CARICA IL DERBY: “SEMPREVISA, VOGLIO UNA PRESTAZIONE DA UOMINI VERI”

Dopo aver perso in rimonta con il blasonato Cassino domenica scorsa, la Semprevisa si lecca le ferite e si prepara ad affrontare il Colleferro.

Il derby, secondo snodo delicato di un trittico che si chiuderà la domenica successiva con il Gaeta, rappresenta un appuntamento assai sentito per i calorosi tifosi biancoverdi.

A Carpineto Romano non si parla d’altro ormai da giorni e gli “Ignari“, l’ormai popolare gruppo ultras che da anni segue la squadra a prescindere dalla categoria di competenza, si prepara ad invadere festosamente il Caslini.

Fabrizio Liberti, tornato legittimo proprietario della panchina del Galeotti dopo i noti fatti di due settimane fa, scruta l’orizzonte biancoverde.

Il cielo sopra Carpineto Romano si è fatto cupo dopo i tanti infortuni accusati dalla squadra nell’ultimo periodo, ma tempo per uscire da una situazione di classifica non esaltante ce n’è e dunque all’avvenire si può comunque guardare con ottimismo.

 

Liberti, non posso esimermi dal chiederle come sono attualmente i suoi rapporti con il club.

“Le cose stanno andando bene adesso.

Alcune persone non fanno più parte della società e con quelle rimaste, a cominciare dalla presidente Eva Battisti, c’è dialogo, chiarezza e massima unità d’intenti.

Tutta la comunità di Carpineto Romano sta dando una grande mano alla Semprevisa ed anzi approfitto di questa intervista per ringraziare di cuore tutti i tifosi che nei giorni del mio esonero mi hanno fatto pervenire tantissime testimonianze d’affetto.

Sono grato a questa gente”.

Avete subito numerosi infortuni nelle scorse settimane.

Possiamo fare il punto della situazione?

“Nardi è out, Salvagni è sulla via del recupero, mentre Pucello non ha ancora avuto modo di giocare una partita intera.

Credo che a dicembre dovremo puntellare la rosa con qualche nuovo inserimento”.

Domenica prossima andrete a Colleferro per giocare una partita che in lei evoca dolci ricordi…

“Ho un ricordo bellissimo del derby della scorsa stagione.

Vincemmo per 1-0, ma poteva finire con un successo più rotondo da parte nostra.

Sarà una partita particolare.

Da calciatore dell’Aprilia ho vissuto quelli con il Latina e con il Cisterna e lo stesso ho fatto quando ero a Matera e giocammo contro il Potenza.

Posso dirvi, però, che qui è tutta un’altra storia.

Il clima è bollente, in paese non si parla d’altro.

Io di solito cerco di essere molto distaccato: dopo gli allenamenti o una partita entro in macchina e torno a casa.

L’anno scorso, invece, rimasi a vedere questa gente che gioiva, cantava e festeggiava con la squadra.

I ragazzi riuscirono a regalare alla gente una grandissima soddisfazione.

Bei ricordi”.

E adesso che gara si aspetta?

“Dura, durissima.

Il Colleferro è una grande squadra, con individualità importantissime come Morelli, Sfanò e Neri.

Si giocheranno la vittoria in campionato con il Cassino, che è una squadra vera e che inizialmente ha solo dovuto pagare la non conoscenza della categoria da parte di alcuni suoi calciatori.

Queste due le metto un gradino sopra l’Albalonga, che pure a mio avviso ha fatto un grande acquisto con Cristiano Gagliarducci”.

Su dieci gare ufficiali tra campionato e coppa, il Colleferro ne ha vinte nove.

Mister, come si esce dal Caslini con un risultato positivo?

“In un derby serve una prestazione da uomini veri.

Quando giocavo, ero uno di carattere, di temperamento.

In settimana cercherò di trasferire questo sentimento ai ragazzi”.

Lo scorso 16 marzola vostra vittoria nel derby segnò anche la fine del rapporto tra il Colleferro ed Enrico Baiocco, che domenica scorsa è stato vittima di una brutale aggressione a Montespaccato.

Perchè tanta violenza nel nostro calcio?

“Per prima cosa desidero fare i migliori auguri di pronta guarigione a mister Baiocco, comunicandogli tutta la mia solidarietà.

Io credo che sarebbe davvero opportuno fermarsi e riflettere.

Nel nostro calcio sta montando un’esaltazione eccessiva, vedo un’ignoranza inaccettabile.

Siamo nel 2014 ed ancora assistiamo ad episodi ingiustificabili.

Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto ad Enrico Baiocco.

Fosse per me radierei tutti coloro che si rendono protagonisti di simili gesti o che li coprono.

Quando ho letto sul vostro sito quanto era avvenuto, ho provato vergogna.

Il calcio non può e non deve essere rovinato in questo modo”.

Domenica scorsa nel vostro impianto la vostra tifoseria e quella del Cassino hanno invece dato spettacolo sugli spalti.

“E’ stato splendido vedere due tifoserie che fino all’ultimo istante hanno incitato e sostenuto le rispettive squadre e che alla fine della partita hanno battuto le mani sia ai vincitori che ai vinti.

E’ stato davvero un bel messaggio in questo momento”.

Come si esce dal Caslini con un risultato positivo?