Intervista a Simone Paoletti che in questo calciomercato invernale ha lasciato il Grifone Monteverde e ha deciso di raccontare la sua verità sulla situazione che ha avuto molto rilievo a livello mediatico: la sua versione dei fatti nell’intervista raccolta questa mattina
a cura di VALERIO D’EPIFANIO
Buongiorno Simone, sappiamo che alcuni giocatori del Grifone Monteverde hanno lasciato qualche settimana fa la squadra. Ci vuoi spiegare le motivazioni che vi hanno portato a questa scelta?
“Buongiorno Valerio, ad inizio anno il presidente Ulisse ci ha promesso dei posti di lavoro e con il passare del tempo questi accordi non sono stati mantenuti. Inizialmente ci aveva detto che avremmo dovuto firmare il contratto di lavoro ad agosto per poi iniziare a lavorare a settembre così per non avere problemi di “preparazione” e così non è stato. E’ stata una presa in giro continua e ci siamo messi d accordo per un compenso mensile da calciatore dandogli come termine di tempo il 10 dicembre ossia l’apertura del mercato. Pian piano che questa data si avvicinava alcuni dei miei compagni di squadra hanno effettuato dei colloqui di lavoro con esito negativo. Purtroppo non ha mai rispettato nulla, ha detto solo bugie (a me oltretutto ha fatto lasciare un lavoro per andare al Grifone per poi essere scaricato così). Ti racconto tra l’altro un episodio: il 2 dicembre andiamo a giocare ad Acquapendente, si parte il sabato perché il signore ci porta in ritiro e la settimana dopo il venerdì io e i big (Iannotti, Sbraglia, Bartoli e Antonelli) andiamo a “cercare” il presidente. Era sparito e tramite altre persone siamo venuti a sapere dei tagli; volevamo sapere il motivo, arriviamo al campo il venerdì e lui sorpreso della nostra visita ci dice che purtroppo il datore di lavoro non ha mantenuto gli accordi e quindi che lui si trovava in difficoltà a pagare i nostri stipendi e che eravamo liberi di trovare sistemazione altrove”.
Il vostro ex presidente la vede in modo diverso e l’ha dichiarato pubblicamente: cosa ti senti di rispondere?
“Ho letto di dichiarazioni fatte sul fatto che noi giocatori abbiamo fatto richieste esagerate, che non abbiamo avuto pazienza nell’aspettare il lavoro ma vorrei dire una sola cosa: mio caro Ulisse le promesse vanno mantenute (sotto l’aspetto economico non gli posso dire nulla io, ha rispettato i nostri accordi). Le promesse che si prendono ad inizio anno vanno rispettate, nessuno l’ha costretto visto che se poi non vengono mantenuti gli accordi anche io posso fare il presidente così. Basta, e’ ora che questi personaggi (che oltretutto di calcio ne capiscono poco e niente) spariscano dal mondo calcistico. Parlo in generale ovviamente, non è possibile che ogni anno a novembre/dicembre si sentono sempre le stesse storie: squadre che vengono smantellate, presidenti che non rispettano accordi trovando e inventando motivazioni assurde!”
Hai giocato al fianco di Stefano Iannotti e Stefano Antonelli in questi mesi: che giudizio ti sei fatto di questi due giocatori come uomini e come calciatori?
“I due “Stefani” come calciatori non li scopro io, sono un lusso per questa categoria e ho avuto la fortuna di giocare con tutti e due (Antonelli a Borgo Podgora e Iannotti a Frascati): possono fare la differenza da soli, quest’anno ci hanno levato parecchie castagne dal fuoco, con loro ho anche un ottimo rapporto fuori dal campo, sono due grandi persone. Iannotti pensavo che con la nascita della figlia diventasse un po piu’ responsabile invece e’ il solito bambinone ma gli vogliamo bene così. Oltre a loro due permettimi di citare altri due grandi uomini e calciatori come Sbraglia e Bartoli: con questa squadra poteva fare tanto il presidente ma ha voluto rompere il giocattolino, si è tenuto i suoi giocatori della vecchia guardia che stanno lì buoni e che qualsiasi cosa decide o faccia per loro non ci sono problemi”.
Hai avuto contatti a livello di calciomercato in questi giorni oppure ancora stai in cerca di una nuova squadra?
“Non ho avuto ancora nessun contatto visto che per noi portieri “vecchi” e’ un po’ dura trovare squadra, ci sono troppi fenomeni in età di lega che difendono porte importanti. Non ne sento la mancanza comunque dopo quest’ultima esperienza mi sento schifato da queste persone e la domenica mattina mi alzo molto più sereno”.
Chiudiamo con un tuo pensiero sul calcio moderno: credi che sia possibile continuare in questo modo o bisognerebbe cambiare qualcosa a livello di programmazione?
“Io penso che le promesse mantenute vanno rispettate, che i presidenti ad inizio anno promettono o fanno cifre da serie A e poi a novembre si trovano fuori budget e cacciano via le persone. Sono convinto che voi radio, giornalisti, televisioni siate necessari per aiutarci a fare questo. E’ obbligatorio iniziare a “smascherare” questi personaggi, siamo troppo poco tutelati: non è possibile che un presidente si alza la mattina e ti caccia e non ti paga più perché c’é gente che con questo sport, passione o lavoro ci mantiene famiglie e ci vive. Troppa gente e troppi personaggi ci “mangiano” con questo sport , potrei fare mille nomi ma forse è meglio evitare. Scusa il mio sfogo ma ho la nausea di queste persone. Grazie mille per l’opportunità che mi hai dato e colgo l’occasione per farti e fare a tutti voi i miei più sinceri auguri di Natale”.