LO SFOGO DI INSOGNA: “ACCETTO LA SQUALIFICA, MA DA OGGI SONO IN SILENZIO STAMPA”

LO SFOGO DI INSOGNA: “ACCETTO LA SQUALIFICA, MA DA OGGI SONO IN SILENZIO STAMPA”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del tecnico del Civitavecchia, Ottavio Insogna (foto Romano – Civonline).

 

Oggi 27 Gennaio 2015 alle ore 10,30 sono stato reso edotto che la mia posizione, concernente la squalifica inflitta dal Giudice Sportivo alla mia persona per nr.4 giornate (UN MESE), NON E’ IMPUGNABILE (come previsto dalle Norme di Giustizia Sportiva).
• Non voglio entrare in alcun merito;
• Non voglio assolutamente attribuire alcuna colpa a chi, facendomi esporre con i media, mi ha assicurato che potessi fare ricorso (disconoscendo le proprie conoscenze normative e competenze di merito);
• Non è nel mio stile commentare ciò che è accaduto (non accaduto), specialmente in questo momento che non ho la possibilità assoluta di potermi difendere al cospetto di un potere autoritario e imprescindibile. D’altronde quando vi è una controversia bisogna che vi siano DUE parti contrapposte;
• Non è nella mia indole esternare ciò che in questo momento sto provando, dando eventualmente modo di strumentalizzarlo;
• Non è nella mia profonda e insita educazione, proferire frasi “SOPRA LE RIGHE” con chi che sia. La testimonianza è di chi collabora con me e con coloro con cui cerco di esprimere calcio (con mille difficoltà e limiti personali).
• Non è nella storia di ognuno di noi che si delinea una strada, ma la si percorre senza cadere nuovamente in errori pregressi. Per quelli indotti, gli errori, possiamo solo fare un “MEA CULPA” per non essere stati attenti ai contorni alle sfumature che portano all’esito finale sperato da coloro che vogliono screditarti.
• Non è questo il calcio che intendo: PENSATO, STUDIATO COSTANTEMENTE, INNOVATO GIORNALMENTE NELLE SUE PIU’ PICCOLE SFUMATURE, COMPENDIATO, CONSAPEVOLMENTE VISTO E RIVISTO NELLA SUA ESSENZIALE NONCHE’ NECESSARIA BANALITA’ INTRINSECA;
Non è successo assolutamente nulla.

Fa parte tutto ciò del gioco delle parti.

E’ insito ed incancrenito dai tempi in cui è nato questo grande sport, sebbene sia stato concepito in maniera diversa.

Il calcio lo viviamo, lo mangiamo a colazione, pranzo e cena.

Il calcio è qualcosa che abbiamo dentro nel profondo del proprio “Ego”.

Tutti in maniera diversa, il calciatore in un modo, il tecnico in un’altra, il tifoso in altra maniera ancora, il giornalista, il custode e via discorrendo.
Una cosa è certa, chi ama questo sport è consapevole del proprio ruolo e cerca di viverlo a suo modo ma con un’intensità estrema paragonabile ad un orgasmo.

I modi e maniere possono essere opinabili.

Una cosa è certa che: “IL CALCIO FA PARTE DELLA VITA DI CHI LO AMA”.
Con questo chiudo il mio sfogo sperando di non essere frainteso.
E’ per questo che da oggi entrerò in silenzio stampa fino a data da destinarsi.
Amo questo sport e sono molto legato alla Società del Civitavecchia.

Con ancora più forza cercherò di centrare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione, nella speranza di riuscirvi per il bene di tutti.

 

Ottavio Insogna