LUCIANI: “LA VITERBESE? LA AFFRONTEREMO CON IL COLTELLO TRA I DENTI”

LUCIANI: “LA VITERBESE? LA AFFRONTEREMO CON IL COLTELLO TRA I DENTI”

Sarà un match importantissimo per mille motivi quello che domani opporrà il Fregene alla Viterbese Castrense.

I tirrenici hanno raccolto un solo punto nelle ultime tre uscite, interrompendo la serie di risultati che li aveva visti scalare con ferocia una classifica che li aveva visti a lungo occupare la coda.

I gialloblu, invece, dovranno reagire al successo di domenica del Rieti, che ha momentaneamente scalzato Vegnaduzzo e compagni dalla vetta.

Gregori sarà privo degli squalificati Rausa e Federici e probabilmente punterà sullo stesso modulo, il 4-4-1-1, che ha piegato a fatica il Ladispoli in occasione dell’esordio dell’ex tecnico della Lupa Frascati sulla panchina del “Leone“.

Sull’altro fronte, Vigna non potrà disporre degli appiedati Chianelli ed Assogna, ma avrà di nuovo a disposizione Di Ianni, Giustini e Luciani, al rientro dalla squalifica.

E proprio l’ex centrocampista della Nuova Sorianese abbiamo contatto per sondare gli umori del Fregene alla vigilia di una gara dal solare peso specifico.

 

Luciani, stiamo entrando nel momento decisivo del campionato.

“Credo che il torneo abbia ormai assunto una fisionomia ben precisa e si può riassumere in tre tronconi: quello delle squadre in lotta per il salto di categoria, quello di coloro che sono ormai tranquilli ed infine quello che racchiude le formazioni che dovranno battagliare fino alla fine per salvarsi.

Giunti a questo punto, a noi non resta che affrontare tutte le partite che ci rimangono con grande rispetto per chiunque, ma anche con lo spirito di una squadra che ha bisogno di punti per salvarsi”.

Il troncone delle squadre tranquille dove termina, a suo avviso?

“Credo a quota 34 punti”.

Voi siete stati artefici di una grande rimonta in campionato.

Ora sembra il turno della Caninese che con due vittorie di fila ha rimescolato le carte in coda…

“Loro stanno facendo quello che avevamo fatto noi tra dicembre e gennaio.

Quando la Caninese perse da noi, sembrava spacciata, mentre ora è tornata pienamente in corsa.

Questo significa che il campionato è vivo ed apertissimo”.

Che bilancio può trarre dal suo arrivo a Fregene?

“Personalmente sono molto soddisfatto.

Quando sono arrivato, la situazione era drammatica, ma poi siamo riusciti a risollevarci ed ho anche avuto modo di andare tre volte in gol.

Ho un buonissimo rapporto con il club, con il mister e con miei compagni.

L’unico neo è rappresentato dalla squalifica arrivata dopo la gara contro il Futbolclub.

In quindici anni di carriera non mi era mai capitato nulla di simile: sono stato ammonito e poi mi sono ritrovato due giornate di squalifica senza conoscerne il motivo”.

Domani arriva una Viterbese Castrense che in questo momento sembra un po’ un oggetto misterioso.

Che tipo di avversario pensate di trovarvi di fronte?

“Conosco bene il valore dei giocatori della Viterbese.

Sulla carta sono una squadra in grado di dettare legge su ogni campo.

I ventisette punti che esistono tra noi e loro la dicono lunga, però io dico che domani sarà una gara aperta, perchè il Fregene giocherà con il coltello tra i denti, perchè vogliamo muovere la classifica”.

Fin qui vi siete tolti delle buone soddisfazioni al Paglialunga, se si eccettuano la sconfitta con il Rieti e quella contro il Fonte Nuova, con cui peraltro eravate decimati.

“Questo è vero, però domani giocheremo praticamente fuori casa vista la presenza di tifosi viterbesi che saranno certamente in numero maggiore dei nostri.

Il concetto è comunque lo stesso: c’è un disperato bisogno di punti e raccoglierne domani significherebbe dare un segnale importante al campionato”.

Fareste un favore al Rieti e, forse, anche alla “sua” Nuova Sorianese che continua a covare una piccola speranza di aggancio…

“Sono sempre in contatto con i miei ex compagni, in particolare con D’Antoni, Iacomini e Maestà e non posso che augurar loro le migliori fortune, però adesso mi interessa unicamente il Fregene e cercherò di fare del mio meglio per condurlo alla salvezza”.