Dopo la retrocessione dello scorso anno dall’Eccellenza, la Luiss è ripartita da grande protagonista nel campionato di Promozione. Gli universitari, inseriti nel girone B della categoria, hanno iniziato benissimo e con cinque vittorie e un solo pareggio (nell’ultima sfida contro il Palombara) sono primi in classifica.
Abbiamo voluto evidenziare l’ottimo momento di forma dei capitolini, con una chiaccherata con mister Roberto Rambaudi, ex grande calciatore professionista e allenatore della Luiss dallo scorso anno.
Buongiorno mister, come sta andando questo inizio di stagione, partendo dall’ultimo pareggio di domenica contro il Palombara?
“Stiamo facendo un ottimo percorso. Siamo una società anomala, costituita da studenti. Cercare i profili giusti è più difficile.
I ragazzi stanno assimilando bene i concetti proposti. Non siamo i più forti ma vogliamo essere i più bravi e giocarcela con tutti.
Con il Palombara, per un’ora, abbiamo fatto la migliore prestazione dell’anno, non riuscendo a concretizzare. Probabilmente, una volta rimasti in superiorità numerica, ci siamo troppo rilassati, anche se alla fine abbiamo pareggiato e potevamo anche vincerla.”
Quindi il vostro principale e personale obiettivo resta la crescita dei ragazzi?
“Noi vogliamo fare un calcio redditizio, anche per le persone che vengono a vederci. Se manterremo questa posizione in classifica, dovremo essere bravi a cavalcare l’entusiasmo.
L’unico nostro rinforzo può essere il lavoro e la crescita dei ragazzi. Questo è il nostro mercato.

Come è lavorare alla Luiss e quali sono le principali difficoltà del vostro girone?
“Alla Luiss posso esprimermi e divertirmi. Il campionato di Promozione non è affatto facile. Parliamo di un girone complesso, con molte squadre che hanno investito.
Prima del Palombara, abbiamo agevolmente battuto il Real Tirreno che, poi, ha dimostrato di poter fare risultati importanti. Vogliamo confrontarci con tutte le avversarie, comprese Villa Adriana e Gregoriana che penso siano ben strutturate.”
Il vostro percorso tecnico, quindi, procede a gonfie vele?
“Si, l’importante è riuscire a valorizzare il prodotto. Stiamo cercando di creare un bel progetto, grazie al lavoro di Paolo Del Bene come responsabile dello Sport e Francesco Castrignanò come direttore sportivo.
Stiamo lavorando bene, cercando di non trascurare mai lo studio dei ragazzi. Loro sanno cosa fare e possiamo toglierci molte soddisfazioni.”
Giocherete in Coppa Italia contro il Città di Cerveteri, questa competizione per voi può portare ad uno spreco di energie o rappresentare un’opportunità?
“E’ sicuramente un’opportunità per far crescere il gruppo. Il problema è quello di gestire le forze. In queste categorie, dove tutti i ragazzi studiano o lavorano, non è facile preparare le partite. Noi cerchiamo di portare avanti la nostra proposta e di giocare a calcio nel migliore dei modi e indipendentemente dai nostri avversari.
Vorremmo vincere sia il campionato che la coppa, ma una cosa è volerlo e un’altra è farlo.”





