Il lungo week-end della Lega Pro si è consumato all’insegna delle conferme, sia in negativo che ovviamente in senso positivo. Non c’è dubbio che le perplessità evidenziate nei primi due turni si sono, per il momento s’intende,puntualmente confermate determinando una classifica che, nella testa manca di alcune big. Non v’è dubbio che Reggina, Lecce e Casertana non stanno marciando come tutti potevano immaginare alla vigilia. La Reggina di mister Cozza seppur sciupando tantissimo ha perso in casa di misura sull’unica conclusione della gara del Messina, palesando soprattutto limiti difensivi. 4 punti in tre partite e 4 reti subite dimostrano sicuramente che qualcosa va registrato se si vuole effettivamente puntare al ritorno nella cadette ria. Stesso discorso vale anche per il Lecce di Lerda che si è fatto imbrigliare dall’esperienza di Auteri e con il Matera non è andato al di là di uno scialbo zero a zero. Certo è che da una formazione che annovera tra gli altri, Miccoli(domenica in panchina!?) e Moscardelli ci si attendeva un avvio decisamente diverso. Ancora più preoccupante la situazione della Casertana con Gregucci già in bilico, due soli punti in tre gare 5 reti subite e che non vince in casa dall’Aprile scorso. Era la sfida tra due tecnici (Gregucci- Pancaro) già in forte discussione, e se Pippo Pancaro ha risposto con la prima vittoria della stagione per Gregucci si profilano ore difficili se non decisive. In questa iniziale debacle delle pretendenti alla vittoria finale, pronosticate da tutti come ammazza campionato, un plotone di formazioni tenta l’allungo e tra queste la piacevole sorpresa è rappresentata dalla Lupa Roma. Due vittorie ed un pareggio a Messina, sono il biglietto di presentazione della matricola terribile di Alessandro Cucciari che domenica davanti al proprio pubblico, ha regolato la Paganese di Cuoghi, dimostrando sempre più che convinzione ed entusiasmo sono le prerogative di un gruppo che comincia a togliersi le prime importanti soddisfazione. Un imperioso stacco aereo di Tajarol su un magistrale assist di Perulli(cross d’esterno con il contagiri) hanno piegato un Paganese scesa al Quinto Ricci solo per contenere (in fase di non possesso difesa a 5 e in fase di possesso centrocampo a 5).Davvero un momento straordinario per la società del presidente Cerrai che sta vivendo un avvio di stagione assolutamente fantastico non solo su piano dei risultati ma anche e soprattutto sulla qualità del gioco espresso. E se Raffaello prima e Leccese poi, non avessero sciupato le loro ghiotte occasioni il successo dei romani sarebbe stato ancor più netto. Insieme alla Lupa Roma in testa alla graduatoria, tre formazioni che invece, stanno rispondendo ai pronostici della vigilia, come Salernitana, Catanzaro e Benevento.Spettacolare e sofferta la vittoria della Salernitana che, contro l’Aversa Normanna,va sotto addirittura di tre reti prima che Negro e Mendicino (Doppiette per loro) in venti minuti, dal 23 al 43’ della ripresa,la rispediscano in paradiso, evitando le ire dei tifosi assolutamente increduli per quanto stava accadendo all’Arechi. Una prova di forza dell’undici di Menichini, che mantiene l’imbattibilità interna che dura dal Dicembre del 2013, ma che certamente deve evitare cali di concentrazione e porre maggior attenzione alla fase difensiva.
Alla Salernitana risponde il Catanzaro di Moriero che supera di misura con un rigore di Russotto la resistenza del Martina Franca e dimostra grande solidità e concretezza. I numeri per le Aquile parlano chiaro: 4 reti all’attivo ed una sola al passivo che ne fanno la miglior difesa del raggruppamento.
Presente all’appello anche il Benevento di Brini che centra la sua seconda vittoria esterna dopo quella di Ischia alla prima giornata, e con il solito Marotta, aggancia la vetta della classifica. A ridosso del quartetto di testa (Benevento,Lupa Roma,Catanzaro, Salernitana) si posiziona il Barletta che s’impone di forza (3-0) al Cosenza che domenica prossima riceverà la visita proprio della Lupa Roma.
Un turno di campionato che ha fatto registrare 4 vittorie interne, 3 esterne (Juve Stabia, Benevento e Messina), e tre pareggi a reti bianche (Foggia-Melfi,Matera-Lecce,Ischia V.Lamezia) con soltanto 19 realizzazioni all’ attivo di cui ben 15 in tre gare.Ora il calendario presenterà il primo “tour de force” con tre gare in sette giorni (21-24-28 settembre) un trittico che potrebbe contribuire alla prima vera importante selezione.