LVPA Frascati e Tivoli 1919 pronte a scendere nell’agone: Il primo round dei Play-off “A” è uno splendido remake

LVPA Frascati e Tivoli 1919 pronte a scendere nell’agone: Il primo round dei Play-off “A” è uno splendido remake

Il primo snodo del triangolare che costringerà le vincitrici dei tre gironi di Eccellenza ad affrontarsi nel giro di una settimana per garantirsi un posto nell’organico della Serie D 2022/23 si giocherà allo stadio “Otto Settembre”.

Questo ha stabilito l’urna di via Tiburtina e dunque castellani ed amarantoblù si accingono ad affrontarsi in una gara che potrebbe avere un peso specifico rilevantissimo nell’economia della corsa a tre.

La squadra che dovesse aggiudicarsi la vittoria nel match inaugurale metterebbe di sicuro un’ipoteca assai pesante sul salto di categoria, costringendo di fatto quella che dovesse essere sconfitta a battere il Pomezia nella successiva sfida di mercoledì 11 maggio.

Dopo l’esperimento della passata stagione, quest’anno la formula prevede che, in caso di parità al novantesimo minuto, vengano battuti i tiri di rigore, attribuendo in tale caso due punti alla squadra vincente ed uno a quella perdente.

La squadra che concluderà il torneo al terzo posto sarà costretta a passare per gli spareggi nazionali che si apriranno in semifinale con il confronto con una formazione dell’Emilia Romagna tra Corticella, Fya Riccione e Cittadella Vis Modena.

Come da pronostico d’inizio stagione, la LVPA Frascati si è aggiudicata il Girone C, probabilmente quello più ostico per il fattore ambientale e per la tradizione delle piazze che vi erano state inserite.

Dopo il secondo posto del torneo della ripartenza della passata stagione, la società che fa capo alla famiglia Manzo non ha lesinato gli investimenti, costruendo grazie alle riconosciute qualità del direttore generale Moroncelli uno staff di prim’ordine e consegnando nelle mani di Federico Pace una rosa di grande spessore.

Alla lunga, i frascatani sono riusciti a domare l’agguerrita concorrenza di Sora e Ferentino, laureandosi campioni con una giornata di anticipo e dopo una leadership in solitaria inaugurata dalla sesta di andata.

Lo score stagionale parla di 21 successi, 6 pareggi e solo 3 sconfitte (tutte all’Otto Settembre contro Audace, Ferentino e Città di Anagni).

Pur chiudendo con il secondo miglior attacco del torneo (71 le reti all’attivo), la formazione giallorossa non ha un solo terminale offensivo.

Miglior realizzatore dei castellani è stato Federico Pompili, decisivo soprattutto nella prima parte della stagione e maturato moltissimo, come spesso ha sottolineato il suo allenatore, nel corso dell’attuale stagione.

L’attaccante ha chiuso con 11 centri all’attivo, due in più rispetto al funambolico esterno Raffaele De Vita ed all’immarcescibile Andrea Costantini, che ha mantenuto anche quest’anno la straordinaria media-gol già esibita a Monterosi.

La LVPA Frascati, che ha chiuso con il secondo miglior attacco e la seconda difesa meno battuta del torneo alle spalle del Sora, fa leva sulla compattezza granitica di un gruppo che si è cementato sempre di più giorno dopo giorno.

Tanti gli elementi di pregio che ne compongono la rosa: oltre agli uomini già citati, impossibile non menzionare un portiere come Matteo Santi, tra i più completi della categoria, l’ex capitano dell’Aprilia, Francesco Montella, e l’esperienza di uomini come Ruggero Panella, Enrico Citro ed Alessio Lalli che nelle passate stagioni hanno fatto incetta di trofei.

Nel reparto offensivo, occhio naturalmente alle capacità dei fratelli Ramon (tornato da Arezzo nel corso della stagione) e Nicholas Muzzi, figli dell’indimenticabile ex bomber di Udinese e Lazio, Roberto.

La vincitrice del Girone C dovrà nuovamente misurarsi con la squadra che l’ha estromessa dalla Coppa Italia di Eccellenza ad un passo dalla finale.

I due precedenti con la Tivoli 1919 sono stati contrassegnati da grande equilibrio e si sono risolti a favore delle Aquile al termine di 180′ vissuti sul filo del rasoio.

Gli amarantoblù hanno vinto all’Otto Settembre per 2-1 grazie ad una sfortunata carambola sul corpo di Montella, dopo che Costantini aveva cercato di spazzar via il cross di Fe’, per poi pareggiare all’Olindo Galli un match nel quale a portarsi in vantaggio per primi erano stati gli ospiti ed al termine del quale non mancarono anche alcune polemiche circa un paio di decisioni arbitrali giudicate avverse dal club castellano.

Dopo lo sfortunato epilogo della sua partecipazione ai play-off della passata stagione, quando venne sconfitta sia dall’UniPomezia che dal Real Monterotondo Scalo, la Tivoli 1919 è ripartita di slancio, costruendo grazie all’indiscutibile impegno della proprietà ed all’alacre lavoro del direttore sportivo Pagliaroli una vera corazzata.

Al netto delle solite ed ormai stantie osservazioni circa la consistenza del girone in cui è stata inserita, la squadra ha immediatamente dimostrato di essere la più forte non conoscendo l’onta della sconfitta fino al 31 marzo, quando cadde al Giorgio Castelli per mano della Pro Calcio Tor Sapienza nel giorno in cui peraltro poté festeggiare l’aritmetica vittoria del campionato con quattro giornate di anticipo grazie ai contemporanei passi falsi di Luiss ed Anzio.

Sarebbe ingiusto e fuorviante non celebrare anche gli ovvii meriti di Carlo Pascucci, esonerato dalla società all’indomani del k.o. con i gialloverdi a causa, pare, di un rapporto che si era ormai sfilacciato con parte dello staff.

Al suo posto la dirigenza ha puntato sull’esperienza di Carlo Susini, tornato a svolgere la mansione di tecnico dopo l’esperienza dietro la scrivania alla Salernitana.

Con l’ex Viterbese in panchina lo score dei tiburtini parla di tre successi casalinghi ed una sconfitta a San Basilio con il pericolante Atletico Lodigiani alla penultima uscita.

La Tivoli 1919 ha una varietà di soluzioni quasi ridondante per il Campionato di Eccellenza.

Delle 78 reti all’attivo valse il platonico, ma comunque significativo, titolo di attacco più prolifico dell’intera categoria, oltre il 50% le hanno messe a segno quei due straordinari atleti che rispondono al nome di Andrea De Marco e Giuseppe Danieli.

L’ex Eretum Monterotondo ha ormai completato il suo processo di maturazione e da talento cristallino, ma a volte un filo incostante, è ormai divenuto a tutti gli effetti un giocatore dominante ed in grado di spostare gli equilibri in qualsiasi momento del match.

L’ex Valle del Tevere, frenato in alcune fasi del torneo da qualche problema fisico e costretto suo malgrado a saltare per squalifica la finale di Coppa Italia con il Civitavecchia, è uno dei centravanti meno marcabili di questa categoria per la sua fisicità e per una tecnica non comune a gente della sua stazza.

Non dimentichiamo poi che da qualche settimana è tornato pienamente a disposizione un certo Claudio De Sousa e chissà che non sia proprio lui l’uomo del destino in casa.Tibur in questi play-off.

Il tutto senza minimamente trascurare elementi preziosissimi come i vari De Costanzo e Dominici ed esterni di notevole pregio come D’Urbano e Fe’.

Una qualità altissima e che si estende anche nelle altre zone del campo, dove è davvero complicato trovare punti deboli alla squadra.

Quando hai a centrocampo uomini come Damiano Binaco ed Alessio Fatati ed under come i talentuosissimi Orlandi, Pera e Torsellini, puoi permetterti anche di assorbire la lunga assenza di uno come Mastromattei, che è tutto fuorché un calciatore banale.

Se poi il focus lo spostiamo sulla difesa, forse solo il Pomezia dispone di una batteria di centrali altrettanto qualitativa di una che dispone di gente come Del Duca, Esposito, Lisari e Virdis, tutti ugualmente affidabili ed idonei a proteggere la porta del bravo classe 2003 Vento.

L’arma più efficace della Tivoli 1919 è però un’altra e sono i suoi splendidi tifosi che non l’hanno mai abbandonata al suo destino neppure nelle travagliate stagioni del recente passato.

La passione della sua gente è pronta a prendere per mano la squadra ed a riportare la società in una categoria che manca ormai da quindici anni e che si attaglierebbe decisamente di più ad un club tra i più prestigiosi e preziosi del nostro calcio.

LVPA Frascati e Pomezia permettendo…