A cura di Simone Capone
Buona, anzi buonissima, la prima uscita del Massimina targato Lombardozzi: un quattro a zero netto al Dlf Civitavecchia e tante buone speranze per un proseguimento di stagione a buoni livelli.
In Via Casale Lumbroso sono cambiate tante cose nell’arco degli ultimi 12 mesi e Luigi Porcelli, nuovo direttore sportivo della società biancorossa, ci ha illustrato il nuovo progetto che sta nascendo…
Buongiorno, Luigi, e complimenti per la vittoria di domenica.
Partiamo proprio da qui: un esordio niente male e tre punti in tasca.
” Non ce lo aspettavamo, il gruppo dei 2002 è stato rinnovato in toto ad eccezione di due elementi.
Avevamo disputato solamente due amichevoli prima dell’inizio del campionato, pensavamo che per trovare l’amalgama avremmo avuto bisogno di più tempo, invece i ragazzi hanno fatto gruppo da subito ed il risultato è arrivato.
Abbiamo affrontato una squadra tosta, nel primo tempo ci hanno aggredito su ogni pallone mettendoci in difficoltà; nella ripresa, però, siamo venuti fuori ed abbiamo meritato la vittoria“.
In panchina siede un certo Lombardozzi, tua vecchia conoscenza…
“Stefano è un amico, abbiamo già lavorato insieme alla Romana Gas ed al Tanas Casalotti.
Lo scorso anno era il DS del Dabliu, gli ho raccontato del nostro progetto ed ha accettato l’incarico: Stefano è il nostro valore aggiunto, fa sentire i ragazzi tutti sullo stesso livello e grazie alla sua esperienza maturata anche nei professionisti potrà aiutarci a crescere”
Sei tornato al Massimina dopo diversi anni, come hai trovato l’ambiente e la società?
“Massimina per me è un ritorno alle origini, in questa società ho vissuto la mia prima esperienza da direttore sportivo e sono felice di essere tornato ‘ a casa’, ho sposato un progetto interessante che porterà i suoi risultati.
E’ stato difficile lasciare una società come il Grifone Monteverde, quella passata è stata una stagione intensa sotto tutti i punti di vista e mi ha aiutato a crescere ulteriormente, così come le esperienze passate alla Fortitudo ed al Fregene.
La società è cambiata molto, abbiamo un nuovo presidente (Attilio Nicastro ndr), nuovi colori sociali ed un nuovo ‘logo’.
Attilio mi ha dato carta bianca per operare e crede molto nel mio lavoro.
Quando sono arrivato qua, quest’estate, non c’era nulla: ho riformato tutti i gruppi del settore giovanile, dai 2000 ai 2002, e sto lavorando sulla Juniores. L’unico gruppo numericamente completo era quello dei 2003, che affronterà il campionato Elite: sto lavorando per qualche innesto che aggiunga qualità, dopo di che saremo al completo per affrontare la stagione
L’obiettivo, comunque, resta quello di mantenere tutte le categorie e cercare il salto con il gruppo dei 2000“.
L’unico neo, se così si può definire, è il campo in terra.
Nel progetto che avete stilato rientra questa tematica?
“Si, stiamo lavorando per ottenere un sintetico in Via Gioele Solari.
Giocare sulla terra per noi è un vantaggio, anche se ormai è arrivato il momento di cambiare“.