A tu per tu col bomber del Rieti… convinto nei mezzi della sua squadra.
di Serena Di Ceglie
MARIO SEI AL RIETI DAL 2007 ORMAI, NONOSTANTE TENTAZIONI SEMPRE NUOVE… COSA TI LEGA COSI’ A QUESTA SQUADRA?
Fortunatamente le proposte a Giugno arrivano sempre, ma a Rieti sto benissimo. Sono diversi i fattori: la città, che è tranquillissima, la gente, che ti dimostra sempre affetto e ti lascia giocare sereno… è una delle piazze migliori del centro Italia secondo me!
Eh si, anche perché ormai sono qui da anni e sarebbe stato sciocco non farlo. Poi come ti dicevo qui si sta benissimo… Rieti è una città vivibilissima…
SIETE I PIU’ VOTATI PER IL PRIMATO… COSA VE NE TIENE LONTATI ANCORA SECONDO TE?
Un solo punto e nessuna ragione! La società ci ha palesato la volontà di vincere già ad Agosto e noi stiamo rispettando quindi le volontà, domenica per domenica. A volte ci è mancata la fortuna altre il cinismo… facciamo del nostro meglio però!
CHI E’ L’ AVVERSARIA CHE TEMI DI PIU’?
Ormai abbiamo quasi esaurito gli scontri diretti, ci manca solo l’ Albalonga. Posso dirti con sicurezza che quella che mi ha impressionato di più è il Fregene, e dopo i rinforzi di Gennaio si è anche migliorata. Gli scontri diretti per ora ci danno ragione, abbiamo vinto a Fregene uno a zero e pareggiato da noi a reti bianche. Possono arrivare…
CREDO CHE UNA CITTA’ COME RIETI MERITI PALCOSCENICI MIGLIORI…
Decisamente… anche perché ne soffre! Dopo due anni di C e la serie D… vederci giocare in Eccellenza è davvero un duro colpo per i cittadini. Sono abituati a molto di meglio ed avere un impianto del genere in questa categoria è un lusso… quindi per ora uno spreco! La gente preme, ma senza aggressività. Non abbiamo mai avuto particolari problemi o contestazioni, anzi i tifosi ci sono sempre vicini, nonostante abbiano il pieno diritto di avanzare lamentele. Sono attaccatissimi alla squadra e proprio per questo abbiamo una gran voglia di risalire la china…
COSA PUOI DIRCI INVECE DEL CAMBIO DI ALLENATORE IN CORSA?
Siamo partiti con Arturo Di Napoli, il quale davvero stava facendo un buon lavoro sotto il punto di vista tattico a mio avviso. E’ mancato il coinvolgimento con noi ragazzi e quello ai fini del risultato è fondamentale. Pietro Infantino ha vinto proprio sotto questo aspetto… è riuscito a ricompattare lo spogliatoio! Io lo conoscevo già perché ci ha allenati tre anni fa in serie D e come me anche altri compagni… quindi di certo era avvantaggiato, però ha fatto un grande lavoro…
HAI SEMPRE VOLUTO FARE IL CALCIATORE?
Come risponderti di no? Ho iniziato a quattro anni e non ho mai smesso! E’ una passione che coltivo sin da bambino e spero di giocare per molti altri anni ancora! In più voglio rimanere nell’ ambito… va bene qualsiasi ruolo, purchè non mi si metta in panchina!
E GLI STUDI?
Ho un diploma all’ istituto industriale… ma non l’ ho mai applicato per nulla… anche perché non faccio altro oltre al calcio nella vita al momento!
QUAL’ E’ STATO IL MOMENTO PIU’ BELLO DELLA TUA CARRIERA?
È qui a Rieti, anche perché oltre le giovanili al Pescara, non ho mai giocato altrove! Il ricordo più bello è molto recente, quindi ancora vivido nella memoria… ma devo dirti che ad ogni modo non potrei mai dimenticarlo! E’ la vittoria della Coppa Italia lo scorso anno…
HAI UN RITO SCARAMANTICO? SO CHE E’ MOLTO COMUNE TRA VOI…
Si, diciamo di si! Non è un rito vero e proprio ma una serie di gesti che compio d’ abitudine prima delle gare… come allacciare gli scarpini solo prima di entrare in campo oppure percorrere sempre la stessa strada per raggiungere il campo la domenica! In più ho dei tatuaggi che raffigurano simboli portafortuna…
GRAZIE MARIO! DOMANDA DI RITO: CHI VINCERA’ IL CAMPIONATO?
Spero vivamente noi… lo meritano cittadini e società!
Mario Monaco Di Monaco è ormai la bandiera del Rieti… un Rieti che merita di tornare in categorie di lustro, categorie dove lo stesso Monaco vuole riportare la sua squadra. E’ un ragazzo motivato, molto tranquillo… come la cittadina in cui vive. Il girone di ritorno è iniziato da poco e la sua squadra, che vi ricordo è la più accreditata nonostante tutto, può raggiunger la vetta senza alcun problema. Ma il girone A quest’ anno è davvero molto equilibrato in vetta… chissà chi la spunterà alla fine!