19 maggio 2018. Il giorno che ha fatto la storia della nostra società.
Il giorno che ci ha consegnato per la prima volta nell’Olimpo del calcio laziale.
Stefano Rosciani, giovane portiere classe ’94, è stato tra gli artefici di quell’impresa memorabile e oggi difende il Montalto tra i pali.
Con tuffi, parate, miracoli e riflessi da numero uno.
L’inizio di stagione per l’estremo difensore giallazzurro in tre aggettivi: “Sofferto, sorprendente ed entusiasmante”, grazie alla forza di tutto il gruppo di mister Nicola Salipante, come ribadisce Rosciani: “Il gruppo e l’affiatamento tra noi compagni sono senza dubbio le carte vincenti della nostra squadra.
Nonostante le difficoltà di inizio stagione ci stiamo tirando fuori e siamo usciti alla grande.
Tutto è dovuto alla forza del collettivo.
Le aspettative non erano altissime, l’obiettivo è quello di salvarsi.
Il lavoro ci ripaga ed è bello raccogliere i risultati sul campo”.
Molto spesso si guarda con molta ammirazione chi segna, ma anche chi impedisce i gol è fondamentale se non di più nel poter poi esultare al triplice fischio dell’arbitro.
Un gol subito nelle ultime quattro gare, dato commentato con soddisfazione e riconoscenza da Rosciani: “I meriti sono di tutti, a partire da me e dall’altro portiere e anche della difesa e degli attaccanti che non si risparmiano in fase arretrata.
Ringrazio anche Pappalardo, il preparatore dei portieri, che si dedica molto a noi”.
Siamo a due punti dal terzo posto, non nascondiamo il nostro obiettivo salvezza, ma nemmeno poniamo in secondo piano ambizioni più alte.
Domenica a Genzano sfida insidiosa, come tutte del resto, presentata dalle parole di Rosciani:
“Sicuramente non andiamo là per perdere, ogni domenica cerchiamo di fare il risultato e quello che raccogliamo è tutto di guadagnato.
Se alla fine dell’anno arrivassimo in alto sarebbe strepitoso.
Pensiamo prima a salvarci che è la cosa più importante”.
(Ufficio Stampa Montalto)