Il bubbone è esploso il giorno di Natale.
Alessandro Amici si è separato dal Montecelio.
A far saltare il banco non sarebbe stato l’esito negativo della doppia sfida di Coppa Italia con gli uomini l’UniPomezia bensì, a detta del tecnico romano, la richiesta da parte del presidente Emilio Piervincenzi di allontanare il suo fidatissimo secondo Gianluca Cesaro a causa di un diverbio sorto tra i due dopo il match di campionato perso al Panichelli contro l’Almas e la decisione da parte dello staff tecnico di concedere una settimana di break per ricaricare le batterie dopo un periodo di grande sforzo agonistico.

Una vicenda che ha profondamente agitato le acque negli ultimi due giorni e che merita un approfondimento.
Attraverso il sito ufficiale del Montecelio, patron Piervincenzi ha individuato nei pressanti impegni lavorativi dell’allenatore la scelta di risolvere consensualmente il proprio rapporto di collaborazione con i tiburtini.
Una versione che però stride con quanto dichiarato ai nostri microfoni da parte dello stesso Amici.
“Tutto è nato dopo la partita di domenica 18 dicembre con l’Almas, quando è sorta una discussione tra Piervincenzi e Gianluca Cesaro e già lì il presidente mi ha chiesto di allontanarlo – incalza Amici – Il mercoledì contro l’UniPomezia io non ero presente per inderogabili impegni lavorativi, ma questa cosa era già nota da tempo in società.
Peraltro, desidero sottolineare che non avevo lasciato la conduzione della squadra ad uno sprovveduto, ma ad una persona estremamente preparata ed in grado di gestire al meglio la partita.
Purtroppo la gara è andata com’è andata.
Merito all’UniPomezia, anche se noi non siamo certo stati fortunati negli episodi nell’arco del doppio confronto…”.
Vista la lunga serie di partite consecutive tra coppa e campionato, Amici e Cesaro avevano convenuto di concedere una settimana di riposo ad una squadra sovraccaricata dalle tossine accumulate nell’ultimo periodo e resa piuttosto “esile” dagli infortuni subiti.
Una scelta mal digerita dal presidente.
“Abbiamo giocato ventuno partite praticamente con lo stesso undici ed è chiaro che fossimo arrivati a corto di ossigeno – sottolinea Amici – Dopo l’eliminazione dalla coppa, che evidentemente ha inciso anche sul morale della squadra, lo staff tecnico, di comune accordo con il direttore sportivo Mauro Ventura che era dunque perfettamente a conoscenza di tutto, aveva stabilito di concedere ai ragazzi una settimana di riposo che si sarebbe conclusa il 28 dicembre.
Venerdì scorso, quando la squadra si è presentata al campo per lo scambio di auguri, venuto a conoscenza di tale decisione, il presidente si è arrabbiato moltissimo, affermando che avevamo disatteso gli accordi e pretendendo nuovamente l’allontanamento di Cesaro.
Una presa di posizione che non accetto e non comprendo, dal momento che Gianluca, desidero ripeterlo, oltre ad essere una persona perbene ed un professionista esemplare, ha sempre condiviso con me ogni metodologia di lavoro.
Aggiungo anche che, da persona educata qual è, Gianluca sarebbe stato disposto ad assumersi la sua parte di responsabilità per quanto concerne la discussione sorta con Piervincenzi ed a chiedere scusa, a patto però che quest’ultimo facesse altrettanto.
Io però conosco troppo bene il presidente e so che questo non avverrà mai.
Mi è stata chiesta la testa di Cesaro, ma per il profondo rispetto che nutro nei confronti suoi e del mio intero staff non posso accettare un aut-aut del genere.
Montecelio è un capitolo chiuso per colpa di qualcuno che ha dimostrato di avere la memoria corta…”.
Questa la versione di Alessandro Amici.
Intanto, è probabile che nelle prossime ore il club tiburtino ufficializzi il proprio nuovo allenatore.
Tra i papabili ci sarebbero Claudio Solimina e Fabrizio Liberti, ma non sono esclusi nomi a sorpresa.




