Un mattoncino dopo l’altro, passando per vittorie roboanti ma anche attraverso quei dieci pareggi che ne fanno insieme al Real Monterosi la squadra che più di tutte ha collezionato segni X nell’arco della stagione.
Così la Nuova Sorianese ha gettato le basi per un palazzo cui manca poco per avere una visuale da sogno.
Terza a tre punti dal Rieti, la squadra di Scarfini sta consumando il massimo sforzo per costruire anche l’attico e per farlo deve dare continuità ad un rendimento che, dall’arrivo in panchina dell’ex tecnico dello Zagarolo, l’ha vista inciampare solo in occasione del confronto diretto con i sabini.
Tra le frecce a disposizione dei cimini si sta distinguendo Matteo Monteforte.
Esterno offensivo di scuola Lazio, il calciatore romano classe 1993 ha già messo a segno undici reti in stagione e nel girone di ritorno è andato in rete con una puntualità tale da farlo diventare il miglior realizzatore stagionale rossoblu.
Monteforte, quanto credete nel raggiungimento del secondo posto?
“Tanto, anzi tantissimo.
Da quando è arrivato mister Scarfini viaggiamo sugli stessi ritmi della Viterbese Castrense, ma ancora non basta.
Dovremo andare oltre nelle prossime settimane”.
Cosa deve fare la Nuova Sorianese per aggiudicarsi la volata con il Rieti?
“Dovremo vincere assolutamente le prossime tre partite, perchè poi le ultime le porteremo a casa per inerzia.
A fine stagione, si sa che le gambe vanno da sole e contano solo le motivazioni”.
Che ruolo giocherà il derby con la Viterbese Castrense del 13 aprile?
“Buona parte del nostro campionato ce la giocheremo lì, è fuori discussione.
Dobbiamo fare di tutto per arrivarci con altre due vittorie nel carniere”.
Che cosa avete in più rispetto al Rieti e che cosa hanno i sabini in più rispetto a voi?
“Credo che loro dispongano di una rosa più lunga dal punto di vista numerico.
Noi però possiamo colmare questo gap grazie al gruppo che è stato costruito.
Siamo compatti e remiamo tutti dalla stessa parte”.
In settimana sulla panchina amarantoceleste è tornato Francesco Punzi, suo tecnico al Real Pomezia nella scorsa stagione.
“Con il mister ho un rapporto stupendo e sono felicissimo che sia stato richiamato.
A mio avviso, il Rieti aveva commesso un errore quando lo aveva esonerato”.
Vi sentite ancora?
“Accade molto spesso, quasi ogni settimana”.
Posso chiederle cosa vi dite?
“Io gli auguro spesso di arrivare primo, perchè altrimenti chiuderà terzo (ride)…”.
Per lei questo è l’ultimo anno da giovane in età di lega.
E’ preoccupato per il suo futuro?
“La mia premessa è che trovo questa regola sbagliata, perchè danneggia molti calciatori esperti.
Sul futuro non mi sbilancio, anche se l’obiettivo e la speranza è di riuscire a giocare in Lega Pro nella prossima stagione”.
La speranza della Nuova Sorianese è invece quella di tornare in Serie D.
Secondo lei, il club sarebbe pronto al grande salto?
“Sì, ne sono convinto.
La società è sana ed il presidente è una persona seria.
Qui ci sono i margini per far bene”.
Come si trova a Soriano nel Cimino?
“Benissimo.
Qui l’ambiente è sereno e non ti carica di pressioni, anche il presidente Torroni è una persona molto tranquilla.
Ho un bel rapporto con tutti”.
Con chi ha costruito il feeling migliore nello spogliatoio?
“Ho legato con tutti, ma in particolare con quei compagni con cui viaggio da e verso Roma.
Mi riferisco ai vari Andreoli, che era già stato mio compagno ai tempi della Lazio, Pucci e Giuffrida”.
So che spesso la prendono di mira però…
“Mi accusano di sbagliare qualche acca quando scrivo i messaggi ed anche di essere cicciotto (ride)…”.
Mancano sette partite alla fine del campionato.
Se la sente di mandare un messaggio ai tifosi rossoblu?
“Ai tifosi chiedo di starci vicino il più possibile in questa fase finale della stagione.
Abbiamo bisogno di loro al Comunale e, possibilmente, anche in trasferta.
All’inizio della stagione nessuno credeva in noi, ma adesso siamo in corsa per qualcosa di importante e serve il sostegno di tutti”.