E’ un momento difficile per il Monterosi Fc.
Le due sconfitte di fila con Arzachena e Sansepolcro le hanno fatto perdere il passo della capolista Rieti ma non certo la voglia di rialzarsi e ripartire.
Caratteristiche queste che hanno portato la società del club Capponi appena un anno e mezzo fa da una retrocessione in Promozione alla serie D con la grande possibilità di giocarsi la Lega Pro.
Ed in questi momenti chi meglio di un presidente come Luciano Capponi per ricaricare tecnico, giocatori ed ambiente?
Presidente Capponi, due sconfitte possono mettere paura al Monterosi?
“Tempio scrissi una cosa molto carina. Siamo in navigazione ed il comandante è perfettamente al timone sotto una splendido sole. Poi però arriva la burrasca, una perturbazione terrificante e l’amicizia si sgretola: chi maledice il viaggio, chi smentisce la fiducia accordata, chi rinnega i patti d’onore fatti all’inizio. L’unica possibilità è che il povero comandante non si distragga al timone. La tempesta passa e tutti tornano amici”.
Il Monterosi è partita ad agosto con un bel gap nei confronti delle più esperte Rieti, L’Aquila, Arzachena, Ostiamare ed Albalonga. Poi una lunga cavalcata che l’ha portata per qualche giornata anche sul tetto più alto. Che fase sta attraversando ora il gruppo di D’Antoni?
“Il Monterosi Fc è in un momento difficile, come può accadere a tutte le squadre, anche se queste due sconfitte sono immeritate e del tutto casuali. Sabato scorso mi augurai che non arrivassero nevicate di primavera, accadimenti strani ma lo strano è arrivato, legato ad un calo di tensione della squadra non pronosticabile. Questo non significa che noi abbiamo ammainato le vele e che non proseguiremo il viaggio perché mancano dieci partite, 30 punti a disposizione e noi ci giocheremo tutte le possibilità anche nell’eventualità di altre manifestazioni acute o nevicate di primavera”.
Presidente, quanto pesa il blasone in un campionato come la serie D?
“Noi paghiamo anche lo scotto di essere una matricola. E’ un miracolo che un paesino di 200 tifosi abbiamo una squadra in serie D. Adesso ci conoscono tutti, in Italia e nel mondo. Però non abbiamo un peso politico. Ho sempre però ricordato a squadra e mister: noi dobbiamo essere più forti, bisogna crederci, dare tutto ed essere più forti delle burrasche perché la squadra lo merita, lo merita anche la società per lo sforzo economico fatto e l’impegno profuso da me e da tutti i miei collaboratori”.
Lega Pro o no, il progetto Monterosi e Capponi continua?
“Farò in modo che nulla s’interrompa. C’è tanto da migliorare e correggere perché tutti col tempo, me compreso, acquistiamo esperienza. Anzi, in questi giorni ho lavorato molto per il futuro ed il Monterosi avrà tutte le carte in regola, tra forze economiche e progetti di ampliamento della nostra struttura, per disputare eventualmente la Lega Pro. Questa è un’isola felice nel contesto della realtà pallonara”.
Cosa si aspetta ora dalla sua squadra? L’ha rimproverata in settimana?
“Non gli ho detto nulla. Sono andato a pranzo con Donninelli e D’Antoni e fatto presenti le mie opinioni. Dobbiamo vincere. C’è un solo risultato ormai: 30 punti. Tre, quelli col Foligno li avremo, quindi ne mancano 27. A cominciare da domenica col Città di Castello”.
(Ufficio Stampa Monterosi Fc)