Qualcuno l’ha definito, non senza ragione, la squadra più inesplicabile del Campionato di Eccellenza.
In effetti, è dura trovare una certa qual linearità nella stagione del Monterotondo, squadra che dopo il traumatico avvio delle ormai note otto sconfitte consecutive ha saputo riprendersi, alternando però vittorie rigeneranti a cadute inattese.
La summa dell’attuale torneo potrebbe identificarsi nel match della scorsa domenica, quando i tifosi eretini hanno prima ammirato il miglior Monterotondo dell’anno e poi incassato il pari in extremis dello Sporting Città di Fiumicino.
Alla vigilia dell’impegnativo match in trasferta con il Ladispoli, è intervenuto il direttore sportivo gialloblu, Francesco Alessandri.
Direttore, contro i portuali per 45′ il miglior Monterotondo dell’anno.
Poi cos’è accaduto?
“Con lo Sporting Città di Fiumicino siamo partiti benissimo, disputando un gran primo tempo, da squadra vera.
Nel secondo era lecito aspettarsi la loro reazione.
Peccato perchè per quasi mezz’ora della ripresa abbiamo retto e siamo andati in sofferenza solo dopo aver subito il gol del 2-1.
Diciamo che ci è mancato un pizzico di fortuna ed alla fine siamo stati puniti in pieno recupero anche dall’inesperienza di qualche nostro ragazzo.
La dose maggiore di rimpianti tuttavia non risiede nell’ultima gara, bensì nella penultima, quella con la Pro Calcio Tor Sapienza.
Quella partita andava affrontata in maniera completamente diversa, ma abbiamo sbagliato tutto.
Dall’approccio in poi…”.
Con la squadra di Scudieri per voi si è aperto un ciclo che vi porterà ad affrontare nell’ordine Ladispoli, Vigor Acquapendente e Tolfa.
Siete pronti?
“Lo dobbiamo essere per forza.
D’altronde, sono fiducioso, perchè la squadra ha risposto presente domenica ed in sostanza ha sbagliato solo l’ultimo quarto d’ora della partita”.
Che gara vi aspettate al Martini Marescotti?
“Il Ladispoli viene da un periodo particolare.
Ho letto le dichiarazioni riguardanti gli arbitri del direttore sportivo Nista e sinceramente adesso non vorremmo essere noi la vittima sacrificale…”.
Temete l’arbitraggio di domenica?
“Sinceramente no, perchè ho piena ed assoluta fiducia nella classe arbitrale.
Il nostro scopo è semplicemente quello di andare lì e giocarci la nostra gara con onestà, come abbiamo sempre fatto.
Il Monterotondo vuole salvarsi a tutti i costi e noi tutti siamo convinti di farcela”.
Dall’inizio del torneo alternate momenti positivi, sia sotto il profilo del gioco che dei risultati, a strisce negative.
Qual è la ragione di questa continua altalena?
“Spesso ci siamo posti noi stessi questa domanda e francamente non siamo ancora riusciti a trovare una risposta convincente.
Tutti gli addetti ai lavori concordano sul fatto che questa squadra sia in possesso di enormi qualità tecniche, ma che purtroppo difetti, in alcuni frangenti, della giusta dose di personalità.
Io credo che i ragazzi debbano superare soltanto questo ostacolo per centrare la salvezza.
Se ce la faremo, capiremo di non avere davvero nulla di meno rispetto alle altre”.