Stavolta è proprio fatta, il Montespaccato è in Eccellenza. Il successo interno nel derby con il Casalotti ha consegnato finalmente la massima categoria regionale alla squadra di Andrea Di Giovanni. La vittoria di ieri è stata l’epilogo di una stagione super, con il primo posto blindato sin dalle prime giornate dopo un Estate di passione, trascorsa sperando nel ripescaggio dopo la sfortunata Semifinale di Ostia persa con il Racing Club e il secondo posto in campionato centrato addirittura a quota 80 punti. Forse era proprio questa la maggiore preoccupazione, il non riuscire a voltare subito pagina, di accusare il colpo psicologicamente, con il rischio di vedere sfumare di nuovo il sogno Eccellenza.
A complicare le cose la partenza del motorino del centrocampo Lo Pinto, elemento indispensabile lo scorso anno, la prolungata assenza di capitan Gambacurta e gli iniziali problemi fisici di bomber Teti, oltre a quelli di Muratore, giocatore di ben altra categoria ma praticamente out per il 90% delle partite giocate, senza dimenticare poi l’infortunio a Daniele Di Giovanni, anche lui costretto ai box per più di
un mese e quello ancor più grave di Balzani. Incidenti di percorso che invece hanno fortificato un gruppo già di per se compatto, unito e che già si conosceva a memoria, sotto la guida del suo totem, quell’Andrea Di Giovanni, maestro nella gestione del gruppo ed abile a smussare quei difetti difensivi tipici di una vera e propria macchina da gol, che la sua squadra è stata per almeno un triennio, fino a far diventare il Montespaccato una corazzata quasi imperforabile.
Se la capolista del girone A non perde da ben 45 partite in campionato, c’è solo da togliersi il cappello e la fortuna non ha nulla a che vedere con questo incredibile e sensazionale record. Gambacurta e compagni hanno dimostrato grande equilibrio, salto di qualità indispensabile per ambire a traguardi importanti, carattere, tenacia e tanta qualità, quella mai smarrita, grazie soprattutto ad un tridente d’attacco che quando ha avuto la possibilità di giocare insieme ha divertito e fatto vedere grandi cose. I fratelli Luca e Daniele Di Giovanni in questi anni avrebbero fatto le fortune anche di molti altri club di Eccellenza, e Teti, splendido finalizzatore ed attaccante da categorie superiori, quando i problemi fisici non lo hanno afflitto è stato un incubo per le difese avversarie.
Nell’ultimo biennio poi, in questa stagione ancor di più, è stata trovata la chiave di volta: una retroguardia di ferro, composta da Donacarta, Morini e Gentili, che in più di una circostanza si è ben destreggiato anche in mediana, e il gioco è stato fatto, senza dimenticare i numerosi under che si sono messi in mostra sulle corsie laterali e in tanti altri ruoli, meritando i minuti concessi dal tecnico Di Giovanni. È naturalmente il successo della società, della programmazione, di idee senza grandi esborsi economici, di un quartiere sempre appassionato e fedele alla propria squadra. Il lavoro societario svolto in questi anni è stato notevole, sia per quanto è stato fatto sul mercato, e il DS Lo Pinto qui si merita
tutte gli applausi del caso, ma anche sotto il profilo dell’organizzazione, dal settore giovanile fino a salire in prima squadra.
Conquistare nuovamente l’Eccellenza dopo quasi un ventennio è stato un cammino lungo, difficile, ci sono state tante gioie ma anche delusioni, ma vedendo il finale di questo bellissimo film, per il Montespaccato è stato più bello così, perché alla fine, anche le più grandi vittorie sono arrivate dopo brucianti sconfitte. L’Eccellenza ora si può toccarla con mano, non è più un sogno ma semplice realtà.