Digerita la beffa della rete subita in pieno recupero dall’estremo difensore della Virtus Nettuno, Giuseppe Caruso, il Morolo si appresta a tornare in campo dopo la sosta forzata.
Il prossimo snodo per i biancorossi ciociari sarà di quelli da prendere con le molle, perchè Flore e compagni dovranno vedersela con un Pomezia rinvigorito dai tre successi conquistati prima del break imposto dal Comitato Regionale.
La sfida che si disputerà al Comunale di via Varrone contiene in sé numerosi spunti interessanti, perchè metterà di fronte Victor Gomez Varas ed Erik Laghigna, ossia i due attaccanti più prolifici del Girone B di Eccellenza, oltre a rimettere di fronte a distanza di qualche stagione dalla finalissima di Coppa Italia di Eccellenza tra Albalonga e Vis Artena Cristiano Gagliarducci e Mirko Granieri.
Quest’ultimo vive la vigilia con la serenità d’animo che da sempre ne contraddistingue l’operato.
“In questi dieci giorni di break abbiamo lavorato bene e tanto – riflette il tecnico del Morolo – In precedenza l’impegno di coppa ci aveva tolto qualcosa dal punto di vista delle energie fisiche e lo abbiamo pagato anche in campionato.
Ora ci prepariamo ad affrontare una formazione con valori importanti e non sarà semplice.
Le partite puoi prepararle quanto vuoi, presentando una squadra organizzata sotto il profilo tattico, ma poi si sa come funziona nel calcio: contano i duelli.
E quando ti trovi di fronte gente che si chiama Gamboni, Laurato o Valentino, già in partenza sei consapevole di rischiare qualcosa.
Ciò non vuol dire che partiremo già battuti in partenza, anzi.
Tenteremo di non snaturarci, mettendo in mostra la nostra proposta di gioco.
Affrontare avversari così qualitativi sarà uno stimolo ulteriore per noi.
Queste partite si preparano da sole, ci presenteremo a Pomezia liberi sotto il profilo mentale.
Di una cosa sono sicuro: il Morolo disputerà una gara importante in via Varrone”.
Intriga, e non poco, anche la sfida a distanza tra i due centravanti.
“Gomez lo abbiamo scelto attraverso i video – afferma Granieri – Da subito ci è sembrato in possesso delle caratteristiche giuste per noi, vedi la disponibilità che è in grado di offrire ai propri compagni durante la partita.
Da quando è con noi è migliorato molto, ma di margini di crescita ne ha ancora parecchi, a mio giudizio.
Il suo punto di forza?
Sicuramente il gioco aereo.
Scherzando, gli diciamo sempre che ha uno scarpino al posto della testa (sorride)…
Laghigna è un profilo che mi piace molto ed è molto diverso da Victor.
All’attaccante del Pomezia piace allungare la squadra ed effettuare tagli improvvisi.
Io credo che in un 4-4-2 potrebbero tranquillamente coesistere”.
L’ottimo rendimento dell’ex attaccante dell’Union Santa Fe ha inevitabilmente fatto cantare le sirene del mercato.
“Lui è molto tranquillo – glissa Granieri – Anche negli scorsi giorni mi ha confermato che rimarrà con noi fino al termine della stagione.
Poi è ovvio che certe valutazioni dovranno esser fatte anche dalla società.
Io non posso fare altro che allenare i ragazzi che mi vengono messi a disposizione”.
Tornando al match di domenica, il confronto tra l’allenatore del Morolo e Cristiano Gagliarducci non può che riportare a quell’incredibile finale di Coppa Italia che mise di fronte Albalonga e Vis Artena all’Otto Settembre di Frascati.
“Fu la classica sfida tra Davide e Golia – rammenta il tecnico dei ciociari – Tutti ci davano per spacciati, ma per poco non riuscimmo a compiere una vera e propria impresa contro una corazzata.
Da questo punto di vista, per i rispettivi valori, il match di domenica sarà simile.
Una rivincita?
Con Gagliarducci ho sempre avuto un rapporto di correttezza reciproca.
Magari la rivincita vera e propria ce la giocheremo, quando anch’io potrò disporre di una formazione attrezzata come la sua (ride)…”.
Il cammino del Morolo è stato condito da alti nella fase iniziale della stagione e da qualche caduta di troppo nelle ultime settimane.
“Alla squadra assegnerei un 6,5 che credo possa rappresentare al meglio la media tra quanto abbiamo conquistato nelle prime giornate ed in quelle seguenti – chiosa Granieri – Il nostro obiettivo rimane la salvezza e, tutto sommato, siamo in linea con la quota che dovrebbe servire per raggiungerla.
L’importante sarà trovarsi a quota 40 nel mese di aprile”.