Il club azzurro ha scelto.
Spetterà a Massimo Caldaroni sostituire in panchina Silvio Di Prisco, dopo l’esonero/dimissioni dell’ex allenatore dell’Isernia, arrivato all’indomani della sconfitta con il Tecchiena.
E’ durato dunque due partite l’interregno di Francesco Nardone, che ha avuto comunque il merito di condurre Marciano e soci alle due vittorie in coppa e campionato contro La Rustica e Pro Calcio Lenola e che ora tornerà a guidare la formazione Juniores.
Nella nota emessa dal club, ci si riferisce a Caldaroni come all’uomo che nelle ultime due stagioni ha guidato il Fontana Liri ad altrettanti secondi posti e relativi play-off in Promozione.
Questo non è del tutto vero, perchè nel secondo caso, stagione 2012/13, il neo-tecnico cassinate fu costretto ad abbandonare la panchina fontanese alla fine del girone d’andata per via di una squalifica che ha dovuto scontare fino allo scorso 30 giugno.
I fatti risalgono al 23 dicembre 2012, quando il Fontana Liri incappò nella prima sconfitta in campionato al cospetto del Roccasecca che poi nei mesi successivi avrebbe festeggiato sul campo il proprio ritorno in Eccellenza.
Al termine del match si scatenò infatti un parapiglia sul terreno di gioco e , secondo quanto certificato dal successivo comunicato emesso dal Comitato Regionale Lazio, Caldaroni colpì “con un violento pugno un calciatore della squadra avversaria (Torrens, ndr) procurandogli lesioni per trauma cranico contusivo e facciale.
Il malcapitato è stato trasportato all’ospedale di Cassino”.
Successivamente alla squalifica del tecnico di Anitrella, il club ciociaro ha affidato le redini della squadra all’attuale coach del Monte San Giovanni Campano, Antonio Gaeta, e terminando sì al secondo posto, unitamente alla Nuova Itri, ma venendo poi estromesso dai play-off a causa di una presunta combine a tre che avrebbe coinvolto le due squadre sopra citate ed il Città di Pignataro e che portò a sanzioni durissime verso lo stesso neo-tecnico azzurro (5 anni di squalifica) e verso altri protagonisti della vicenda come i calciatori Carmassi e Giurini.
Sanzioni poi annullate il 17 giugno scorso dalla Commissione Disciplinare Nazionale che, di fatto, scagionò tutti i protagonisti della vicenda.
Ciò vi dovevamo per completezza d’informazione.