L’orgoglio c’è: si riparta da quello. Il diktat in casa giallazzurra dopo la gara casalinga contro il Venezia è esplicito. Perché allo ‘Stirpe’ i tre punti se li porta a casa il Frosinone, che dopo una prova non del tutto esaltante (soprattutto nei primi 45′) emerge comunque grazie alle qualità dei propri singoli. Che una volta sbloccatisi, cominciano a giocare anche di squadra. Nella ripresa Maiello e Citro replicano all’autogol di Ariaudo. Ed ora i canarini volano a quota 58.
NESSUNA NOVITÀ – Al contrario di quanto aveva lasciato vagamente presagire in settimana, Moreno Longo non stravolge la fisionomia tattica dei giallazzurri, affidandosi ancora una volta al consueto ed ormai prevedibile 3-4-1-2. Bardi osserva dalla panchina Vigorito difendere i pali dei ciociari; confermato lì davanti il trio costituito da D. Ciofani, Ciano e Dionisi. Tra le fila degli ospiti rinforza il proprio centrocampo lo squalificato Inzaghi, che schiera cinque uomini piazzando Stulac davanti alla difesa.
PRIMA FRAZIONE – Non ingranano i padroni di casa, che nonostante un avvio pimpante mano a mano calano d’intensità, al punto di rintanarsi nella propria metà campo per lasciare il pallino del gioco agli ospiti. Che senza strafare, di poco a poco salgono a livello di ritmo e si propongono in proiezione offensiva. E quando son passati 25 giri d’orologio, ecco l’episodio che sblocca il match: Domizzi azzarda un maldestro traversone verso Zigoni, ma ci mette lo zampino Ariaudo, deviando scorbuticamente il pallone che s’insacca nella sua porta. Un autogol dietro al quale si cela tutto: la paura di sbagliare, la mancata personalità, la confusione della squadra. Ed esattamente dopo un quarto d’ora Daniel Ciofani dà forfait. Non la miglior serata: al suo posto entra Citro.
RISCATTO CIOCIARO – Dopo un primo tempo obsoleto, nervoso e tremendamente noioso, il Frosinone non ci sta e si presenta nella ripresa con le idee un minimo più chiare, e soprattutto con tanta voglia di fare: i primi minuti sono arrembanti, tant’è che dopo soli 8′ Maiello (con una gran prodezza balistica dal limite dell’area) firma il pareggio. Il pubblico di fede giallazzurra ci crede e i giocatori non demordono, con il Leone che esce dalla gabbia e, finalmente, ruggisce. Al 61′ la tigna di Citro basta per siglare il vantaggio: una svirgolata aerobica che schizza sul palo e termina in rete. Incredibile ma vero: 2-1 e palla al centro.
Nel prosieguo del match i laziali riescono a gestire le proprie forze ed il risultato, al punto da portare a casa a denti stretti una vittoria preziosissima, che potrebbe essere la definitiva uscita dal tunnel del momento negativo che ha coinvolto la squadra di Longo nelle ultime settimane. Empoli e Palermo vincono: la lotta in vetta sarà lunga. Si riparta dall’orgoglio messo in luce nel secondo tempo. Quello che, proprio in questa fase della stagione, venne a mancare l’anno scorso…
Fonte: tuttofrosinone.com