Intervistiamo i due allenatori a due giorni dal derby laziale in Serie D: a confronto due tecnici che hanno vissuto esperienze diverse a Civitavecchia e che si trovano di fronte in una gara molto interessante
a cura di VALERIO D’EPIFANIO
SERGIO PIROZZI (ALLENATORE SAN BASILIO PALESTRINA)
Sergio Pirozzi è stato allenatore di Fabio Quadraccia (attuale ds dell’Ostiamare) a Fiumicino per 2 anni (1998 e 1999): era al suo primo anno da tecnico e al suo esordio fu salvezza a stagione in corso e anche nella seconda stagione si comportò bene. Ha allenato l’Ostiamare nel 2002 con Roberto Di Paolo presidente vincendo il campionato d’Eccellenza ed é stato vicino al ritorno all’Ostiamare nell’estate del 2011. Che ricordi ha della piazza?
Ad Ostia sono stato bene, al di là del campionato vinto. Aver giocato sul “Camilli” dava delle soddisfazioni straordinarie. Di quell’anno ho un ricordo indelebile visto che eravamo ad un solo punto di distanza dalla capolista Civitacastellana e vincemmo in casa loro nel girone di ritorno con un perentorio 4-0. Per quanto riguarda il 2011, sarei tornato molto volentieri ad Ostia, l’unico problema è stata la categoria. In Serie D sarei andato di corsa ma in Eccellenza ho preferito evitare. Sottolineo però la stima calcistica che mi lega al direttore sportivo. L’Ostiamare comunque é una formazione che sta facendo molto bene grazie anche alla serietà del presidente e alla grande preparazione del mister. Se non sbaglio infatti dalla sesta giornata di campionato in poi è la squadra che ha fatto più punti di tutti.
Ha avuto un’esperienza anche da tecnico del Civitavecchia: che ricordo ha della squadra nerazzurra e come giudica l’attuale situazione societaria?
A Civitavecchia a livello di squadra sono stato benissimo, abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario. Un giudizio sulla situazione attuale? Ancora devo prendere i soldi, ho fatto anch’io la vertenza e aspetto le decisioni visto che avevo un contratto.
Il San Basilio Palestrina si trova a soli 6 punti dal primo posto: quanto ancora società, allenatore e giocatori credono nell’impresa?
No, non ci crediamo più. Ormai è una corsa per i play-off. Siamo coscienti che i punti sono talmente tanti dalla prima in classifica che non ci riusciremo per colpa della Torres che sta facendo prestazioni straordinarie. Se la giocheranno Casertana e Torres secondo me.
Dovendo dare un giudizio di questi mesi di lavoro chi è stato il vostro giocatore in più e chi invece ha deluso le aspettative?
Chi ha deluso le aspettative sicuramente è Perrulli (ride, ndr). Il giocatore che invece ha fatto meglio direi che è Morbidelli, ha fatto la differenza in questa stagione.
Un pronostico: chi vincerà il girone G del campionato di Serie D?
La Torres senza alcun dubbio, parlano i numeri che ha fatto in questa stagione, hanno un pubblico che li segue in trasferta e in casa e hanno tutto per poter vincere.
PAOLO CAPUTO (ALLENATORE OSTIAMARE)
Paolo Caputo è nato e vive a Civitavecchia oltre ad aver vinto proprio alla guida della formazione nerazzurra: come giudica l’attuale situazione societaria? Crede che riuscirà a salvarsi dalla retrocessione in Eccellenza?
Innanzitutto non sono presuntuoso e mettere il naso in una società in cui non ci sono non è da me. Sono stato lì da giocatore e da allenatore e mi dispiace. Sono in corsa per la salvezza e stanno andando bene, non vedo perché debbano retrocedere.
Quest’anno siete partiti male, vi siete ripresi e ora in quello che viene definito il “Caputo-bis” state stupendo tutti: come si spiega questo cambio di passo? Dove può arrivare questa squadra a fine stagione?
Non è vero che quest’anno siamo partiti male, quest’anno noi non siamo proprio partiti (ride, ndr). La nostra partenza tecnicamente non era male ma i risultati non arrivavano. La squadra era molto nuova e l’apice della negatività l’abbiamo raggiunto proprio a Palestrina dove fini’ 2-0 e dove lì non abbiamo proprio giocato. E’ stata coraggiosa la società nel richiamarmi, mi sono rimesso in gioco ammettendo gli errori commessi e abbiamo avuto una nuova mentalità.
Il presidente dell’Ostiamare Luigi Lardone non ha mai nascosto il suo desiderio di arrivare un giorno al vero professionismo: lei crede che il sogno sia realizzabile in tempi brevi? Cosa manca eventualmente all’Ostiamare per poter diventare la terza società di Roma?
Io glielo auguro perché lo merita come persona. Lui ci sta molto vicino perché l’organizzazione che ha l’Ostiamare ce l’hanno poche società in Serie D non nel Lazio ma in Italia. Non si fa prima la squadra e poi si punta ad andare in Serie C ma bisogna pianificare tutto quanto prima dell’organico. Secondo me in un paio d’anni l’Ostiamare può puntare alla C e non per fare la comparsa. Con questa mentalità e questo presidente il professionismo può essere permanente.
Se dovesse togliere un giocatore al San Basilio Palestrina quale sceglierebbe? Quali sono a suo avviso punti di forza e punti deboli della squadra di Pirozzi?
Io non toglierei nessuno al San Basilio Palestrina visto che ho i miei così bravi. Loro hanno molti punti di forza, in primis l’allenatore Sergio Pirozzi che è molto competente e molto navigato. Non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo ma dobbiamo giocare come sempre con grande umiltà.
Un pronostico anche per lei: chi vincerà il vostro raggruppamento?
Secondo me Torres, Casertana e Lupa Frascati con Gregori possono ancora lottare. Tutto secondo me si deciderà domenica in base agli scontri diretti che ci saranno. Sarà una lotta a tre.