Undici reti in campionato, tre triplette (di cui una in Coppa Italia).
Non si può certo dire che l’inizio della stagione di Fabrizio Roberti sia stato di basso profilo.
E pensare che in passato c’era stato anche chi all’attuale capocannoniere del Girone A di Eccellenza aveva frettolosamente vaticinato un addio al calcio giocato non appena avesse esaurito il suo periodo da giovane in età di lega.
Roberti, lei viaggia praticamente alla media di una rete a partite.
Non male per essere solo ad un terzo del campionato.
“Se devo essere onesto, non mi aspettavo un inizio del genere.
Da questo campionato mi aspettavo semplicemente di migliorarmi attraverso la conoscenza di un tecnico bravo come Pirozzi.
Sono felice di come stiano andando le cose”.
L’anno scorso Gagliarducci, ora Pirozzi.
Che differenze ha notato tra i due?
“Non sono così diversi, a mio avviso.
Entrambi hanno un carattere forte e sanno motivare la squadra”.
Nelle sue precedenti esperienze in Eccellenza lei aveva giocato soltanto nel Girone B.
Come giudica quest’altro raggruppamento?
“Io credo che nel Girone A si giochi più a pallone, mentre nel B prevale l’agonismo.
Inoltre, credo che i campi in questo raggruppamento siano migliori di quelli su cui giocammo la scorsa stagione con la Lupa Castelli Romani”.
Che ricordi ha dell’esperienza frascatana?
“I ricordi sono legati ad un gruppo irripetibile, con cui mi sarebbe molto piaciuto continuare a giocare”.
Ha cambiato maglia, ma i risultati, dal punto di vista personale, sembrano gli stessi…
“Magari mi è rimasto dentro qualcosa di “illegale”.
Scherzi a parte, so che devo ancora migliorare sotto molti aspetti, come mi ripete sempre il mister”.
Classe 1993, questo per lei è il primo anno da giocatore non più in età di lega.
“E’ vero, però mi piace pensare di aver giocato sempre grazie al mio impegno ed alle mie capacità e non a causa di un obbligo nelle mie precedenti esperienze calcistiche.
Alla Lupa Frascati c’erano giocatori veri e lo stesso è accaduto a Cisterna e poi nella LUpa Castelli Romani.
Ho sempre meritato di giocare”.
Quanto orgoglio sente nell’essere al primo posto nella classifica dei bomber dopo un terzo del campionato?
“Sono contentissimo.
Non mi aspettavo di raggiungere questo traguardo.
Ci avrei messo la firma con il sangue”.
Lei è ancora giovanissimo, però non ha mai fatto mistero di aver provato delle delusioni in ambito calcistico.
“Chi gioca sa come vanno certe cose.
Ho incontrato gente dentro e fuori dal campo che non credeva nelle mie capacità.
Beh, questo piccolo traguardo lo dedico a chi anni fa mi disse: “Tanto smetterei non appena smetterai di essere un under”.
Chi leggerà questa frase saprà che la dedica è per lui…”.
Visto da fuori, Pirozzi è un personaggio per certi versi indecifrabile.
Che tipo di rapporto avete?
“Con il mister c’è un rapporto da uomo a uomo.
Quando ho fatto la prima tripletta, lui mi ha subito detto di restare con i piedi per terra perchè dovevo migliorare sotto molti punti di vista.
Mi sprona a far sempre meglio”.
A proposito di hattrick, ieri è arrivata la terza in stagione dopo quella di Monterosi e quella in coppa contro il Fonte Nuova.
Si sta specializzando nel portarsi a casa i palloni?
“Il merito è dei compagni.
Senza di loro non ci sarei riuscito”.
Che aria tira nello spogliatoio del Trastevere?
“Il nostro è un gruppo unito e costruirne uno così affiatato ti porta già a compiere metà del lavoro”.
Pirozzi predica disciplina e fissa come traguardo la salvezza.
Voi siete dello stesso avviso?
“Noi ci dobbiamo salvare (ride)…
A parte le battute, noi siamo una matricola ed è giusto pensare per prima cosa a disputare un campionato sereno.
Poi però vediamo che questo è un campionato dove non c’è la Viterbese o la Lupa Castelli Romani di turno.
C’è grande equilibrio e più di una squadra può dire la sua”.
Ieri contro il Futbolclub non è stato facile…
“E’ stata una partitaccia.
Loro sono bravi ed hanno più brillantezza e velocità di noi.
I miei primi due gol sono stati fortunosi e mi dicono che forse c’era anche un altro rigore per loro.
Il calcio però è così.
Faccio comunque i complimenti al Futbolclub”.
La tripletta di ieri ha una dedica particolare?
“Nel calcio per fortuna non ho conosciuto solo persone negative, ma ne ho incontrate anche di stupende.
Nomi preferisco non farne per non scontentare nessuno, ma il mio pensiero va a tutti quelli con cui ho condiviso momenti importanti in questi anni”.
Tra un paio di settimane si riapre il mercato.
Le sirene stanno già cantando per lei?
“Finora non ho ricevuto chiamate.
Per indole sono poco propenso a spostarmi e la mia intenzione sarebbe quella di concludere la stagione qui per crescere ulteriormente con mister Pirozzi.
Se poi dovesse arrivare la chiamata che ti fa dare la svolta alla carriera, lì cambierebbero gli scenari.
Questo però lo sa anche il mister”.
Si è posto un traguardo, a livello personale?
“Penso che arrivare sia difficile, ma che sia ancora più complicato rimanere sulla bocca di tutti.
Io spero di raggiungere questo obiettivo”.