A cura di Roberto Matrisciano
Promozione girone A
È la squadra più in forma della categoria e la striscia vincente di undici gare è la più evidente delle prove. In questo lasso di tempo ha recuperato sei punti all’imbattuta capolista Montespaccato, tenendo viva la speranza di vincere il titolo alla prima apparizione nella categoria.
Stiamo parlando del Play Eur e di chi è alla guida dello squadrone allestito in Estate dall’ambiziosa dirigenza, quell’Ivano Bellei che già si rese protagonista nel Real Colosseum, e che ora senza mezze misure ambisce al massimo campionato regionale insieme a Porcacchia e compagni.
Eccole le parole del tecnico romano ai microfoni di Sport in Oro, proprio alla vigilia del rush finale che deciderà la stagione.
Mister, penso di non esagerare se affermiamo che al momento la sua squadra sia la migliore dell’intera categoria.
Undici vittorie di fila non si fanno così’ per caso, e dire che la sua nuova avventura iniziò con una sconfitta casalinga.
Come fu l’impatto con la nuova realtà?
“Arrivare in corso d’opera per un allenatore non è mai facile, e forse è ancora più difficile se si va ad allenare una squadra forte, con una società ambiziosa, perché sai che devi iniziare per forza di cose con il piede giusto.
Sono stato fortunato però, perché ho ereditato un gruppo di ragazzi di grande personalità e pronto sotto tutti i punti di vista grazie all’ottimo lavoro svolto da un grande tecnico come Luzardi e dal suo qualificato staff.
Questa serie di risultati, che io considero non solo importante ai fini della classifica e delle proprie ambizioni, ma la reputo una cosa fuori dal normale, è figlia della grande personalità dei ragazzi, del saper soffrire come un gruppo unito in alcune situazioni complicate e della collaborazione che hanno mostrato sin dal primo momento.
Di questo sono molto contento, non potevo aspettarmi situazione migliore”
C’è il rischio però che tutto questo non potrebbe bastare, almeno per quanto riguarda la prima posizione.
A cinque giornate dalla fine, quante chance pensa di avere di scavalcare il Montespaccato?
“Davanti a noi abbiamo una grandissima squadra, lo dicono i numeri e il modo in cui in questo biennio hanno dimostrato il proprio valore.
Non perdono in campionato da più di quaranta partite ed hanno totalizzato circa centocinquanta punti, dunque se arriveremo secondi non avrò problemi a fare loro i complimenti.
Io mi auguro solo di poter continuare questa magnifica striscia vincente, anche se a volte gestire così tante vittorie non è la cosa più semplice che ci sia.
Lo so, può sembrare un paradosso ma è così, perché si deve fare i conti con il tanto entusiasmo che a volte rischia di farti perdere il contatto con la realtà.
Noi, proprio come fatto fino ad ora, le proveremo tutte per tenere viva la corsa fino all’ultimo, con la speranza che lo scontro diretto alla penultima giornata possa ancora significare qualcosa”.
Forse il calendario vi penalizza un po di più rispetto al Montespaccato, soprattutto perché la capolista deve ancora affrontare il Capranica, che oramai ha tirato i remi in barca…
“Io per mentalità non faccio mai questo tipo di calcoli.
Tutte le squadre arrivate a questo punto si giocano qualcosa di importante, anzi devo dire che a differenza degli altri gironi, qui nessuna mi sembra al riparo o già senza alcun obiettivo.
Questo fatto rappresenta un insidia in più, sia per noi che per loro, perché poi tutte le squadre hanno dei loro punti di forza da poter sfruttare in queste ultime gare.
Forse il nostro è un po più complicato, ma anche il Montespaccato avrà le sue gatte da pelare, come ad esempio l’Aranova, il derby con il Casalotti e l’ostica trasferta di Ostia con la Pescatori.
Noi ad oggi abbiamo meno pressione di loro, perché stiamo inseguendo e siamo già preparati mentalmente ad un eventuale secondo posto.
Per sperare di vincere dobbiamo pensare a noi stessi, dare tutto quello che abbiamo ed essere perfetti fino alla fine”.
Cosa vorrebbe dire centrare l’Eccellenza al primo colpo, sia per lei, che nella scorsa stagione interruppe il rapporto con il Real Colosseum quando era ancora in seconda posizione, e sia per la società, arrivata solo quest’anno in Promozione ma che ha già manifestato una grande ambizione?
“Non vorrei essere banale, ma per me sarebbe il classico sogno che si realizza.
Nella passata stagione mi dispiacque molto lasciare il Colosseum, perché era stata una creatura nata da noi che ne facevamo parte, eravamo stati noi a tirarla su e a vincere al primo tentativo il campionato di Prima Categoria.
Ma quando tieni molto ad una cosa, per il bene di essa sei disposto anche a fare un passo indietro, ed è proprio quello che feci all’indomani della sconfitta di Cori, nonostante un secondo posto da difendere ed una Coppa Italia tutta da giocare.
Per quanto riguarda la società, penso che l’Eccellenza, oltre all’aspetto romantico della cosa, rappresenti la realizzazione di un progetto, che anche qui è partito da poco tempo ma che sta già raccogliendo i suoi frutti.
Di questo tanto merito va riconosciuto al nostro DS Claudio Caterini, protagonista di un lavoro molto importante e di gran qualità, che già in Estate aveva allestito una rosa che poteva competere sin da subito per le prime posizioni.
Poi a Dicembre si è superato andando a prendere sul mercato calciatori forti, dal grande passato e dalla spiccata personalità.
Piccheri e Conti ad esempio sono stati quegli innesti che hanno permesso di fare quell’ulteriore salto di qualità a livello di mentalità, affiancando due colonne dello spogliatoio come Barile e il capitano Porcacchia.
Nonostante sia una categoria che a loro sotto il profilo tecnico stia molto stretta, sono ragazzi che per primi dimostrano voglia durante gli allenamenti, trascinando di conseguenza tutto il gruppo a dare sempre di più”.
Insomma, sembra ci siano davvero tutte le qualità e le competenza per arrivare lontano e scrivere in futuro pagine importanti per questo club.
È proprio il caso di dire che lei sia arrivato al momento giusto, è d’accordo?
“Dietro le quinte ci sono due imprenditori importanti, che non li devo certo presentare io.
Entrambi i Presidenti sono ambiziosi, dinamici ed hanno progetti importanti per il futuro.
Io devo continuare su questo passo, cercando di gestire il gruppo nel miglior modo possibile, rendendo protagonisti e parte integrante del gruppo tutti i ragazzi che ho a disposizione, facendoli sentire al centro di questa bella realtà”.