Christian Massella, attaccante classe 1990, è il punto di riferimento del reparto offensivo del Pomezia Calcio 1957.
Massella che vanta più di 10 campionati disputati in Serie D con le maglie di Guidonia, Fidene, Anziolavinio, Lupa Castelli Romani, Ostiamare, Trastevere, Sff Atletico e Albalonga nella passata stagione, ha provato anche l’esperienza nella Serie B Svizzera con il Bellinzona e in Serie C con la Lupa Roma.
Da inizio stagione ha messo a segno 4 reti in 10 partite (una gara l’ha saltata per squalifica), è sempre stato uno dei migliori in campo e uno degli ultimi a gettare la spugna.
Dopo la splendida stagione vissuta l’anno scorso con il Team Nuova Florida, vincendo Campionato e Coppa Italia, quest’estate hai accettato la proposta del Pomezia. Come mai non sei rimasto al Nuova Florida, cosa ti ha spinto a scegliere Pomezia e che ambiente hai trovato?
“Vincere Campionato e Coppa Italia non è da tutti, abbiamo compiuto una grande impresa ed è stata una stagione fantastica. Non sono rimasto perchè la società ha fatto le propire valutazioni, io ho fatto le mie e non abbiamo raggiunto l’accordo. Sono rimasto in buoni rapporti con tutti, anche se magari avrei preferito avere più considerazione. Ma il calcio è anche questo…
Ho aspettato fino al 29 luglio, quando è arrivata la chiamata del Pomezia. Dopo l’incontro con il Patron Bizzaglia e il DS Mezzina, non ho esitato un’attimo e ho accettato con entusiamo la proposta della società.
Avevo sempre sentito parlare bene del Pomezia e devo dire che le voci che mi arrivavano sono vere.
Ho trovato un ambiente sano, una società seria e ambiziosa con progetti importatnti. Non ci fanno mancare niente. Sono contento della scelta che ho fatto”.
Proprio al Comunale di Pomezia hai segnato uno dei gol più belli. Parliamo del bolide dai 35 metri finito sotto l’incorocio dei pali nella Semifinale di ritorno della Coppa Italia di Eccellenza contro l’UniPomezia della passata stagione. Raccontaci le tue emozioni
“Mi ricordo che quella è stata una partita epica. All’andata era finita 0-0, tra il Nuova Florida e UniPomezia c’era una forte rivalità, come se fosse un derby, quindi si respirava l’atmosfera delle grandi occasioni e la posta in palio era altissima.
Il campo per via di un nubifragio era al limite della praticabilità e infatti sbagliai anche un calcio di rigore con la palla che si fermò sulla riga di porta per via di una pozzanghera.
Sono stato bravo a non demoralizzarmi e appena mi è capitata l’occasione ho provato la conclusione da fuori area e per fortuna è andata bene perchè la palla è andata a finire sotto la traversa e noi ci siamo qualificati per la Finale.
E’ stata una giornata indimenticabile”.
Di seguito il link per vedere la prodezza di Massella
https://www.facebook.com/sportinoro/videos/516662758858320/
Hai girato tanto nella tua carriera e sicuramente la stagione nella quale hai messo a segno più reti è quella con l’Ostiamare di Chiappara 2014/2015: 19 reti in 30 partite. Che ricordi ti porti dentro di quell’annata?
“Si è stata una delle mie migliori stagioni. Con mister Chiappara ci conoscievamo da tempo, visto che mi aveva allenato già a Fidene ed Anziolavinio, ed è stato lui a volermi fortemente.
E’ stato un anno importante e io realizzai tanti gol.
Concludemmo il girone di andata nelle primissime posizioni di classifica e a fine campionato arrivammo a disputare i Play Off. Eravamo un bel gruppo, con un grande allenatore e con una società seria e competente.
Ho un ricordo bellissimo di quegl’anni”.
Veniamo all’attualità, domenica è arrivato il pareggio contro l’Aglianese, il 4° stagionale; forse meritavate qualcosa in più visto le occasioni che avete creato. Il mister infatti ha dichiarato che ha visto una squadra in crescita. Che partita è stata?
“Penso che contro l’Aglianese abbiamo disputato una delle nostre migliori partite.
Siamo entrati in campo con il piglio giusto, non abbiamo mai avuto cali di concentrazione e abbiamo creato diverse occasioni da gol.
Il loro portiere è stato il migliore in campo, e questo la dice tutta.
C’è mancata solo un pizzico di cattiveria in più sotto porta e un po’ di fortuna in qualche episodio. Però siamo sulla strada giusta.
Ci prendiamo il punto, consapevoli di aver imposto il nostro gioco e di aver messo in difficoltà una buona squadra”.
Al momento la classifica dice: 10 punti, penultimo posto, con 10 reti fatte e 17 subite. Qual’è il tuo bilancio per queste prime 11 giornate e cosa c’è da migliorare?
“Purtroppo è vero, abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo. La classifica ci vede al penultimo posto, ma è bugiarda..
Per le prestazioni e per l’impegno che ci mettiamo dovevamo stare in una zona migliore.
Secondo me non dobbiamo guardarla, o meglio, dobbiamo analizzarla da un altro punto di vista: ci sono 11 squadre nel giro di 6 punti. La classifica è molto corta ed è un girone molto equilibrato.
Fino ad ora ce la siamo giocata con tutti e soprattutto abbiamo sempre cercato di giocare a calcio mettendo in atto quello che proviamo durante la settimana.
Ci stiamo allenando sempre al massimo, uniti e compatti verso un unico obiettivo.
E’ normale che la società si aspetta di più da noi.
Ci manca davvero poco per fare quel salto di qualità che una categoria come la Serie D richiede”.
Tra le mura amiche fin qui avete raccolto una vittoria, una sconfitta e tre pareggi. Ora vi aspettano due partite consecutive al Comunale: Domenica riceverete i toscani del Grassina e poi arriverà l’Aquila Montevarchi. Un’occasione da non perdere, non trovi?
“Si infatti in queste due partite dobbiamo sfruttare al massimo il fattore casalingo.
Noi tutte le domeniche scendiamo in campo per fare bottino pieno, ma è ovvio che la possibilità che il calendario ci offre di disputare due partite consecutive in casa è veramente importante.
Una vittoria farebbe bene al morale per lavorare durante la settimana con più tranquillità e spensieratezza.
Il Grassina si trova a ridosso della zona Play Off e dunque ci aspetta una gara difficile.
Sono fiducioso. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili.
Poi a dicembre riaprirà il mercato e dunque si può dire che comincerà un altro campionato.
La società ha già dichiarato che rinforzerà la squadra e io sono molto contento se arriverà qualche giocatore esperto a darci una mano”.
Chiudiamo la nostra chiaccherata con una domanda sul Girone E (toscano–umbro). In carriera hai partecipato con squadre diverse al Girone G (laziale–sardo) e al Girone H (pugliese–campano). Che differenze hai riscontrato tra i vari gironi?
“Senza dubbio il girone più affascinante è quello H. Ho avuto la fortuna di giocarlo con il Trastevere nella stagione 2016-2017. Affrontammo squadre come la Nocerina, Gravina, Bisceglie, Nardò, Potenza, Manfredonia, perdendo il campionato per un solo punto. Giocare davanti a 2000-3000 persone tutte le domeniche è bellissimo. A livello ambientale senti il calore dei tifosi e per un calciatore è molto stimoltante.
Il Girone G invece, proprio perchè ci si conosce tra giocatori e allenatori sembra più un Eccellenza. Poi a livello di tifoserie nel Lazio come in Sardegna non troviamo grandi piazze da questo punto di vista.
Mentre il Girone E è molto più tecnico, tutte le squadre sono organizzate quasi a livello professionistico, si gioca molto più a calcio, i campi sono quasi tutti in erba naturale e ci sono poche pressioni. Ci sono tante squadre blasonate e come dicono in tanti “nobili decadute”.
Quindi nella mia classifica personale metto al primo posto il Girone H, poi l’E e infine il G”.
Ufficio stampa Pomezia Calcio 1957