Il Pomezia, rinfrancato dalla pesante vittoria di Avezzano, vuole fare il passo definitivo verso la salvezza.
Quello più difficile, quello in cui tutti sperano, giocatori, società e tifosi.
Una città intera starà con il fiato sospeso fino a domenica, giorno in cui verrà dato il via alle ostilità nella delicata trasferta di Angri.
I rossoblu sono chiamati ad un’ altra grande impresa.
Uno step che sarà ancora una volta molto difficile, ma non impossibile.
Perché se c’è una cosa che il recente passato ci ha insegnato è che il Pomezia sa come si scala l’Everest attraversando la tempesta e arrampicandosi a mani nude sulle pendici più scoscese.
Lo sa anche il suo mister Fabrizio Ferazzoli, il condottiero ideale per caratteristiche a questo tipo di realtà e proprio lui artefice della ulteriore crescita da parte dei pometini a livello di mentalità.
Un tecnico dotato di grande spessore e che per questo è fermamente convinto delle potenzialità dei suoi ragazzi.
Consapevole al punto da lanciare senza timori il guanto di sfida ai prossimi rivali in quella che sarà una partita da dentro o fuori.
Il morale è improvvisamente tornato alle vette più alte e ciò rappresenta il giusto viatico per costruire mattone dopo mattone una impresa che assumerebbe i contorni dell’epico, regalando un epilogo straordinario al termine di una stagione di grandi difficoltà; la degna conclusione per chi ha sofferto tanto ma lo ha saputo fare nel modo giusto, credendoci sempre e comunque.
Nell’intervista al tecnico rossoblu abbiamo toccato tanti temi soffermandoci soprattutto sulla sfida di Angri per la quale il mister ha lanciato un messaggio forte per i suoi ragazzi ma anche ai rivali.
Il Pomezia arriva agguerrito e vorrà vendere cara la pelle per regalarsi un’altra bella estate dopo una salita ancora una volta molto ripida.
Mister, allora qual è lo stato d’animo che c’è adesso?
“Grande entusiasmo.
Perché è chiaro che dopo aver chiuso la stagione con i 5 gol subiti dal Nola ci fosse un po’ di scoramento.
Siamo stati bravi con la società e con lo staff, col Direttore Mezzina a ricompattare l’ambiente, lavorato bene insieme e raccogliendo i cocci.
Siamo andati tutti nella stessa direzione, come non mai, ed è così che abbiamo raggiunto quel risultato che oggi ci permette di affrontare la partita di domenica con grande fiducia”.
Che emozione è stata non solo affrontare suo fratello, anche per due appuntamenti così importanti e per giunta in appena una settimana?
“È chiaro che a livello emotivo l’abbiamo pagata abbastanza.
Perché con lui c’è un legame troppo forte e non potrebbe essere altrimenti.
Siamo legati calcisticamente e nella vita di tutti i giorni.
Quindi ci unisce un percorso che è sempre stato parallelo, anche se il suo è stato più importante.
Abbiamo condiviso tante emozioni.
Che dire, alla fine però il Pomezia ha avuto la meglio e adesso ci andiamo a giocare questo play-out che rappresenta una grande occasione per o ragazzi ma non solo.
Anche per la società e la città.
Quindi dovremo essere davvero molto bravi in questa partita perché non sarà semplice”.
Infatti adesso si va nella bolgia di Angri. Che partita si aspetta?
“Mi aspetto una gara tosta.
Su alcuni siti ho letto che loro saranno spinti da duemila persone e noi dal canto nostro dobbiamo essere in grado di capire che saremo spinti da una città intera.
In campo insieme ai nostri giocatori ci saranno i loro genitori, i loro fratelli e le loro famiglie.
Anche dai figli, per chi li ha.
Quindi avremo dei valori in campo che saranno più forti dei duemila di Angri.
Io sono convinto che se i ragazzi sapranno portare in campo questo atteggiamento e questi valori, a loro potrebbero non bastare nemmeno quindicimila persone.
In questo modo saremo più forti dei duemila di Angri.
È una consapevolezza la mia.
Perché se io rivedo ad Angri la squadra che ha battuto il Nola, possiamo affrontare qualsiasi avversario.
Tra le alte cose ho letto che il loro allenatore ha dichiarato che ad Angri sono contenti del fatto che si sia qualificato il Pomezia anziché il Nola.
E allora adesso andiamo ad Angri per vedere se sarà vero”.
È forse un rischio da parte loro anche perché il Pomezia ha dimostrato spesso e volentieri di sapersi esaltare nelle partite che valgono una stagione.
Non ultima proprio quella contro il Nola.
Lei che ha il polso della situazione sente che i suoi ragazzi sono pronti a ripetersi per come si stanno preparando negli allenamenti?
“Noi tra il martedì e il mercoledì andiamo su alcuni concetti e puntiamo molto sul recupero delle energie perché e chiaro che non siamo tantissimi, i giocatori hanno qualche difficoltà e quindi a noi questi due giorni servono per mettere dentro un po’ di benzina.
Ma ripeto che, se io rivedo determinati atteggiamenti che hanno caratterizzato la mia squadra nell’imminente vigilia della partita contro il Nola, ho paura per i giocatori dell’Angri.
Penso che i miei ragazzi abbiano fame e voglia di dimostrare prima di tutto a loro stessi che possono farcela.
E poi anche a tutto l’ambiente che ci siamo ritrovati in un play out che è scaturito per determinate circostanze ma che forse non ci meritavamo di disputare.
Con lo stesso atteggiamento avuto domenica scorsa ci possiamo togliere una grandissima soddisfazione e regalarci una gioia immensa”.
“Sangue sudore e sacrificio”, sarà ancora una volta il vostro motto.
Domenica più che mai..
“Bravo, hai detto bene.
Quelle lo sai che per me sono le tre parole d’ordine.
Caratteristiche fondamentali che storicamente sono i requisiti che devono avere le mie squadre.
Se imposteremo la partita con questi concetti penso che sarà molto dura per l’Angri.
Io la squadra la vedo ormai da quattro mesi a questa parte e per me ha avuto una crescita importante fino ad oggi.
I ragazzi sono cresciuti sotto tanti punti di vista.
Sono cresciuti tanti giocatori sul piano individuale e hanno saputo trasferire questo al livello del collettivo.
E tranne che in occasione della debacle interna contro il Nola in cui abbiamo pagato un po’ di pressione, la squadra ha sempre mantenuto l’atteggiamento giusto.
Poi alcune partite le abbiamo perse per episodi.
Quindi per me abbiamo avuto una crescita esponenziale sotto tanto aspetti.
E questo mi lascia ben sperare per la partita di domenica che sarà fondamentale”.
Del resto i numeri per reggere l’urto ce li avete.
Anche perché nella bolgia di Angri ci siete già stati e avete pareggiato dopo uno svantaggio prematuro, facendo una grande partita..
“Si, abbiamo sofferto molto nei primi 20’ ed è proprio in quelli che dovremo essere bravi.
Nella fase iniziale della partita.
Perché loro saranno arrembanti, spinti come detto dal loro pubblico.
Se sapremo resistere, quella diventa un’altra partita e credo che i ragazzi già sappiamo tutto questo.
Sanno che dovremo soffrire.
Però la sofferenza porta con sé una grande gioia perché se saremo bravi a sopportare la pressione iniziale, possiamo riuscire nell’impresa.
Io ci credo, i ragazzi ci credono.
E insieme a noi anche il Presidente che è il primo a crederci.
Quindi dobbiamo assolutamente fate di tutto per cercare di portare a casa questo sudato risultato.
Lo ripeto, noi saremo spinti da una città intera ma soprattutto da un Presidente che non ci ha mai fatto mancare il suo affetto e la sua vicinanza.
Credo che sia soprattutto per lui che dobbiamo conquistare questo risultato.
È il primo che se lo merita, anche più di noi”.
Non pensa però che almeno per una partita del genere, sarebbe stato giusto un regolamento diverso che prevedesse anche i calci di rigore in caso di ulteriore parità, lasciando come vantaggio agli avversari solo quello di poter giocare in casa propria?
Del resto, questa è come una finale tra due squadre separate da pochi punti…
“Le regole sono queste, quindi vanno accettate per quelle che sono.
È giusto che una squadra che si è qualificata davanti a te abbia quel piccolo vantaggio.
Poi in futuro chissà se ci sarà la voglia e la capacità di cambiare certi regolamenti.
Che a volte vanno bene e a volte meno.
Perché poi, se ripenso soprattutto alla parte finale io credo che l’Angri abbia tre o quattro punti più di noi che gli son caduti dal cielo e si sono ritrovati a disputare il play-out in una situazione di classifica molto più favorevole rispetto ad una che avrebbero potuto avere se avessero perso a Caserta.
In quel caso avrebbero solo un punto più del Pomezia e noi andavamo a giocare ad Uri.
Sarebbe stato tutt’altro play-out.
Comunque in questo momento le regole sono queste e andiamo avanti concentrati e determinati”.