L’intervista a cura dell’ufficio stampa del Ponte di Nona al Presidente Mimmo Gaglio per la consueta valutazione dell’anno trascorso e per parlare della pianificazione futura.
Presidente, come valuta il bilancio di questa stagione appena conclusa? Quali sono stati i principali successi e le eventuali difficoltà affrontate dalla società?
“Se dovessi dare un voto in generale come a scuola, il voto è 6-. La media è salva solo per la continuità e la disponibilità di Roberto Imbimbo nella scuola calcio e nella segreteria. Sul resto mi limito a stendere un velo pietoso perché sono un Signore. Le difficoltà? Preferisco guardare avanti.”
Quali sono gli obiettivi principali che la società si propone di raggiungere nella prossima stagione? Ci sono nuovi progetti o iniziative particolari su cui state lavorando?
“Il primo obiettivo era rivoluzionare l’agonistica. Con Pagliaroli Vice, e l’ottima intesa tra Mussoni e Mirko Di Stefano, si è condivisa l’idea di dedicare maggiori spazi alla scuola calcio rinunciando alla Categoria Juniores. Bisogna lavorare sodo sui più piccoli, inserire istruttori super e poi consegnare all’agonistica gruppi pronti. Ritmo e tecnica individuale fin da subito.
Il progetto di rifacimento del campo a 11 in sintetico e del Calciotto è al vaglio del Municipio, ma sono sicuro che l’amministrazione questa volta ci metterà in condizione di poter migliorare i servizi del Gabii, fiore all’occhiello del quadrante Est di Roma.
I 3 campi da padel sono terminati, ed una copertura è stata appena consegnata. Il progetto Jobsport continua, con le nostre forze, e il lavoro e l’orientamento scolastico iniziano a dare i loro frutti: una prima assunzione è stata fatta e ci accingiamo a una seconda. Novità assoluta è il football americano che si integrerà con il nostro abituale calcio.”
Cosa rende la vostra scuola calcio unica e particolarmente adatta per i giovani calciatori? Quali sono i principali benefici e valori che i bambini e le loro famiglie possono aspettarsi iscrivendosi alla vostra società?
“Se la nostra scuola calcio sia unica non lo so… Ma una cosa è certa: i vertici sono composti da persone oneste. Non aggiungo altro.”