A cura di Carlo Edoardo Canepone
Anche il Ponte di Nona si prepara alla nuova stagione, che con la categoria Under 17 partirà già questo sabato, visto che i biancorossi prenderanno parte al campionato élite. Con il direttore sportivo Michele Maragliulo abbiamo affrontato questo e altri temi legati al settore giovanile e alla crescita del club.
“La stagione dell’U17 di mister Migani partirà da Monterosi, quali sono le sensazioni su questo gruppo e che esordio si aspetta?”
“Sarà certamente una partita difficile e sembra scontato dirlo, ma li abbiamo già affrontati in amichevole prima dell’uscita del girone e pareggiammo 1-1 e in quell’occasione ebbi la sensazione di avere davanti una realtà che è cresciuta molto e dove si vede il lavoro dello staff. Certamente il Monterosi non sarà una squadra da prima fascia, ma sono sicuro che toglierà molti punti in giro, avrei preferito affrontarli in casa.
Per ciò che riguarda noi, il nostro è un gruppo che definire nuovo sarebbe un eufemismo, visto che abbiamo riconfermato solo tre ragazzi rispetto alla passata stagione. Sono molto orgoglioso di tutti loro e dell’atteggiamento dimostrato fino ad oggi. Posso dire che sono un gruppo vero, soprattutto grazie a Ivan Migani, che per me rappresenta una sicurezza che toglie tutti quei timori che un direttore può avere, è un grande tecnico e un grande motivatore”
“Per ciò che riguarda, invece, i gruppi U16, U15 e U14, tutti regionali, quali obiettivi vi siete posti?
“L’Under 16, che sarà allenata da mister Fiorentini, è un gruppo ripescato, visto che doveva fare i provinciali. Non abbiamo alcun obbligo, se non quello di fare un campionato sereno e che porti i ragazzi ad una crescita che ci faccia riconfermare più giocatori possibili il prossimo anno.
L’Under 15 è un gruppo importante. L’allenatore sarà Bernardini, che è un tecnico dal grande carattere e per il quale vale lo stesso discorso di Migani. Con questa squadra vogliamo prendere la categoria persa lo scorso anno.
L’Under 14 sarà allenata da Rivetta, un mister che non ha bisogno di presentazioni, era già un’icona quando io giocavo a calcio. Sono estremamente fiducioso, mi auguro di arrivare nei primi 3/4 posti, anche se non siamo ancora a livello dell’Atletico 2000 o della Lupa Frascati”
“A livello personale, è la prima stagione a Ponte di Nona, che ambiente ha trovato e quali sono le ambizioni della società nel prossimo futuro?”
“Ponte di Nona ha una grande fame di calcio. La passione e gli strumenti che la famiglia Gaglio ti mette a disposizione sono difficili da trovare e ci tengo a ringraziarli particolarmente per ciò che stanno dando, non solo a livello tecnico, ma anche a livello umano. Devo ringraziare anche Marco Girardi, mio braccio destro, coordinatore tecnico e responsabile dello scouting, oltre che a tutto lo staff. Se mi guardo indietro, non potevo pensare di raggiungere in così poco tempo un equilibrio del genere. La famiglia Gaglio ci trasmette un grande spirito di appartenenza e sono sicuro che nel giro di 2/3 anni riusciremo a dare a questa società la collocazione che merita“