A cura di Giovanni Crocé
Andiamo ad ascoltare, ad una settimana dalla fine del campionato di promozione, uno dei sodalizi calcistici tra i più storici del campionato in questione, nelle persone dell’allenatore degli “squali” gialloverdi Rosario Faraco e del Ds dei lidensi Claudio Tortolano, su quel che è stato e quel che potrebbe essere il futuro immediato dei lidensi del Borghetto di Ostia.
CLAUDIO TORTOLANO (DS PESCATORI OSTIA): “SENZA UN EURO A CENTROCLASSIFICA, ORA CON INNESTI DI ESPERIENZA E GIOVENTU’ CHISSA’ CHE NON CI SCAPPI UN SUPER CAMPIONATO- “IL CAMPO NUVO? ENTRO UN ANNO E MEZZO…”
La nostra volontà è quella di migliorare una base di giocatori e di risorse umane che prima dell’anno passato magari non avevamo a disposizione e che avevamo disperso dopo aver cresciuto qua al campo “Lodovichetti” di Ostia tanti ragazzi che da noi hanno imparato a giocare a calcio e poi erano andati altrove. Poi a metà agosto scorso siamo partiti in pochi per puntare a stare tranquilli in Promozione e siamo arrivati con un organico sconfinato tutto di marca gialloverde, almeno tutti i ragazzi dal 94 in giù quindi i 95 e 96 sono tutti cresciuti qua senza mai andarsene e anche i pochi ragazzi più grandi non hanno preso un euro di rimborso, se vista sotto questa ottica il settimo-ottavo posto in campionato era anche più di quel che ci aspettavamo da loro e io comunque vedo una crescita enorme in alcuni ragazzi, pur senza volere bruciare nessuno secondo me con 3-4 innesti veri di esperienza e gioventù che io già ho individuato, possiamo e dobbiamo fare ancora meglio. Obiettivo uno sarà cercare di riconfermare i perni, quelli che oltre a essere fidelizzati perchè amano questa maglia sono forti in assoluto, come il portiere Mario Izzo, Aversano che è un califfo a centrocampo, Ciasca, Gianluca Stampone in difesa, Tumino, loro giovanissimi non lo sono più ma li vorrebbero in tanti e vogliamo dargli altri motivi validi per passare un altro campionato più ambizioso con noi in gialloverde. Avute queste disponibilità per me se si lavora sempre alla nostra maniera si può fare di più e chissà che non ci scappi una super stagione, si sa che ogni annata è una cosa a sè stante. Per quanto riguarda il campo, da alcuni anni il nostro tallone d’achille, posso dire che ci sarà da soffrire ancora un anno-un anno e mezzo ma poi abbiamo certezze che la società che si è impegnata di rifarci il campo sportivo finalmente ci permetterà di giocare su un campo migliore, magari in sintetico e anche le strutture all’altezza faranno la loro parte.
ROSARIO FARACO (ALLENATORE PESCATORI OSTIA): “QUA DA 12 ANNI, VOGLIO MIGLIORARE ANCORA”, LA SORPRESA? IL DIFENSORE LOPRESTI”…
E’ stata una annata ancora più in stile “cuore e coraggio” alla Pescatori Ostia, perchè ci siamo presi la briga, con tanto lavoro e un gruppo di calciatori che al 12 agosto era di circa 13 calciatori, di iniziare una preparazione accidentata ed andare avanti con coraggio e tutta gente che era del posto e della società, sopratutto penalizzati dalle strutture che oramai fanno fatica e spesso ci siamo ritrovati a correre al vicino polo natatorio anche solo per non saltare gli allenamenti causa allagamento del campo. Secondo me ripartendo dal grosso nocciolo di questi giocatori forti e giovani ma anche di esperienza come Stampone, Tumino, Calicchia, Izzo e Aversano, più tutti gli altri che ora non menziono per non allungare la lista, possiamo e dobbiamo provare a sognare anche il salto in Eccellenza perchè anni fa la facemmo qua al Lodovichetti con questa stessa filosofia e questi stessi mezzi, ora al di là che i rimborsi possano esserci o meno, io credo che l’anno prossimo possiamo e dobbiamo alzare l’asticella e dire a tutti “salvarsi e basta non è più nelle nostre idee, vogliamo di più”. Io sono qua tra settore giovanile e prima squadra al Borghetto di Ostia da 12 anni e ho fatto una scelta di vita che mi completa come uomo, ma è indubbio che quando verrà rifatto il campo, più che a noi grandi gioverà da morire a tutto il settore giovanile perchè attirerà ancora più famiglie e darà un valido motivo in più a tutti per arricchire e migliorare i risultati e la produzione del nostro settore giovanile che può e vuole tornare quello di una volta. Un tempo non c’erano realtà di prestigio e con strutture top come Lupa ed Ostiamare di adesso, con questo campo, e neppure la Totti Soccer e questo forse ha indotto le famiglie a allontanarsi da quello che per me rimane un campo e una famiglia con una storia mitica e dei valori che però vanno rinsaldati a tutti i livelli, dentro e fuori dal campo, dobbiamo ricordarci di essere davvero “quelli della Pescatori”. Centrato l’obiettivo della salvezza le ultime 5-6 giornate si è mollato e nonostante i miei sforzi non potevo prendermela troppo coi miei ragazzi perchè gratis e tra mille fatiche quotidiane sono migliorati tutti tanto e per fare un salto di qualità totale ci vuole tempo e risorse, non è roba di un campionato tornare in eccellenza, contando che partivamo da zero è stata una grande cosa quello che abbiamo fatto. Io? Credo che resterò sempre e ancora qua se mi vorranno, la settimana prossima avrò la conferma di quello che vi sto anticipando. Chi è migliorato di più in prima squadra? Sicuramente il difensore Luca Lopresti, lo ricordavo sempre qua da noi da ragazzino fino agli allievi del 1992 come una testa matta e questa estate l’ho trovato qua dopo due anni di inattivita: è migliorato tanto e ha fatto sempre il titolare fisso da difensore centrale, per me era un pazzo e invece l’ho trovato cambiato e maturo negli atteggiamenti, un centrale che tanti ci invidiano e hanno notato, coi fiocchi, al suo primo campionato assoluto tra i grandi di Promozione quasi non ha sofferto mai. Se andasse via lo posso capire, è forte ma vorrei restasse qua da noi per consacrarsi, lui è l’esempio della qualità delle ultime grandi annate della nostra scuola calcio e di quello che vogliamo tornare ad essere.