A cura di Giovanni Crocé
Non si è fatta attendere la reazione della Società Sportiva Romulea, per bocca del suo Direttore Generale Nicola Vilella, in seguito alla pubblicazione – datata mercoledì 9 aprile 2014- delle sentenze emesse relativamente alla sfida di domenica scorsa tra Vis Subiaco e Romulea, valevole per la 29esima giornata del girone C di Promozione laziale, terminata col risultato finale di 1-0 per la Vis dove, come confermato dalla sanzione che pubblichiamo integralmente, estrapolata dal comunicato ufficiale (visibile online) numero 215 del Cr Lazio, i giallorossi di San Giovanni hanno vissuto una domenica “anomala”. Oltre a veder inibito fino al 18 aprile 2014 dallo svolgimento di qualsiasi attività inerente la società il dirigente Edoardo Pane per proteste nei confronti dell’arbitro, e squalificato per un turno i calciatori Demetrio Tolli per aver “rivolto espressioni irriguardose nei confronti dell’arbitro”, e Daniele Pantaleoni per “recidiva in ammonizione VIII infrazione” lascia perplessi i romani che a carico della Vis Subiaco sia stata assegnata solo una multa pecuniaria, per quanto segue:
Euro 200,00 VIS SUBIACO
“Perché propri sostenitori, nel corso della gara ed in più occasioni rivolgevano ai calciatori della squadra
avversaria espressioni offensive. I medesimi, a fine gara, impedivano alla comitiva ospite di lasciare
l’impianto sportivo. Era necessario l’intervento della Forza Pubblica”.
Nel commentare questa sanzione, Nicola Vilella specifica che “Al momento non è opportuno nè saggio inasprire i toni riguardo alla sanzione pecuniaria utilizzata dal Comitato per sanzionare i comportamenti di alcuni sostenitori della Vis Subiaco nei nostri confronti. Mi preme però evidenziare come nel più totale rispetto dei ruoli, la società Romulea prende atto di quanto deciso dagli organi federali con il beneficio di inventario, nel senso che ci adeguiamo alle decisioni prese dal giudice sportivo perchè non abbiamo scelta ma non le condividiamo assolutamente in quanto per quanto vissuto domenica dai miei ragazzi e da chi era al campo della Vis Subiaco domenica scorsa, mi sembra francamente troppo poco, quasi nulla, quanto deciso ai danni della squadra di casa. Alcuni dei nostri sono stati spintonati e hanno preso anche qualche calcio dai sostenitori della Vis Subiaco, non hanno reagito, e tutto questo dopo aver dovuto far accorrere i carabinieri, due di numero, per permettere alla Romulea tutta di lasciare l’impianto dopo aver giocato la partita in un clima surreale da far west urbano, con urla, sputi, minacce, lancio di oggetti senza sosta, soprattutto ma non soltanto da un nutrito gruppo di sostenitori della Vis Subiaco che da subito si erano posizionati esattamente dietro la nostra panchina. Il referto arbitrale evidentemente riporta, anche se forse non del tutto, quanto è accaduto, come possiamo leggere dalle motivazioni della sanzione, quindi non resta che accettare, pur ripeto, restando perplessi, molto perplessi, ed andare avanti fino a fine campionato, sperando di non doverci più trovare in situazioni simili. Alla domanda del perchè, secondo il Dg della Romulea, si sia venuta a creare una situazione simile, questa è la spiegazione: “Credo si tratti ben più di una mia supposizione se dico che già attraverso i social network in settimana avevamo capito che una scaramuccia verbale tra un nostro giocatore ed uno della Vis Subiaco avvenuta all’andata, non sarebbe stata perdonata e credo sia per questo motivo che nella gara di ritorno siamo stati costretti a vivere un pomeriggio del genere, che di calcistico e sportivo non ha proprio niente”.