Promozione Sportiva, questa mattina al Salone d’Onore del CONI la prima Conferenza Programmatica Nazionale

Promozione Sportiva, questa mattina al Salone d’Onore del CONI la prima Conferenza Programmatica Nazionale

Oggi a Roma, presso il Salone d’Onore del CONI, si é tenuta la prima Conferenza Programmatica Nazionale della Promozione Sportiva, dal titolo ‘Promuovere lo sport, promuovere la vita’, organizzata dall’Osservatorio Permanente Sulla Promozione Sportiva, formato da nove Enti di Promozione Sportiva (ACSI, AICS, ASC, ASI, CSEN,  ENDAS, LIBERTAS, MSP e OPES) e affiancato scientificamente dal Centro di Ricerche sullo Sport (CeRS) del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma.

Dai dati raccolti dall’Osservatorio emerge il ritratto di un mondo fondamentale per l’intero sistema sportivo, sempre meno dipendente dal contributo CONI e sempre più capace di intercettare risorse economiche alternative e di attuare forme di diversificazione delle attività, finalizzate al mantenimento della propria competitività. Un universo importante anche dal punto di vista della sua capacità di includere e di fare rete.

Quest’ultimo è l’aspetto sottolineato, nel suo intervento, dal Sottosegretario di Stato l’On. Giancarlo Giorgetti in chiusura della Conferenza: ‘La promozione sportiva è promozione umana, è un importante argine alla solitudine, capace di intercettare fasce socialmente importanti per il futuro della società come i giovani e le donne. Ben vengano gli sforzi come questo profuso dall’Osservatorio, tesi a individuare in modo oggettivo il contributo dello sport di base. Grazie a questi, infatti, è possibile lavorare ad una programmazione consapevole. Sono sicuro che nell’immediato futuro, grazie alla scuola ed anche al mondo dei social, la visibilità della promozione sportiva possa espandersi’.

Anche l’intervento del presidente CONI Giovanni Malagò, in apertura dell’appuntamento, converge nell’assegnare allo sport di base una rilevanza oggettiva: ‘I numeri illustrati nel video che abbiamo visto sono veramente rilevanti. Sapere che i due terzi dei tesserati sportivi lo sono grazie al lavoro fatto dagli EPS ci dice come il lavoro di questi ultimi sia fondamentale. Un lavoro – osservate bene – che non configge con quello delle Federazioni ma è complementare alle stesse. Il campione ventenne è arrivato a competere ad alti livello perché è stato un atleta a 12!’

Tra gli altri interventi dei relatori spicca sicuramente quello del Presidente Nazionale di AICS On. Bruno Molea, chiamato a intervenire nella prima sessione dal titolo: “Un modello di offerta sportiva per tutti”. Molea, introdotto dai saluti del presidente del Coni Giovanni Malagò, è intervenuto al fianco dei giornalisti sportivi Gianfranco Colasante e Valerio Piccioni, del direttore generale dell’Istituto Credito Sportivo Paolo D’Alessio, del presidente di Acquanetwork Marco Tornatore. Molea ha fatto riferimento alla riforma dello sport, approdata in prima lettura in commissione alla Camera, e alla nascita di Sport e Salute: ha espresso preoccupazione per la mancanza di certezza attorno al ruolo della nuova società e al suo rapporto con gli enti di promozione sportiva, e ha rimarcato il grande ruolo sociale rivestito da questi ultimi e dallo sport di base in generale, la cui azione non deve andare in contrasto ma affiancare quella altrettanto importante dello sport di vertice rappresentato dalle Federazioni.  “Insieme dobbiamo fare il bene dello sport italiano”, queste le parole del numero 1 di AICS, il quale chiede la massima collaborazione di tutte le parti chiamate in causa.

Un lavoro rappresentato a livello numerico da dati impressionanti. Solo per citarne alcuni: sono oltre 7 milioni e mezzo i tesserati 95.000 le società diffuse in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Il valore prodotto dalle Finali Nazionali organizzate annualmente dal totale degli Enti è di quasi 93 milioni. Se venissero contabilizzate le 82 milioni di ore di volontariato che i 432.000 dirigenti dei 15 Enti di Promozione Sportiva dedicano durante una stagione alle loro società, il valore equivalente generato si aggirerebbe attorno al miliardo di Euro.

Alla luce di questi indicatori, tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla necessità di valorizzare un mondo in grado di investire su se stessosia dal punto di vista formale che sostanziale.