A cura di Roberto Matrisciano
Dal suo arrivo, il Racing Club ha letteralmente cambiato faccia, ed ora, dopo sette risultati utili consecutivi, i playoff non rappresentano più una chimera, ma una solida realtà. Stiamo parlando di Pino Petrelli, che due mesi fa ha detto si all’ambizioso Racing Club, ritornando nel dilettantismo dopo l’esperienza a Colleferro di due stagioni fa, quando subentrò ad Enrico Baiocco. Allenatore dalla grande esperienza, si annoverano tra le altre, le stagioni alla guida del Celano e della Torres in Serie C, e del Civitavecchia in Eccellenza, si sta rivelando, proprio come la società sperava al momento del suo ingaggio, il fattore aggiunto di questa temibile matricola .
Mister, partiamo dal presente.
Vivete un grande momento, e in poco tempo siete riusciti a portarvi ad un passo dalla zona play-off.
Cosa è cambiato dal suo arrivo?
” Io penso che stiamo ottenendo dei buoni risultati perché nei ragazzi si è instaurata una cultura del lavoro più profonda, e si vede da come si impegnano seriamente in ogni allenamento.
Altro fattore decisivo è stato aver completato la rosa, compiendo una campagna acquisti mirata in cui si sono andati a coprire del tutto quei ruoli in cui eravamo carenti.
Ora dispongo di una squadra completa in ogni reparto, anche se questo che verrà sarà un periodo di assestamento, che servirà ai nuovi per ambientarsi, ma al termine di questo breve periodo, forse tra un mese, sono sicuro che saremo al top della forma “.
Dopo tanta esperienza tra Serie C ed Eccellenza, è arrivata la prima chiamata anche in Promozione.
Cosa lo ha convinto ad accettare la proposta del Racing Club?
” Innanzitutto la struttura.
È stata la prima cosa che ho visto e devo dire che mi ha colpito molto, in quanto è molto bella e ben organizzata, con tanti campi a disposizione, completa in tutte le sue parti e attrezzata.
Poi sono stato convinto e colpito da tanti altri fattori, a partire dalla grande energia, personalità e passione con la quale il Presidente porta avanti il suo progetto, per finire all’ottimo settore giovanile già esistente e che può solo migliorare.
In società ci sono persone del calibro del DG Viola, del DS Rinaldi e di Nello de Nicola, con il quale ho già collaborato in passato.
In questa società, al contrario di altre realtà, non c’è improvvisazione, ma un programma serio e ambizioso su cui lavorare, e l’importanza delle persone appena nominate, che compongono lo staff dirigenziale, sono la dimostrazione di quanto sia importante il progetto del Racing Club “.
Ritorniamo al campionato.
Dopo una grande rimonta, ora siete a soli quattro punti dal terzo posto.
Questa squadra è davvero in grado di raggiungere i playoff?
” Da quello che ho capito in questi due mesi è che le prime tre della classe per ora sono irraggiungibili, diciamo almeno due spanne sopra le altre, sia per il distacco in classifica, sia per gli organici a disposizione, visti i grandi acquisti che hanno fatto nel mercato di riparazione.
Posso comunque dire che in questo momento il quarto posto posto ci gratifica, rende merito al buon lavoro che stiamo facendo, ma che non ci poniamo alcun limite “.
Dal mercato sono arrivati molti giovani.
La soddisfa questa politica della società?
” Si, perché sono stati presi ragazzi molto validi, che nonostante la giovane età hanno già accumulato delle buone esperienze.
La cosa più importante è che loro dimostrino voglia di imparare, di sacrificarsi.
In squadra abbiamo comunque calciatori esperti, di cui io mi fido molto, che sono chiamati a guidare i compagni più giovani sotto il profilo della leadership e dell’inserimento. “.
Come accennavamo, lei è alla prima esperienza in una squadra di Promozione.
Che ne pensa della competitività di questo campionato?
” Se mi fermo alle prime tre del nostro girone le dico che il livello è davvero alto, basti pensare ai giocatori che sono arrivati ultimamente e a quelli che già erano presenti.
Hanno organici molto consistenti e profondi, con calciatori che sono già stati e possono tranquillamente ancora essere protagonisti in categorie superiori.
Dal vivo ho visto all’opera solo il Real Colosseum, e devo dire che mi ha impressionato molto, ed ha un parco giocatori davvero notevole
Per il resto è un girone equilibrato, dove molte squadre sono sullo stesso livello, infatti basta guardare la classifica per capire come la forza delle altre compagini si equivalga “.
Cosa si augura per il 2016?
” Spero di poter lavorare come ho fatto fino ad ora, con questo tipo di organizzazione e serietà.
Chiaro, non tutto è sempre facile da gestire.
Ho ereditato una squadra di lavoratori, e prima delle 19:30 non possiamo allenarci, e se non sono le 22:00 è difficile tornare a casa dalle proprie famiglie, ma è proprio questo che mi rende fiero di questi ragazzi.
Nonostante i loro impegni quotidiani, stanno dando tutto quello che hanno e si meritano solo applausi per il loro impegno.
Ecco cosa mi auguro, che tutto continui così, con la passione a spingerci a dare sempre il massimo “.