Due chiacchiere con Raffaello Incitti, centrocampista del Pro Cisterna.
di Di Ceglie Serena
RAFFAELLO SEI UN BEL GIROVAGO! HAI CAMBIATO MOLTISSIME SQUADRE… POSSO CHIEDERTI IL PERCHE’?
Perché… perché si! (ride… ndr) In realtà è presto detto… salvo rari casi, in queste categorie è difficile permanere a lungo in una stessa società, ogni anno si fanno programmi diversi, si stanziano budget diversi…è raro che un contratto venga rinnovato…
IN QUALE DI QUESTE TI SEI TROVATO MEGLIO?
Ma sai, praticamente ovunque! Ho avuto la fortuna di giocare sempre in buoni club con società serie… però forse tra tutte, quelle che ricordo con maggior piacere sono il Fidene, la Lupa Frascati, l’ Ostiamare e il Terracina.
SEI UNO DEI PREFERITI DI PATALANO PERO’…
Si, brava! Con Manolo c’è un rapporto che va avanti da quando avevo solo 17 anni! Io ero alla Primavera del Castel di Sangro… e lui, giovanissimo, già allenava! E’ un ragazzo di indiscussa esperienza, ha iniziato a sedere in panchina che aveva solo 23 anni se non ricordo male! Dopo la parentesi del Castel di Sangro, mi ha sempre richiamato… ed io di rimando mi sono sempre trovato benissimo con lui! Ora c’è innanzi tutto un rapporto di amicizia e fiducia piuttosto che di lavoro…
E A PROPOSITO DI PATALANO E PRO CISTERNA… SEI STATO TRA I SETTE ESCLUSI NEL TERREMOTO CHE VI HA COLPITI POCHE SETTIMANE FA! CI RACCONTI BREVEMENTE QUANTO ACCADUTO?
In sintesi dopo la disfatta di Artena il presidente aveva deciso di mandare via praticamente tutti i big, poiché i cinque punti che ci dividevano dalla Monterotondo Lupa erano diventati otto… e non credeva più potessimo arrivare secondi. Il presidente tiene molto alla squadra è sanguigno… e a caldo non sentiva ragioni! Poi a freddo ci ha richiamati…
DOPO SEI STATO TRA I PRIMI REINTEGRATI…
Si si…i primi siamo stati io, Razzini e Ciaciò, poi dopo la vittoria con il Terracina, anche Federici e gli altri! Comunque ci è servita… ci ha dato una bella scossa!
COSA PENSI DELLA SQUADRA ORA? CHE OBBIETTIVI AVETE?
Purtroppo è dura. Puntiamo sempre al secondo posto, l’ organico è buono, ma purtroppo dopo il pareggio di domenica la situazione si è complicata. Tutto dipenderà dal recupero di mercoledì nel quale il Monterotondo Lupa scontrerà il Morolo. Siamo un bel gruppo e abbiamo comunque giocato oltre le aspettative secondo me… la verità è che abbiamo trovato davanti a noi due corazzate! Parliamo di un Terracina stellare ed un Montelupa che ancora non ha mai perso una gara… ed è forse l’ unica in Europa! Se noi siamo stati bravi… loro sono stati bravissimi e meritano solo un grande applauso!
TU DA QUANDO GIOCHI A CALCIO?
Da sempre, da piccolissimo… credo che avessi 5 o 6 anni…
DA RAGAZZINO SOGNAVI DI FARLO A TEMPO PIENO?
Si e oltretutto l’ ho sempre preso con serietà e professionalità. Soprattutto negli anni al Castel di Sangro, addirittura lasciai la scuola… era diventato un ostacolo nel mio progetto mentale e preferii abbandonare lei piuttosto che dedicare meno energie al calcio. Oggi ti dico che è stato uno dei miei più grandi errori, ma allora, sperando di arrivare, ho creduto fosse la soluzione migliore! Poi mi sono reso conto che scalare la vetta non era così semplice e con un po’ di sana autocritica accettai che in fondo la categoria che mi apparteneva era la serie D. Ne ho preso coscienza e ne ho fatto comunque un lavoro… quindi ci metto l’ impegno e la serietà che anche queste categorie meritano.
E ORA? COS’ ALTRO FAI NELLA VITA?
Per il momento nulla. Vorrei aprire un’ attività mia, un negozio di abbigliamento o comunque di articoli sportivi, ma con la crisi di oggi è difficile rischiare… preferisco aspettare…
COME VIVI IL CALCIO?
Con passione ed intensità sia da calciatore che da tifoso. Ci metto il cuore, mi attacco alla maglia e come per ogni passione metto anima e corpo in campo! E poi mi piace giocare pulito… sono più di qualità che di quantità…
MENTRE IL TEMPO LIBERO?
Nel massimo del divertimento! La mattina quando posso vado in palestra e per il resto non disdegno cinema e locali, anche perché essendo single non mi dispiace andare a divertirmi, ecco…
HO VISTO CHE HAI LA PASSIONE DEI TATUAGGI…
Si, è un vero amore… anche se a Roma è molto comune! Nove persone su dieci sono tatuate, abbondantemente tatuate intendo! Mi dispiace solo ci siano persone che lo facciano prettamente per moda! Io li amo esteticamente sin da ragazzino, non vedevo l’ ora di farmene uno… ed ognuno ha un suo significato…
GRAZIE RAFFAELLO! PER CONCLUDERE… CHI VINCERA’ IL TUO GIRONE?
Il Terracina… lo credo e soprattutto per ragioni affettive lo spero!
Raffaello Incitti, centrale di qualità indiscussa, ci racconta le sue passioni, i suoi passatempi… e la sua grande voglia di divertirsi! E’ con estrema simpatia che di domanda in domanda ci parla di se, del suo rapporto così caldo con il calcio, del suo percorso e della situazione a Cisterna, situazione che comunque intelligentemente ha affrontato ed analizzato con estrema umiltà e lucidità. Dunque… tirando le somme… è uno di quei personaggi a cui il calcio laziale non può davvero rinunciare…