A cura di Francesco Mancini
Nell’anno che ha visto, dopo il periodo Covid, il ritorno dei due gironi nel massimo campionato regionale, difficile non parlare di una mini-Eccellenza, quando inquadriamo il livello altissimo visto nel girone A di Promozione.
Ai nostri microfoni, al termine dell’amara sconfitta della sua Ottavia contro il Grifone, Pino Porcelli si esprimeva con profonda amarezza, anche per la dura formula del torneo, che non prevede la disputa di alcun turno play-off.
Oltre ai biancoblù capitolini, che hanno fatto un cammino più che notevole, rimanendo in testa anche per parte del girone d’andata, tante altre compagini nobili di questo raggruppamento, rischiano di restare deluse.
Come non citare il Grifone di Di Giovanni, che ha dimostrato con la sua qualità immensa, di poter competere con tutti. Il Tolfa, forse ultimamente distratto dai sogni di Coppa. Il Casal Barriera, che ha pagato un deludente avvio o un Santa Marinella, capace di risollevarsi più volte nonostante il cambio di guida tecnica e l’addio di Belardinelli.
In un girone tendente verso l’alto, ci viene difficile perfino non citare le restanti compagini che stanno dando vita ad un’appassionate battaglia per ben altri obiettivi.
In mezzo a queste ventisei giornate di passione, battaglia, sogni e sudore, però, le più costanti sono state sicuramente Aranova e Romulea, pronte a darsi battaglia in quella che potremmo definire come una vera e propria finale.
Da una parte, la grande favorita da inizio anno: l’Aranova, retrocessa lo scorso anno dal massimo campionato regionale, ha saputo riorganizzare brillantemente il proprio progetto e dopo un inizio balbettante, ha sbagliato poco o nulla per l’intero arco del campionato.
Dall’altra, la sorprendente Romulea, che dopo aver superato l’amarezza per il play-off perso lo scorso anno con il Fiano Romano, si è confermata una top della categoria con un progetto nuovo e giovane, guidato dal lungimirante presidente Nicola Vilella.
Inoltre, in un calcio che forse ha bisogno di rinnovamento, è piacevole vedere al timone di queste due squadre, allenatori giovani, caparbi e capaci come Emiliano Cafarelli e Giancarlo Di Curzio.
Se la loro nomina , a inizio anno, in queste due nobili del nostro calcio, aveva creato curiosità, il lavoro di questi due tecnici ha tolto ogni dubbio e non resta che affidarci alle loro parole per provare a vivere un piccolo antipasto di quello che sarà l’attesissimo match che seguiremo al campo Roma e valido per la ventisettesima giornata di campionato.
EMILIANO CAFARELLI (ROMULEA)
Mister, considerando che mancano ancora quattro giornate, quanto ritiene decisiva questa gara per l’economia del campionato?
“Sicuramente, è una partita fondamentale. Potrebbe diventare decisiva con una loro vittoria. La stiamo vivendo serenamente. A inizio anno, volevamo fare bene e capire dove ci saremmo trovati ad Aprile. Adesso, che abbiamo dimostrato di poter lottare per qualcosa di importante, vogliamo proseguire il nostro percorso. A prescindere da come andrà, sarà un’annata da ricordare. “
Come state preparando la gara? Quale pensate possa essere il vostro punto di forza?
“La pausa potrebbe averci aiutato nel recuperare qualche giocatore. Da diversi mesi a questa parte, non ho avuto attaccanti (vedi gli infortuni di Bayslach e Du Besse), in un girone di altissimo livello. I ragazzi però hanno dimostrato di saper crescere nelle difficoltà e di potersi adattare a tutti i sistemi di gioco impiegati. L’importante è la corretta gestione dello spazio e dei tempi e il resto, con la disponibilità dei giocatori, viene da sè. Speriamo di avere entusiasmo dai ragazzi della Juniores.”
Siete in linea con i vostri obiettivi? Quali pensi possano essere le principali differenze con il vostro avversario?
“La società, da inizio anno, mi ha messo nelle condizioni di lavorare al massimo con lo staff. Per noi è motivo di vanto essere ancora in lotta per campionato e coppa con una prima squadra così giovane e con i ragazzi della Juniores nuovamente in finale. Alcuni hanno giocato di più di quanto potessero, ma stiamo dando il massimo con cuore e concentrazione.
La sconfitta con l’Aranova nella partita d’andata poteva peggiorare il morale, ma abbiamo saputo risollevarci immediatamente. L’Aranova ha rispettato i pronostici. Penso che sia tra le squadre più forti della categoria, con tanti giocatori che potrebbero fare ben altri campionati. La rispetto per la grande esperienza dei suoi elementi, ma non cambierei i miei ragazzi con nessuno. Siamo stati capaci di adattarci alle difficoltà, dimostrando di saper crescere, in poco tempo, nelle caratteristiche più importanti.”
GIANCARLO DI CURZIO (ARANOVA)
Mister, quanto è importante questa partita e come arrivate all’appuntamento?
“Arriviamo da undici risultati utili consecutivi. Siamo da mesi in cima e non siamo riusciti a staccare la Romulea, a cui vanno i miei complimenti. Vincere significherebbe allungare ulteriormente e potrebbe essere un set point, nonostante ci siano ancora alcune partite insidiose. Dalla partita con il Grifone,alla quinta di campionato nel girone d’andata, abbiamo raccolto solo vittorie, con una sconfitta e due pareggi. Non possiamo che essere contenti del nostro percorso.”
Quale è stato il vostro punto di forza per tutta la stagione? Quali corde ha dovuto toccare dopo la sconfitta con l’Ottavia?
“Con l’Ottavia, abbiamo avuto un black-out di quindici minuti, che ci è costato caro. Sin da subito, abbiamo capito che era soltanto un incidente di percorso e ne abbiamo approfittato per fare le giuste correzioni.
Penso che il nostro punto di forza possa essere l’esperienza di un buon blocco di calciatori, unita alla massima umiltà e rispetto per il nostro avversario.”
Pensa di essere in linea con gli obiettivi di inizio stagione?
“All’inizio, non è stato facile con l’eliminazione dalla Coppa Italia e i cinque punti raccolti in cinque partite. Anche le prime partite sono comunque servite e c’è sempre stata la forte volontà di tornare subito a fare bene e i risultati, con il tempo, sono arrivati. La squadra ha trovato l’amalgama giusta e con i calciatori della passata stagione e i giocatori di esperienza arrivati quest’anno, abbiamo unito il pacchetto degli Under, provenienti dal nostro settore giovanile, in costante miglioramento. Tanti giocatori giovani e debuttanti in prima squadra, che non era scontato facessero così bene. Posso ritenermi soddisfatto perchè siamo in linea con ciò che avremmo voluto ai nastri di partenza. “
C’è qualcosa che temi in particolare del tuo prossimo avversario?
“La Romulea è una squadra giovane, che ha però già sfiorato l’Eccellenza lo scorso anno, sfumata soltanto ai play-off. Loro hanno grande entusiasmo anche per il grande cammino della Juniores. Giocheremo in un campo difficile, tra i più storici del nostro calcio, con il sostegno del loro pubblico. Sono un’ottima squadra e hanno preso anche un giocatore valido dal mondo del professionismo come Carlucci. Potrebbero anche avere meno da perdere, considerando anche che hanno la Coppa ancora in ballo.