A cura di Roberto Matrisciano
A Ronciglione speravano nella stagione della definitiva svolta, ma molto probabilmente così non sarà, causa soprattutto i problemi fisici che hanno afflitto la squadra sin dalle prime battute, impedendogli di lottare per il vertice. Ora che il peggio sembra passato, le prime sono troppo lontane per sperare nella rimonta, ma una cosa è certa, il Ronciglione ha voglia di crescere e di vincere, così come il proprio allenatore Sergio Oliva. Ecco le parole e i pensieri del tecnico dello “United” rilasciate ai nostri microfoni.
Partiamo dal presente.
Non perdete da quattro gare, e per la prima volta in stagione sembrate aver acquisito una buona regolarità, al contrario del girone d’andata.
” Siamo in un buon momento, è difficile recuperare i punti persi, ma siamo migliorati molto in quest’ultimo periodo.
I nostri continui alti e bassi sono dovuti soprattutto ai tanti, troppi infortuni subiti.
Se solo pensiamo che giocatori come Vittorini, che ora non è più con noi, e Pacenza, sono stati sempre fuori, con lo stesso Pacenza che dopo un mese e mezzo dal suo rientro si è di nuovo fatto male.
In più, ogni volta che rientrava un calciatore, un altro si faceva subito male, rendendo davvero difficile la situazione.
Penso che questo basti per sintetizzare i nostri problemi.
È ovvio che non possiamo nasconderci ed escludere le nostre responsabilità.
Potevamo comunque fare meglio di così, di questo ne sono sicuro.
Lo spogliatoio si è sentito ferito da questa situazione di difficoltà, ed orfano di giocatori di personalità che mano a mano venivano a mancare per i loro problemi fisici.
Non siamo stati subito pronti e bravi a reagire a questa situazione, e penso che alla fine dovevamo giocarci meglio le nostre carte “.
È possibile che la squadra abbia accusato anche un po di pressione, visto che molti addetti ai lavori alla vigilia la davano come favorita del girone?
E inoltre, si vociferava che se foste capitati con la Valle del Tevere ne sareste stati la principale antagonista.
” La pressione c’è, ed è normale che ci sia.
Il fatto è che bisogna essere bravi a sopportarla.
Chi non è in grado di conviverci non può fare sport a buoni livelli, e dunque non penso sia stato questo a rappresentare un ulteriore problema a quelli già citati.
Ad inizio stagione era giusto pensare e voler conquistare una delle prime tre posizioni, perché ne avevamo le potenzialità.
Da più parti e più volte, avevo sentito che nel caso fossimo capitati nello stesso girone, sarebbe stata una lotta tra noi e la Valle del Tevere.
Ma ci tengo a puntualizzare che i nostri investimenti sono stati fatti nel limite possibile che la società aveva imposto, e non si avvicinano minimamente rispetto ai loro “.
Quale definizione userebbe per descrivere al meglio la società Ronciglione?
” Società ambiziosa, che oltre al balzo in Promozione già avvenuto, vuole al più presto salire di categoria.
La dimostrano gli investimenti che sono stati fatti a Dicembre, oltre a quelli estivi naturalmente.
Sono arrivati giocatori importanti, con spiccata personalità, che è la prima qualità che cerchiamo di trovare in un calciatore.
Con questi acquisti, sono state gettate le basi già per la prossima stagione.
Pazienza se non riusciremo a salire quest’anno, vorrà dire che ci si proverà il prossimo, e speriamo di riuscirci insieme “.
Dunque, nonostante i tanti problemi avuti, vede il bicchiere mezzo pieno?
” Sono soddisfatto di quello che stiamo facendo.
È chiaro che dobbiamo migliorare, soprattutto sull’aspetto psicologico.
In questo momento, mi sento di dire che siamo al livello delle prime in classifica, basti vedere le vittorie ottenute con Atletico Vescovio, Guardia di Finanza e Boreale.
Tra queste, la maggior soddisfazione l’ho avuta nel 3-1 sul Vescovio, che io reputo, già da molto prima che conquistasse il primato, la squadra più forte del girone.
Mi piace il loro atteggiamento propositivo, e il fatto che non rinunciano mai a giocare, a costo di concedere qualcosa in più agli avversari.
Anche noi cerchiamo di affrontare le partite in questo modo, ma solo ultimamente ci siamo riusciti abbastanza bene “.
In trasferta avete fatto molta fatica.
È solo un caso?
” Non penso che giocare in casa ci favorisca molto di più rispetto alle partite in trasferta.
Avere la spinta del proprio pubblico costituisce una carica in più, ma è anche vero che noi giochiamo su un campo di terra che non esalta le nostre caratteristiche tecniche.
Al contrario di quando giochiamo in trasferta su campi d’erba o sintetici, nei quali ci troviamo meglio, anche se abbiamo perso spesso.
Ad esempio, nella scorsa stagione, vincemmo molte partite fuori casa, e questo per dire che il rendimento esterno di questo campionato, non ha una causa ben precisa “.
Domenica arriva il Vasanello…
” Sarà una partita come le altre, e cioè con i soliti problemi di formazione.
Dovrò inventarmi la difesa, visto che sono fuori per squalifica Palombi, Terzigni e Ricci, oltre ai lungo degenti Pacenza, Ferri e Serino.
Cercheremo di sfruttare il fattore campo, inseguendo la vittoria a tutti i costi, perché, anche se siamo lontani dalle prime, dobbiamo chiudere la stagione nel migliore dei modi.
Loro saranno feriti dalla netta sconfitta interna subita dal Vescovio e vorranno riscattarsi “.
Il suo futuro sarà ancora a Ronciglione?
” Questo non lo so, deve decidere la società, che a fine stagione valuterà il mio lavoro svolto.
Io posso solo dire che il momento brutto lo abbiamo passato, e se la società ha continuato a darmi la fiducia anche dopo quel periodo poco brillante, vuol dire che c’è stima reciproca e voglia di continuare.
Io ho voglia di emergere, e Ronciglione deve essere un bel punto di partenza e non di arrivo, e la società è al corrente delle mie ambizioni.
Sarò comunque felice se questo salto di qualità avverrà alla guida del Ronciglione “.